mercoledì 27 aprile 2011

I bambini creativi generano adulti creativi

Qualche giorno fa, mia figlia, dopo aver fatto merenda con un yogurt da bere, si è avvicinata a me brandendo la bottiglietta vuota e ha esclamato:
- Mamma, lo trasformiamo?
- E cosa ne facciamo?
- Una cosa per mettere qualcosa dentro…

Bella gatta da pelare.

mercoledì 20 aprile 2011

Torta salata per Pasqua

A casa mia esiste una torta rustica che a Pasqua non può mancare. La faceva mia nonna paterna; non so se sia una ricetta tipica lucana o tipica solo di casa mia, so, però, che è un must, è irrinunciabile, è obbligatoria. Se volete prepararla anche voi, ecco la ricetta. Vi avverto è super calorica, e però è anche superbuona. Ovviamente, si può personalizzare, anzi forse si deve personalizzare, anche la personalizzazione, ora che ci penso, è un must. Per esempio, io e mia madre ne abbiamo ereditato due versioni diverse e ogni volta litighiamo su quale sia la più buona, la sua o la mia. La foto che vedete, invece, è la versione di mio fratello.

martedì 19 aprile 2011

Mobili di cartone

Sì: di cartone. Sapevo dell’esistenza di questi prodotti da un po’ di tempo ormai ma, dopo la mia svolta ecologista, ne sono particolarmente affascinata.

lunedì 18 aprile 2011

Pasta per torte salate

Adoro le torte salate; sono pratiche, gustose e ti puoi sbizzarrire con la fantasia. Fino a qualche anno fa compravo la pasta brisé o la pasta sfoglia confezionate, al supermercato, poi, un giorno, mi è venuta voglia di provare a fare da sola e mi sono resa conto che non è affatto complicato. Da un quel giorno ho sperimentato diverse ricette, eccole.


Pasta brisé
Ingredienti
500 grammi di farina 00
250 grammi di burro
160 grammi di acqua a temperatura ambiente
un pizzico di di sale

lunedì 11 aprile 2011

Il calcio secondo una treenne

Figlia professionista sta sviluppando un amore viscerale per le partite di calcio. Incredibile: se ce n'è una in Tv si pianta davanti allo schermo e vuole conoscere i ruoli e i nomi di tutti i giocatori. In particolare, però, è affascinata dall'arbitro. Ovviamente, apprendista papà, accanito tifoso interista, ne va orgogliosissimo. E così, sabato sera, mentre io stiravo e loro guardavano Inter-Chievo si è svolta la seguente conversazione tra padre e figlia:
- Tu tifi per i neroazzurri come il papà, vero?
- No
- Mica tifi per i giallorossi come la mamma?
- No
- E per chi tifi?
- Per quello con il cartellino giallo.


venerdì 8 aprile 2011

L'orto sul balcone

Ieri, mentre prendevo la temperatura a figlia professionista per l’ennesima volta e speravo che non superasse i 38 gradi, apprendista papà guardava la Tv; anzi no, sarebbe più appropriato dire che cambiava nervosamente canale senza sosta. A un certo punto, una notizia ha catturato la sua attenzione e si è fermato; qualcuno parlava di una nuova tendenza che si sta diffondendo non ho ben capito dove: quella di coltivare ortaggi sul balcone per mangiare biologico.

- Ma dai! – ho esclamato - ti rendi conto che c’è gente così fissata con il bio da coltivare ortaggi in balcone?
- Scusa perché tu l’anno scorso che hai fatto?
- Eh! Che ho fatto?
- Non ti ricordi che hai piantato pomodori?

Ecco … sì… è vero… ho piantato pomodori. Indovinate dove? Esatto. Sul balcone.

martedì 5 aprile 2011

Mamme e bellezza

C’era una volta una giovane donna che non usciva mai di casa senza il suo make-up. Si curava abbastanza e teneva al suo aspetto. Un giorno quella giovane donna divenne mamma e smise di mettersi persino la crema idratante. Per due anni se ne andò in giro per il suo piccolo mondo con il viso nudo, i capelli arruffati e le sopracciglia depilate a casaccio. Un bel giorno, sua figlia cominciò a guardare le mamme più curate, a chiederle di mettersi il rossetto e a contarle i capelli i bianchi. Poi, verso i tre anni, imparò la parola "arruffato" e accostò quest'aggettivo ai capelli della sua mamma.

lunedì 4 aprile 2011

Giochiamo a fare la pizza

Solitamente, la domenica pomeriggio a casa mia si fa la pizza; è un modo per preparare la cena, ma è soprattutto un gioco. È un’abitudine che abbiamo preso quando figlia professionista aveva circa due anni: ai bambini piace manipolare, pasticciare, giocare con la pasta. Era attratta dalla plastilina, che aveva visto a casa di un’amica più grande, ma due anni erano troppo pochi per quel gioco. E così, ho pensato: perché non farla giocare a impastare farina e acqua? Lo facevano anche al nido.
E così, la domenica, nel tardo pomeriggio, noi facciamo la pizza.
Se volete imitarci, ecco cosa vi serve:
- Farina
- Acqua
- Lievito di birra
- Un pizzo di sale
- Una ciotola piena di pazienza
- Paraocchi per non vedere tutto quello che cade sul pavimento
- Una spianatoia grande per la mamma
- Un piccolo tagliere per il bambino
- Un sacchetto pieno zeppo di allegria
- La consapevolezza che dopo cena avrete una cucina da pulire da cima a fondo e un bambino da rimettere a nuovo (perché la farina arriva dappertutto e quando dico “dappertutto” non uso una parola a caso)

venerdì 1 aprile 2011

No comment

Apprendista mamma è seduta sul divano, esausta dopo una giornata delirante, e si rosicchia le unghie, senza nemmeno rendersene conto (lo so, lo so, non si fa, ma giuro che capita solo in casi di estrema stanchezza).
Figlia professionista, nel frattempo, è ancora fresca come una rosa ed è intenta a disegnare forme astratte a cui poi darà un significato. Improvvisamente si ferma, assume uno sguardo severo ed esclama:

MAMMA! Togli le mani dalla bocca! SEI GRANDE!