tag:blogger.com,1999:blog-39504640870837159092024-02-07T19:36:52.546+01:00Apprendista mammaSi è mamme apprendiste dal momento in cui il test di gravidanza risulta positivo. Da quel momento, per sempre.
Perché non si finisce mai di imparare.
apprendistamamma@yahoo.it
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.comBlogger319125tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-78232232564256303062017-08-26T17:38:00.000+02:002017-08-28T15:48:49.585+02:00Scuola e vaccini, come comportarsi<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGkY0jDcq-mCfV2VbxnfQNcdJI7-dwAgANUlIDIL1pdZKMMZcHVNIVRbBA0bp2XnJWKCOVbbArGwl6BR_SqGdJzWp3-Ojl6eSUaooNIwsRbdltCTgI3jUStTLpqoYi6FFS9VW3f8XAOs2-/s1600/Vaccini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="900" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGkY0jDcq-mCfV2VbxnfQNcdJI7-dwAgANUlIDIL1pdZKMMZcHVNIVRbBA0bp2XnJWKCOVbbArGwl6BR_SqGdJzWp3-Ojl6eSUaooNIwsRbdltCTgI3jUStTLpqoYi6FFS9VW3f8XAOs2-/s320/Vaccini.jpg" width="320" /></a></div>
Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca ha inviato alle scuole la circolare che contiene le
<b>prime indicazioni operative per l'attuazione del decreto-legge</b> n.73 del 7
giugno 2017, convertito con modificazioni dalla legge n. 119 del 31 luglio
2017, <b>in materia di prevenzione vaccinale</b>.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Per l'anno scolastico 2017/2018</b> (e anche per il successivo) <b>è prevista una fase transitoria.</b> Come ci dobbiamo comportare, in qualità di genitori, per essere in regola?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non nascondo che avevo un po' di confusione, così ho fatto un po' di ricerca tra i materiali ufficiali. La mia idea è che tra noi genitori circolino ancora poche informazioni, per lo più confuse, e siamo già a fine agosto.<br />
Ecco, dunque, <b>un riassunto, dei principali contenuti della circolare</b>, sperando che possa essere utile a qualcuno.<br />
<br />
<a name='more'></a></div>
<h3 style="text-align: justify;">
<b>Quali sono i vaccini obbligatori per età</b></h3>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I vaccino obbligatori, salgono da 4 a 10, e sono:</div>
<ul>
<li>anti-poliomielitica</li>
<li>anti-difterica</li>
<li>anti-tetanica</li>
<li>anti-epatite B</li>
<li>anti-pertosse</li>
<li>anti-Haemophilus tipo b</li>
<li>anti-morbillo</li>
<li>anti-rosolia</li>
<li>anti-parotite</li>
<li>anti-varicella</li>
</ul>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le vaccinazioni anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella sono obbligatorie soltanto per un periodo transitorio, sino a successiva valutazione, si legge nel decreto.<br />
<br />
<b>In realtà, l'obbligo vaccinale per tutti e dieci i vaccini, compresa la varicella, è valido per i nati dal 2017. </b><br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Per i nati dal 2001 al 2016</b>, invece, devono essere somministrati i vaccini che erano presenti nel calendario vaccinale nazionale vigente l'anno di nascita; in pratica <b>tutti, meno la varicella</b>.<br />
<br /></div>
<h3 style="text-align: justify;">
Cosa bisogna fare per la scuola dell'infanzia</h3>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per i bambini della scuola dell'infanzia, l'essere in regola con le vaccinazioni è requisito di ammissione. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I genitori sono tenuti a <b>presentare la documentazione entro il 10 settembre</b>.<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nella circolare si legge che l<b>'idonea documentazione comprovante l'effettuazione dei vaccini obbligatori consiste in</b>:</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
copia del libretto vaccinale vidimato dal competente servizio della ASL; oppure</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
certificato vaccinale; oppure</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
attestazione datata, rilasciata dal competente servizio della ASL, che indichi se il soggetto sia in regola con le vaccinazioni obbligatorie previste per l'età.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Fortunatamente, comunque, in questa prima fase <b>è possibile presentare una dichiarazione sostitutiva che poi, entro il 10 marzo 2018, dovrà essere completata con la documentazione ufficiale</b>, rilasciata dall'ASL.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per ottenere un facsimile di autocertificazione rivolgersi alla segreteria della scuola frequentata dai propri figli, che avrà predisposto un modello prestampato da compilare o, comunque, saprà fornire tutte le indicazioni del caso.<b></b><br />
<br />
<i>[Inizialmente avevo linkato, al presente post, un modello scaricato dal sito web di una scuola, ma poi mi sono resa conto che in rete ne stanno comparendo moltissimi e che ogni scuola sta predisponendo il proprio, quindi la cosa migliore è rivolgersi direttamente alla propria segreteria (aggiornamento al 28/08)].</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b>
<b>Importante</b>: il certificato va presentato anche per i bambini che si iscrivono al secondo e al terzo anno della scuola dell'infanzia.<br />
<br /></div>
<h3 style="text-align: justify;">
Per gli altri gradi di istruzione</h3>
<div style="text-align: justify;">
Per gli altri gradi di istruzione, l'essere in regola con le vaccinazioni <i>non </i>è requisito di ammissione e <b>la documentazione deve essere presentata entro il 31 ottobre</b>. Anche in questo caso si può presentare la dichiarazione sostitutiva, che va poi completata con la documentazione ufficiale entro il 10 marzo 2018 e l'obbligo vale per tutti gli studenti nati a partire dal 2001.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le sanzioni, per chi non rispetta l'obbligo, consistono in una sanzione per i genitori da 100 a 500 euro.<br />
<br /></div>
<h3 style="text-align: justify;">
Che deve fare chi non ha fatto in tempo a mettersi in regola?</h3>
<div style="text-align: justify;">
Chi non ha fatto in tempo a mettersi in regola <b>può presentare alla scuola la formale richiesta di vaccinazione inoltrata alla ASL territorialmente competente</b>, secondo le modalità consentite dalla stessa. <b>La vaccinazione deve poi essere effettuata</b> (o deve essere cominciato il ciclo, qualora preveda più richiami), <b>entro la fine dell'anno scolastico</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per ulteriori informazioni, per sapere cosa ci si comporta, nello specifico, in caso di mancata osservanza dell'obbligo vaccinale e per notizie approfondite su come comportarsi in caso di esonero o avvenuta immunizzazione, consultare il <a href="http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/homeVaccinazioni.jsp" target="_blank"><b>portale dedicato alle vaccinazioni, del Ministero della Salute</b></a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E adesso vorrei esprimere <b>in due parole il mio pensiero</b>. Credo nell'importanza delle vaccinazioni e ho vaccinato entrambi i miei figli, anche se non l'ho mai fatto a cuor leggero perché un vaccino, come ogni atto medico, comporta dei rischi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nonostante la mia convinzione sull'utilità e l'opportunità di determinati vaccini, questo decreto non mi piace. E non mi piace come tutte le soluzioni che obbligano, anziché informare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho una convinzione, che mi viene proprio dalla pancia: <b>non è con la coercizione ma con l'informazione che si favoriscono le scelte più opportune per la diffusione della salute pubblica</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi auguro, per il futuro, <b>più alfabetizzazione sanitaria</b> e meno decreti come questo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-43952028733916737632017-05-30T16:17:00.002+02:002017-05-30T18:03:23.019+02:00Ciambella albicocche e zenzero fresco<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2RcYk8hmo8_dSK__VA-H8JH5Gna81ajXF6ExmzvAxNxNydEcoYQhKYp2rD4OacwIYkm5Svi9PpMr2M8mPOwReiNxUQlaigBjR_txJg7gpJwJndt5J_Q94JWKqr2P7PeuHHMJmQIGiIRTX/s1600/20170530_145332.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="249" data-original-width="367" height="135" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2RcYk8hmo8_dSK__VA-H8JH5Gna81ajXF6ExmzvAxNxNydEcoYQhKYp2rD4OacwIYkm5Svi9PpMr2M8mPOwReiNxUQlaigBjR_txJg7gpJwJndt5J_Q94JWKqr2P7PeuHHMJmQIGiIRTX/s200/20170530_145332.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questa <b>ciambella di albicocche e zenzero</b> è una torta molto morbida; la preparazione è semplice. Come molte delle mie torte, è nata quasi per caso.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Stavo provando qualche ricetta
con lo<b> zenzero fresco </b>per un articolo che mi hanno commissionato e avevo il
frigorifero pieno di albicocche appena raccolte dal nostro albero. Allora ho
pensato: perché non abbinare le albicocche allo zenzero? E mi è venuta voglia
di fare una ciambella. Ecco la ricetta.</div>
<a name='more'></a><o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Ingredienti</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li>10 grammi di zenzero fresco</li>
<li>200 grammi di albicocche ben
mature</li>
<li>100 grammi di zucchero</li>
<li>Un vasetto di yogurt alla
vaniglia da 125 grammi</li>
<li>Tre uova</li>
<li>Farina, da misurare nel vasetto
dello yogurt: tre vasetti</li>
<li>Olio di semi di girasole alto oleico, da
misurare nel vasetto dello yogurt: un vasetto</li>
<li>Mezza bustina di lievito
vanigliato per dolci</li>
<li>Due cucchiai di zucchero
integrale di canna</li>
</ul>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Procedimento</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Lavare le albicocche e tagliarle
a pezzi, senza privarle della buccia. Aggiungere lo zenzero e lo zucchero e
frullare il tutto. Io per questo passaggio ho usato il Bimby ma andrà bene
anche un comune frullatore, alla massima velocità. Bisogna ottenere una purea
molto liscia. In una capiente ciotola versare il composto appena ottenuto,
aggiungere lo yogurt e le uova. Lavorare per qualche minuto con le fruste elettriche
(o nella planetaria). Aggiungere anche l’olio di girasole alto oleico e la
farina. Lavorare ancora fino a ottenere un composto liscio e cremoso. Aggiungere
infine il lievito e amalgamare delicatamente con una paletta, lavorando dal
basso verso l’alto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Versare in uno stampo per
ciambella, precedentemente infarinato e imburrato. Spolverare la superficie del dolce con lo zucchero integrale di canna.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Cuocere in forno a 175 gradi per
35 minuti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>La ciambella con albicocche e
zenzero si abbina molto bene al tè </b>classico, nero o
verde, o anche a un tè alla vaniglia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Altre ricette di stagione</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2013/07/parmigiana-di-melanzane-senza-cottura.html" target="_blank">Parmigiana di melanzane senza cottura in forno</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2012/10/torta-ai-peperoni.html" target="_blank">Torta ai peperoni</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2013/07/due-insalate-estive.html" target="_blank">Due insalate estive</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Altre torte semplici</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2011/02/ciambella-con-yogurt-alla-vaniglia.html" target="_blank">Ciambella con yogurt alla vaniglia</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2011/03/torta-morbidissima-ricotta-e-cioccolato.html" target="_blank">Torta morbidissima ricotta e cioccolato</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2011/01/torte-semplici-merenda.html" target="_blank">Torte semplici a merenda</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-39639659891836542652017-05-29T17:42:00.001+02:002017-05-30T16:18:23.420+02:00Perché l’addio di Totti è stato poetico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja_k20BA39kXpk4wJKaQRau2qHwvn4zNOjD5lS5XGchy2H6t-l61PI2bVkyIY6iBB_yX9c4pAumm4EkHvoD2M6hNpXzPzJY2OaYT-ZBWjNetWeM-w-ig0gGfNUTnafiGKWmmWyLWqATcxg/s1600/800px-Totti_2011.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="597" data-original-width="800" height="148" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja_k20BA39kXpk4wJKaQRau2qHwvn4zNOjD5lS5XGchy2H6t-l61PI2bVkyIY6iBB_yX9c4pAumm4EkHvoD2M6hNpXzPzJY2OaYT-ZBWjNetWeM-w-ig0gGfNUTnafiGKWmmWyLWqATcxg/s200/800px-Totti_2011.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>A volte la poesia si manifesta
dove non te l’aspetti</b>. Ieri, guardando la partita della Roma e poi l’addio di
Totti, mi sono commossa e non riuscivo a capire perché; poi l’ho capito. Mi
sono commossa perché trovo che ci sia stata una certa componente di poesia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La poesia non è solo quella che
leggiamo tra le pagine ingiallite di un libro. La poesia certe volte è nell’aria,
nella vita. E io penso che, in un mondo di mercenari, un uomo che è rimasto
fedele alla stessa squadra per 25 anni, così come si può restare fedeli agli
ideali o ai propri sogni, sia poetico. Il calcio non mi interessa granché,
anche se sono una moderata tifosa romanista, ma mi interessano molto le persone,
con le loro storie, soprattutto quelle poetiche. E trovo che la storia di Totti
lo sia. Avrebbe potuto cedere alla lusinga di squadre molto più blasonate, dove
avrebbe potuto innalzare molte più coppe e vantare molti più scudetti. Ma ha
preferito restare sempre “a casa” e di quella casa è diventato il simbolo.<br />
<a name='more'></a><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
È questo punto. Non è il calcio,
non è la Roma, non è una futile questione tra tifosi. <b>Il punto è la persona</b>.
Una persona che ha avuto, ed ha, un grande forza: <b>Totti è un po’ come l’eroe
buono per cui ti viene voglia di tifare quando guardi un film o leggi un libro</b>.
Totti ha la forza e la comunicatività di chi<b> incarna un sogno,</b> la favola. Si
potrebbe obiettare che correre dietro a una palla sia un sogno piuttosto frivolo, ma come dicevo prima, non è questo il punto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E comunque non si tratta solo di questo.
L’addio di Totti mi ha fatto pensare all’<b>amarezza del tempo che passa</b>. A quei
momenti in cui provi nostalgia, ancor prima che passino completamente. Forse
perché siamo quasi coetanei e capita anche a me di sentirmi più o meno così. Dentro
la testa gli stessi sogni e la stessa voglia di una ragazzina, fuori i limiti
di un corpo che ormai comincia a mostrare qualche segno del tempo che passa. E
non credo di essere stata l’unica a <b>provare un’empatia,</b> a identificarsi. <b>Nella
vita di ognuno di noi c’è un momento, una fine, che vorremmo non arrivasse mai</b>.
E spesso quel momento è legato al fatto che, inevitabilmente, invecchiamo. Totti
lo ha detto chiaramente: se avesse potuto, se non avesse avuto 40 anni tra le
gambe, avrebbe continuato all’infinito. E non importa se quell’infinito
consistesse nel prendere a calci un pallone. <b>Non si può giudicare la
consistenza di un sogno</b>. E se partendo da un sogno che qualcuno giudica superficiale arrivi a trascinarti dietro una folla, allora hai vinto tu
e meriti tutta la stima del mondo. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Nessun sognatore vorrebbe mai
essere svegliato dal proprio sogno</b>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sono una sognatrice anch’io. Ecco, forse, perché ho trovato che ci fosse poesia. Ecco perché mi sono commossa.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>I</i><i>mmagine tratta da <a href="https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Totti_2011.jpg" target="_blank">Wikimedia Commons</a></i></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-34483081093695818482016-11-08T12:50:00.002+01:002016-11-08T12:50:54.479+01:00Organizzare il guardaroba dei bambini<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyLAuew97RKr6MkSG-YY3ajFfeCtXLvnWO4xAPzn-1zXsjDrczEsU6Lm_8UPEmQLg15_BxGHLt0Bm3PinTWhKTivon9J9cqEc6qOzzmgqm0VRcd24vsNpJ9Dme8WkZPGmGLLn24SpWyF3o/s1600/clothes-hangers-582212_1280.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyLAuew97RKr6MkSG-YY3ajFfeCtXLvnWO4xAPzn-1zXsjDrczEsU6Lm_8UPEmQLg15_BxGHLt0Bm3PinTWhKTivon9J9cqEc6qOzzmgqm0VRcd24vsNpJ9Dme8WkZPGmGLLn24SpWyF3o/s320/clothes-hangers-582212_1280.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Qui nel Salento fa ancora caldo,
ma è comunque tempo di acquisti di qualche nuovo capo più pesante e dunque è
anche ora di riorganizzare gli armadi. Credo che il guardaroba dei bambini vada
organizzato spessissimo, soprattutto quando si riassortisce, altrimenti diventa
tutto molto caotico. Per me è fondamentale avere tutto a posto per trovare la
combinazione giusta in fretta quando devono vestirsi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il mio metodo è questo:</div>
<a name='more'></a><o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Divisione per tipologia</b>.
Nell’armadio di mia figlia ho un reparto danza, un reparto grembiuli scolastici
e capi spalla, un reparto accessori (guanti, capelli, sciarpe, cinture), il
cassetto della biancheria, quello dei pigiami, quello delle maglie (maglioni,
felpe, T-shirt), quello dei pantaloni e quello di tute/completi. Parliamo di
una bambina di 8 anni, che ha un armadio abbastanza capiente, tutto per sé. Mio
figlio, che ha tre anni, non ha ancora un armadio perché i suoi capi di
abbigliamento occupano molto meno spazio, ma ha una cassettiera personale ben
organizzata: un cassetto per biancheria e pigiami, uno per i pantaloni, uno per
le maglie e gli accessori e uno per le tute. I capispalla, invece, sono in una
zona del mio armadio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Cambio di stagione quattro volte
l’anno</b>. Se per me non faccio più il cambio di stagione da anni perché ho
organizzato il guardaroba in modo che non sia necessario, con i bambini mi comporto
in modo opposto e faccio il cambio di stagione veramente a ogni passaggio:
primavera, estate, autunno e inverno. In questo modo non si tiene troppa roba a
disposizione ed è più semplice mantenere l'abbigliamento in ordine.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Decluttering quattro volte
l’anno</b>. A ogni cambio di stagione <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2015/03/decluttering-ed-ecologia-fino-che-punto.html" target="_blank">il decluttering è d’obbligo</a>. Per quanto mi
riguarda, durante la riorganizzazione stagionale del guardaroba dei bambini
divido i capi in quattro categorie: quelli che vanno ancora bene anche per la
stagione successiva restano al loro posto, quelli che sono ormai fuori stagione
ma potrebbero essere riutilizzati successivamente vanno nella scatola del
cambio di stagione, quelli ormai piccoli ma ancora in buono stato vengono
distribuiti a parenti e amici, quelli rovinati (pochissimi) buttati via. Lo
smaltimento degli abiti dismessi va fatto subito altrimenti si rischia di
ritrovarsi cantine e soffitte piene di bustoni di roba che a noi crea solo
disordine mentre potrebbe essere utile ad altri. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Riorganizzazione settimanale
dell’abbigliamento</b>. I bambini, si sa, si sporcano in fretta e ci ritroviamo con
cestoni enormi di capi da lavare, stirare (forse) e rimettere a posto.
Lavorando tutta la settimana a tempo pieno, queste sono operazioni che compio
durante il week-end e guai a saltarne uno perché quando succede mi ritrovo nel
caos e, al mattino, è un problema trovare l’abbigliamento giusto per i bambini. Ogni
sabato mi dedico al bucato e la domenica metto tutto a posto e stiro quello che
c’è da stirare. Molto dell’abbigliamento da bambini, se lo gestiamo con cura durante
il lavaggio, non ha bisogno neanche di essere stirato, con un notevole
risparmio di tempo e di energie. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tu come organizzi il guardaroba
dei tuoi bambini?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Se ne hai voglia, leggi anche</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/11/una-casa-misura-di-bambino.html" target="_blank">Una casa a misura di bambino</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/09/langolo-dei-giochi-da-uno-tre-anni.html" target="_blank">L'angolo dei giochi da uno a tre anni</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2016/01/5-modi-per-abbinare-la-gonna-di-tulle.html" target="_blank">5 modi per abbinare la gonna di tulle</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-87676094379158928132016-10-13T11:34:00.000+02:002016-10-13T11:59:48.763+02:008 cose che dovresti sapere sull’allattamento<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-1tPKCZ1mXQwXXF7lgXQv4DdFe63LphkG5szSJV97qpWV3YepAckEKRt_vHxgQO7ouywFfvTClUrsUN0Z8hw-KjdYzpw885vrBrLf3qBJHmsjvR5gVzqyoEXDtF4qB9DROuaCmyIOVK4j/s1600/Allattamento.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="124" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-1tPKCZ1mXQwXXF7lgXQv4DdFe63LphkG5szSJV97qpWV3YepAckEKRt_vHxgQO7ouywFfvTClUrsUN0Z8hw-KjdYzpw885vrBrLf3qBJHmsjvR5gVzqyoEXDtF4qB9DROuaCmyIOVK4j/s200/Allattamento.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’allattamento è un argomento
spinoso. Sì: perché spesso ci si scontra, soprattutto tra mamme, ognuna dice la
sua e si finisce per risultare divise in due gruppi, quelle che allattano e quelle
che non lo fanno. E io questo scontro, sinceramente, non l’ho mai capito perché
penso che siamo tutte sulla stessa barca, quella delle mamme che hanno a cuore
la corretta nutrizione dei propri bambini.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ho allattato quattro anni della
mia vita. Due anni la prima figlia e un po’ più di due anni il secondo… Ecco 8
cose che, secondo me, tutte dovremmo sapere sull’allattamento.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
1.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Molte donne smettono di allattare prima di quanto vorrebbero<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Secondo uno studio pubblicato nel
2013 sulla rivista Pediatrics, dal titolo <i>Reasons
for earlier than desired cessation of breastfeeding</i>, fino al 60% delle
donne che allatta al seno smette prima di quanto vorrebbe. Le motivazioni sono
diverse<i> </i>ma sono tutte evidentemente
legate a difficoltà e/o a problemi pratici, per esempio problemi di suzione o
di attaccamento non corretto del bambino, la convinzione di non produrre
abbastanza latte, problemi di salute della mamma o difficoltà legate al rientro
al lavoro.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
2.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Allattare è difficile<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Allattare al seno è complicato,
molto complicato. Ecco, forse, nella maggior parte dei corsi preparto questa
verità non viene sottolineata a sufficienza e dunque la neomamma, che deve
affrontare già le proprie variazioni ormonali e le difficoltà dovute alle tante
novità sopraggiunte dopo il parto, si trova spiazzata difronte a problematiche
quali l’attaccamento non corretto, la suzione insufficiente, lo scarso aumento
di peso del bambino, le ragadi e tutte le altre difficoltà dell’allattamento.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
3.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Quasi tutte le mamme possono produrre abbastanza latte<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il numero di mamme che,
effettivamente, non riesce a produrre latte a sufficienza per problematiche
fisiche è, in teoria, molto esiguo. In pratica, però, una delle ragioni che più
frequentemente spinge le donne a ricorrere al latte formulato è la <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2013/09/non-ho-abbastanza-latte-o-forse-si.html" target="_blank">convinzione di non aver abbastanza latte.</a> Se sei convinta di avere poco latte ma vuoi
allattare chiama una consulente in allattamento materno. Io, se non avessi
chiamato l’ostetrica quando Ludovica aveva poche settimane, avrei certamente
smesso di allattare molto presto, perché ero veramente in difficoltà. A me, per
ben due volte, è stato detto di non avere abbastanza latte ed in entrambi i
casi i fatti hanno poi dimostrato che non era così.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
4.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il seno non è l’imitazione del ciuccio<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
È, anzi, vero, esattamente il
contrario. È il ciuccio che imita il seno, non viceversa. Eppure, una delle
frasi che mi sono sentita rivolgere più spesso negli anni in cui ho allattato i
miei due figli è stata: <i>ti ha scambiata per un ciuccio</i>. Allora, mettiamo le
cose in chiaro una volta per tutte: ai bambini piace ciucciare perché sono “programmati”
per farlo e sai perché? Perché hanno l’istinto di attaccarsi al seno materno.
Entrambi i miei figli hanno rifiutato il ciuccio e, detto tra noi, ci ho anche
provato a rifilarglielo nei momenti in cui ero stanca e un bel ciuccio mi avrebbe
risolto molte cose. Ma loro niente. Ovvio: perché ripiegare sull’imitazione
se si può avere l’originale? No: il ciuccio non è il male, neanche il biberon,
e neanche il latte formulato. Sono tutte ottime soluzioni a cui –
<b>fortunatamente</b> – possiamo ricorrere. Ma va bene anche il contrario, cioè
crescere un bambino senza ciucci e senza biberon. A ognuno la propria scelta.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
5.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Non esiste un intervallo perfetto fra una poppata e l’altra<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una delle domande che più spesso
si fanno le neomamme che vogliono allattare è: o<b>gni quanto tempo devo
attaccarlo al seno?</b> Non esiste l’intervallo perfetto tra una poppata e l’altra;
si parla, infatti, di allattamento “a richiesta”. Capisco che all’inizio sia
complicatissimo orientarsi ma, anche in questo caso, la persona giusta a cui
rivolgere la domanda non è la propria mamma, la suocera o l’amica del cuore
(ciascuna con le proprie personali convinzioni in materia di allattamento), ma
la consulente per l’allattamento.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
6.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Le mamme che non allattano sono ottime mamme, come quelle che allattano<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non è, cioè, l’allattamento al
seno a fare una buona mamma. Ma perché dobbiamo dividerci in due fazioni,
quelle che non allattano e quelle che allattano? Siamo tutte mamme, amiamo i
nostri figli e cerchiamo il meglio per loro. Se per qualche ragione non
allattiamo non dobbiamo sentirci in colpa, neanche quando non allattiamo
semplicemente perché non ne abbiamo voglia. <b>Lasciamo fuori dalla porta il senso
di inadeguatezza </b>perché non lo meritiamo. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
7.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Le mamme che allattano a oltranza sono ottime mamme, come quelle che
non allattano neanche un giorno<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ancora una volta, non è la durata
dell’allattamento a stabilire l’adeguatezza di una madre al proprio ruolo. Non
ci sono controindicazioni ad allattare un bambino di due o di tre anni, se
mamma e bambino lo desiderano. Il latte materno continua a essere nutriente
anche dopo l’anno e anche dopo i due anni e oltre, come sostengono le linee guida
nazionali e internazionali.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
8.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Una volta che l’allattamento è ben avviato arriva il momento che tu,
mamma, avresti voglia di smettere, ma diventa difficilissimo<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Okay, non ci sono
controindicazioni, ma è sacrosanto che una mamma, a un certo punto, voglia
smettere, per tutta una serie di ragioni e… se allattare, all’inizio, è
faccenda alquanto complicata, smettere dopo l’anno, per certi versi, lo ancora
di più. Nella mia prima storia di allattamento, il distacco è stato
difficilissimo, tant’è che <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2010/11/la-questione-dell-allattamento-al-seno.html" target="_blank">avevo stabilito che non avrei mai più allattato unsecondo figlio a lungo</a>. Invece poi l’ho fatto perché la prima esperienza mi
aveva insegnato come comportami e <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2015/09/smettere-di-allattare-un-bambino-di-due.html" target="_blank">la seconda volta il disallattamento è stato molto più semplice e naturale</a>.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’esperienza, la conoscenza, il
ricevere la giusta informazione e il giusto sostegno: è questo, secondo me, che
può aiutare veramente.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "calibri" , "sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%;">E tu? Qual è la tua esperienza in materia di
allattamento? Vuoi aggiungere altro a questi otto punti?</span><br />
<span style="font-family: "calibri" , "sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%;"><br /></span>
<span style="font-family: "calibri" , "sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%;"><i><b>Se ne hai voglia, leggi anche</b></i></span><br />
<span style="font-family: "calibri" , "sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%;"><a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2013/10/quanto-latte-deve-prendere-un-neonato.html" target="_blank">Quanto latte deve prendere un neonato?</a></span><br />
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2010/11/bambini-che-non-dormono-vademecum-di.html" target="_blank">Bambini che non dormono: vademecum di una mamma disperata</a><br />
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2013/05/besame-mucho-come-crescere-i-tuoi-figli.html" target="_blank">Bésame mucho, come crescere i tuoi figli con amore</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-16795237470682993982016-10-10T10:26:00.002+02:002016-10-10T10:32:31.433+02:00Matite colorate in fondo al mare, un bel libro per ragazzi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2M-sdqYX1KQteBNm3inoTOsSQGHTYXYDRY0XYHv0Qgkgl3ZYO5FtBaTCwEdsfkg-RsRAfk43ZmEWca42KPc92Fg9JOl43wKYkYistgfHEjsrQr0LQvpTLmkiUqtuUtraMCb7irTDPi3sw/s1600/matite_colorate.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2M-sdqYX1KQteBNm3inoTOsSQGHTYXYDRY0XYHv0Qgkgl3ZYO5FtBaTCwEdsfkg-RsRAfk43ZmEWca42KPc92Fg9JOl43wKYkYistgfHEjsrQr0LQvpTLmkiUqtuUtraMCb7irTDPi3sw/s320/matite_colorate.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Matite colorate in fondo al mare
</b>è il libro che la maestra di mia figlia, insieme alle maestre di altre classi
quarte dello stesso istituto, ha scelto di leggere in classe, con i bambini.
Trovo che sia molto bello che si legga in classe un <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2015/06/libri-per-lestate-per-bambini.html" target="_blank">intero testo di narrativa</a>;
non è un fatto scontato. E trovo bello che ci sia stata una ricerca seria e che
la scelta sia caduta su un testo che <b>affronta un tema estremamente attuale</b>:
<b>l’immigrazione</b>. Uno dei compiti più difficili di noi educatori, genitori e
insegnanti, è <b>dare ai bambini gli strumenti per imparare a leggere e
interpretare la realtà</b>, a orientarsi in questo mondo così complesso. E… il
libro giusto è un ottimo strumento per aiutarci in questa impresa.</div>
<a name='more'></a><o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Matite colorate in fondo al mare
è un diario,</b> o meglio, si tratta di due diari: da una parte il diario di Marco,
un bambino di 10 anni che racconta la sua vacanza in crociera, insieme alla sua
famiglia; e dall’altra il diario di Seydou, un altro bambino di 10 anni che
viaggia, anche lui, insieme alla sua famiglia, ma per raggiungere l’Italia,
partendo dall’Africa, su uno di quei barconi di cui tutti abbiamo sentito
parlare molto negli ultimi anni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Da una parte il lusso, il
divertimento e la noia, il viaggio come svago e vacanza; dall’altra la fame, la paura e la speranza,
il viaggio come ricerca di una vita migliore.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
C’è un<b> parallelismo perfetto </b>tra il racconto
di Marco e quello di Seydou ed è proprio attraverso tale parallelismo che
l’autrice riesce a sottolineare con forza l’enorme differenza nell’esperienza
dei due bambini. Che, però, a un certo punto… <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il finale è a sorpresa ed è molto
poetico. Il tema è uno di quelli difficili da affrontare con un bambino, eppure
l’autrice ci riesce benissimo, grazie all’uso di un linguaggio assolutamente
comprensibile e un registro perfetto per piccoli lettori.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non voglio anticipare troppo
della trama però voglio citare un paio di frasi, che mi sembrano emblematiche. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Seydou, che viene dalla Costa
d’Avorio, dice di essere arrabbiato con la guerra e scrive nel suo diario:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
“<i>Se non ci fosse stata la guerra
saremmo stati felici. Avevo un villaggio, una capanna , degli amici…ora non ho
più niente</i>”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Un villaggio, una capanna, degli
amici… è tutto quello che serve per essere felici, dunque. Trovo che questa sia
una delle tante frasi che fanno riflettere sull’importanza di ridimensionare le
cose… E spero che i nostri bambini, leggendo il libro, facciano la stessa
riflessione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Marco, invece, che viene dall’Italia
e ha come mamma un avvocato in carriera, dice di sua madre:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
“<i>A volte penso che, a furia di
tenere la testa tra i libri di legge, si sia dimenticata com’è fatto il mondo
reale</i>”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Bè, questa frase mi ha colpito
molto, perché penso che capiti anche a me, a volte, di essere talmente immersa
nel mio lavoro da lasciarmi <b>sfuggire la realtà concreta del mondo real</b>e. A te
non capita mai?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Matite colorate in fondo al mare
fa parte della collana Crisalidi e farfalle<b> </b>di Matilde editrice, destinata a quella
fascia d’età, a partire dai 9/10 anni, in cui avviene una metamorfosi, in
cui tutto è amplificato, in cui la comprensione del mondo si fa molto
importante. Una collana che tratta temi importanti, con un linguaggio adatto ai
giovani lettori cui è destinata.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’autrice, Cinza Capitanio, è
un’insegnante di scuola primaria di Vicenza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Se ne hai voglia, leggi anche:</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/12/spolverando-la-mia-libreria-e-un-po.html" target="_blank">Spolverando la mia libreria e un po' anche la mia vita</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2009/10/biblioteca-per-giovani-lettori-omaggio.html" target="_blank">Biblioteca per giovani lettori: omaggio a mia nonna</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2011/11/libreria-del-buonumore-libri-che-fanno.html" target="_blank">Libreria del buonumore: libri che fanno sorridere</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-62253155116806825862016-03-02T06:47:00.000+01:002016-03-02T06:50:22.575+01:00Say No to Junk Food!<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUBX62sIPuI4R93kIpQ9R7YKlFuBV5ia_rxVdcR-nS_H9iZjdeXh0fFwxmnp6MmEqpMj7KifZi3-HA7MamwWo39KgrNjVKYxZuErgIf9X5PiNfkS_sHyw2lvOgud5t8tqOSth3fD34bukn/s1600/junk+food.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="176" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUBX62sIPuI4R93kIpQ9R7YKlFuBV5ia_rxVdcR-nS_H9iZjdeXh0fFwxmnp6MmEqpMj7KifZi3-HA7MamwWo39KgrNjVKYxZuErgIf9X5PiNfkS_sHyw2lvOgud5t8tqOSth3fD34bukn/s200/junk+food.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine di <a href="http://afuneralformyfat.com/" target="_blank">Funeral for My Fat</a></td></tr>
</tbody></table>
Abbiamo sempre meno tempo da dedicare alla preparazione dei pasti e sempre più spesso, un po’ per fretta, un po’ per abitudine, un po’ perché non abbiamo voglia di affrontare i capricci dei nostri figli, portiamo in tavola quello che in inglese si chiama <i>junk food</i> e in italiano definiamo <i>cibo spazzatura</i>.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nessuno di noi vorrebbe portare in tavola <i>junk food</i>, eppure lo facciamo, qualche volta persino inconsapevolmente, perché in questa categoria di prodotti rientrano anche tanti piatti pronti o semilavorati, pubblicizzati proprio come alimenti per bambini; sono comodi, veloci e spesso li compriamo senza pesarci troppo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sappiamo veramente cosa portiamo in tavola? Leggiamo le etichette degli alimenti industriali che offriamo ai nostri figli? Conosciamo le proprietà dei cibi? In molti casi, purtroppo, la risposta è no.</div>
<a name='more'></a><o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Junk food</i> è un’espressione che abbiamo sicuramente utilizzato o sentito spesso, ma cos’è esattamente? <b>Rientrano in questa categoria tutti gli alimenti con scarso valore nutritivo ed elevato apporto energetico, ricchi di sale, zuccheri raffinati e grassi idrogenati.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Qualche esempio? Merendine, patatine in busta, bibite, molti tipi di salatini… persino alcuni cereali per la colazione, alcuni tipi di pizza e tanto altro. Purtroppo, se guardassi nella mia dispensa in questo preciso momento, con occhio critico, temo che qualcuno lo troverei anch'io, nonostante mi sforzi di evitare questo genere di prodotti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quando si parla di <i>junk food</i> viene subito in mente il classico panino con hamburger e le patatine fritte. Ma non sempre un hamburger è <i>junk</i> e anche le patatine fritte possono essere più o meno <i>junk</i> perché molto dipende da come questi alimenti sono preparati; se li otteniamo in casa, con criteri salutistici, saranno molto meno <i>junk </i>e più <i>food</i>. E lo stesso vale per moltissimi altri alimenti che piacciono ai nostri figli, persino una merendina può non essere<i> junk</i> se la ricetta è quella giusta.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sono convinta che tutti noi vorremmo offrire ai bambini cibi sani ma certe volte facciamo fatica a conciliare il concetto di sano con quello di veloce. Ricette sane e varie… Tutti sappiamo che dovrebbe essere così. Ma come si fa, quando il tempo stringe e dobbiamo essere veloci? Come in tutte le cose: <b>imparando da chi questi argomenti li ha studiati a fondo e ha dunque tanto da insegnarci</b>.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Forse avrai sentito parlare di Jamie Olivier, lo chef inglese che sta conducendo una vera e propria battaglia sull’<b>importanza della sana alimentazione dei bambini</b>; Jamie, che è ormai diventato una star, conta oltre 5 milioni di follower su Twitter e altrettanti su Facebook. Il suo sito Web è una miniera di informazioni e ricette e comprende una sezione chiamata <i>Family Food</i>, dedicata alla preparazione dei pasti per la famiglia e suddivisa in due grossi argomenti: <i>Family Basics</i>, cioè ricette semplici e bilanciate per tutta la famiglia e <i>Weaning</i>, cioè ricette per lo svezzamento. Il sito Web è tutto in inglese ma se non conosci la lingua niente paura perché, grazie alle <b><a href="http://www.faciscarl.it/traduzioni-tecniche/" target="_blank">traduzioni tecniche</a> in campo alimentare</b>, potrai leggere i suoi libri in italiano e imparare tantissimo. Ma non ci sono solo i libri di Jamie Olivier; oggi <b>abbiamo a disposizione una fonte inesauribile di informazioni e dovremmo farne tesoro</b>.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Conoscere bene il cibo che portiamo in tavola ci consentirà anche qualche trasgressione consapevole, una volta ogni tanto, perché il problema non è l’eccezione, il problema vero è che spesso quella che dovrebbe essere l’eccezione diventa la regola.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Articolo scritto in collaborazione con <a href="http://www.faciscarl.it/" target="_blank">FACI</a>, agenzia di Milano che offre servizi linguistici di alta qualità, quali traduzioni, corsi di lingua, interpretariato, asseverazione e legalizzazione. </i></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-59678685995010428202016-02-28T13:54:00.000+01:002016-02-28T13:54:23.845+01:00Educazione alimentare e bambini<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ6rJZdOGXE0Uyk3nH0_abGIAUuX1QLlnOSFWOSXe1CFxeXapH7FZWARLVDE2b7LFjNJP4T3YDR_FduwyrhVXh07FZId8KHfDmTW18lS-RwgP5-wgn2UhfvGgPajrruDzIOPV4lTaiQ33u/s1600/Frutta.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ6rJZdOGXE0Uyk3nH0_abGIAUuX1QLlnOSFWOSXe1CFxeXapH7FZWARLVDE2b7LFjNJP4T3YDR_FduwyrhVXh07FZId8KHfDmTW18lS-RwgP5-wgn2UhfvGgPajrruDzIOPV4lTaiQ33u/s1600/Frutta.jpg" /></a></div>
<span id="goog_1736997860"></span><br />
Molti bambini mangiano male e l'Italia, purtroppo, detiene il primato negativo europeo di bambini e adolescenti sovrappeso. Secondo gli ultimi dati del sistema di sorveglianza Okkio alla Salute (2014) oltre il 30% dei bambini italiani pesa più di quanto dovrebbe, con una prevalenza del problema nelle regioni del Sud e del Centro. Il sovrappeso e l'obesità non sono un fatto estetico, ma un'importante questione di salute e questi dati dovrebbero farci riflettere sull'educazione alimentare che trasmettiamo ai nostri figli. <br />
<a name='more'></a>Secondo una recente indagine di <i>Altroconsumo</i> la maggior parte dei genitori non si rende conto del sovrappeso del proprio bambino o non lo ritiene un fatto preoccupante.<br />
Il problema della corretta alimentazione dei bambini molte volte si pone soprattutto quando, intorno ai tre anni, cominciano a frequentare la scuola materna e a confrontarsi con i coetanei. Certo, però, l'educazione alimentare comincia molto prima... e se abbiamo posto buone basi faremo meno fatica a garantire loro una corretta nutrizione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Proibire non serve e l'eccezione non è un problema, l'unico modo che abbiamo per far mangiare veramente bene i nostri bambini è educarli alla sana alimentazione in modo che facciano istintivamente la scelta giusta. In che modo?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li style="text-align: justify;"><b>Dando il buon esempio</b>. Un genitore che porta in tavola
frutta e verdura di stagione, prepara con cura i pasti ed evita di piluccare
salatini e dolcetti, con grande probabilità trasmetterà ai figli lo stesso
modello alimentare.</li>
<li style="text-align: justify;"><b>Con le buone abitudini</b>. I bambini andrebbero abituati a
consumare tre pasti principali al giorno (colazione, pranzo e cena) più due
spuntini. Se la rendiamo una regola, un’abitudine, faremo meno fatica a evitare
i fuori pasto perché i bambini sono abitudinari. Idealmente, gli spuntini di
metà mattina e metà pomeriggio dovrebbero essere costituiti da frutta fresca di
stagione, possibilmente non zuccherata. Chiaramente qualche strappo alla regola
si può fare, un dolcetto ogni tanto non fa male, specie se preparato in casa o
scelto con cura. Il problema insorge quando quella che dovrebbe un'eccezione diventa la regola.</li>
<li style="text-align: justify;"><b>Con la consapevolezza che il cibo non è un premio e non è un
gioco</b>. Se fai la brava ti compro il gelato… ecco, ci caschiamo spesso eppure
probabilmente sappiamo che il cibo non va utilizzato in questo modo. Si mangia
per nutrirsi non per consolarsi o per premiarsi. Non voglio dire che occorre
bandire la golosità, ma semplicemente che dobbiamo trasmettere ai nostri figli
un atteggiamento sano nei confronti del cibo. </li>
<li style="text-align: justify;"><b>Quando si mangia bisogna essere
concentrati sul pasto</b>, non distarsi, e quindi niente TV a tavola. E poi perché dobbiamo fare l’aeroplanino con il cucchiaino per imboccare i bambini piccoli? Non serve a niente ed è controproducente. </li>
</ul>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sono molto golosa, eppure ho sempre avuto un istinto naturale a consumare cibi sani, a non mangiare troppo e ad evitare i fuori pasto. Credo che molto dipenda dal modello alimentare che mi è stato trasmesso da bambina. Tante volte ho pensato che mia madre fosse esagerata a non concedermi lo zucchero filato o le bibite gassate ma oggi la ringrazio per questo e spero di trasmettere lo stesso istinto per una dieta sana ai miei figli.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E tu cosa pensi sul tema bambini e alimentazione? Ogni
suggerimento è bene accetto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Se ne hai voglia leggi anche:</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2013/10/quanto-latte-deve-prendere-un-neonato.html" target="_blank">Quanto latte deve prendere un neonato?</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2011/01/torte-semplici-merenda.html" target="_blank">Torte semplici a merenda</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/09/cucinare-con-i-prodotti-di-stagione.html" target="_blank">Cucinare con i prodotti di stagione</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-6456789682025512202016-02-27T14:22:00.001+01:002016-02-27T14:22:34.377+01:00Growhub, quando le donne fanno impresa<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sono sempre più numerose le donne che fanno impresa o si mettono in proprio; spesso la decisione sopraggiunge dopo la maternità, quando si desidera rientrare nel mondo del lavoro o, più semplicemente, nasce l'esigenza di crearsi un'occupazione a misura delle proprie esigenze, che non vuol dire lavorare di più, ma lavorare in maniera diversa. </div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Qualche settimana fa sono stata contattata da Elena e Barbara, due imprenditrici che aiutano le persone a concretizzare la propria idea imprenditoriale e si rivolgono principalmente al target femminile. La loro iniziativa mi ha incuriosita e ho deciso di intervistarle.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: IT; mso-fareast-theme-font: minor-latin;"><b>Com’è nata l’idea di
Growhub?</b></span><br /><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoe1ESBEb7o4ITP3ak6Tsg5cQR0-bVy4RUpswukCdX5NixLk2KJ8FzfX58zXhiHUk56arx3xNHy13PzH9rHk7ufVlIxwjJbmSzQJ-P2Xt8SqHRpemiotDR1ZJVpe8pmxNSBoeYOhWv90gX/s1600/EsterImages%25C2%25A9+Barbara.F+color-5285-2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="209" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoe1ESBEb7o4ITP3ak6Tsg5cQR0-bVy4RUpswukCdX5NixLk2KJ8FzfX58zXhiHUk56arx3xNHy13PzH9rHk7ufVlIxwjJbmSzQJ-P2Xt8SqHRpemiotDR1ZJVpe8pmxNSBoeYOhWv90gX/s320/EsterImages%25C2%25A9+Barbara.F+color-5285-2.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Barbara Fogli, foto di EsterImages© </td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://www.growhub.it/" target="_blank">Growhub</a> nasce dalla volontà di
aiutare tante donne e mamme come noi che hanno vissuto la nostra esperienza:
trovarsi per causa forza maggiore o per scelta personale fuori dal mondo del lavoro, ma
con ancora tanta voglia di mettersi in gioco o di trasformare i propri sogni in
progetti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ci siamo conosciute al parco con
i bimbi piccoli, ci siamo piaciute "a pelle" che poi è un po' il
nostro sesto senso, quello che ci aiuta nelle scelte professionali e personali.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Growhub è stato pensato poi
come network perché crediamo fortemente nelle potenzialità della rete di
partner efficaci e che condividono il nostro mondo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Elena e Barbara, raccontateci brevemente chi siete e quali
servizi offrite.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Offriamo un servizio a 360 gradi
che va dal marketing play al progetto di comunicazione. Ma possiamo anche
aiutare nella stesura di un completo business plan. Poi intervengono i nostri
partner in modo indipendente, coordinati da noi. C'è chi fa loghi e chi siti
web, ma abbiamo anche l' avvocato o la commercialista e un media planner per i
progetti più ambiziosi.</div>
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Offriamo tutto questo ma non
rifiutiamo aiuto a chi ci chiede solo il logo o uno solo dei servizi offerti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJyWZAvOEA-Qsi5BsbNq5uQXEJW8tjAGRGK_aLZcuCssenm2soeAuvJ4HOoBMgDw1Bd-_MKllqcYKO40ZRJRE1Dh-aPdXBt-RbpqSv5KU8AB9f-v7R-jXnALzsBk6djRKhAB2euC2Jq2zX/s1600/EsterImages%25C2%25A9+Elena.T+color-5345-2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJyWZAvOEA-Qsi5BsbNq5uQXEJW8tjAGRGK_aLZcuCssenm2soeAuvJ4HOoBMgDw1Bd-_MKllqcYKO40ZRJRE1Dh-aPdXBt-RbpqSv5KU8AB9f-v7R-jXnALzsBk6djRKhAB2euC2Jq2zX/s320/EsterImages%25C2%25A9+Elena.T+color-5345-2.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Elena Tavelli, foto di EsterImages© </td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Tra le altre cose, vi occupate di naming. Perché Growhub?
Avete voglia di raccontarci come nasce un nome efficace e come avete scelto il
vostro?</b></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel nostro progetto c'era il
tema della crescita, professionale e non, sentito in modo molto forte. Ma non
volevamo legarci a nomi che evocassero solo il mondo dei bambini. Growhub è stata la sintesi di più pensieri. Eravamo partite da <i>progetti per crescere</i>
che poi è rimasto nel nostro logo ma, appunto, evocava troppo il mondo
infanzia. Growhub ci è piaciuto perché da subito ci siamo immaginate come
"incubatrici di start up" e il concetto di centro/fulcro era
perfetto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<i>Se ne hai voglia leggi anche</i></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2012/01/come-fare-per-diventare-freelance.html#more" target="_blank">Come fare per diventare freelance</a></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2015/06/mamme-con-partita-iva-servono-piu-tutele.html" target="_blank">Mamme con partita Iva: servono più tutele</a></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2009/10/mamma-e-freelance-e-difficile-ma-si-puo.html" target="_blank">Mamma e freelance: è difficile ma si può</a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-80307221553683297452016-02-12T12:47:00.002+01:002017-12-19T15:57:53.955+01:00Tre ricette con la verza rossa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqcGNkKoYOr72C6YAvqcjpVVsHUjqmsnuhmuvlJTF0a0iOE19k538K-HxK7Yw4bdCh5ez-E2udkqs9FwkrKPfkp06F9dadaiGb7DbDbpl1a1qQgCN-c9zyNv43XJhFyDLpfEgyx9o_1htX/s1600/Verza_rossa.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqcGNkKoYOr72C6YAvqcjpVVsHUjqmsnuhmuvlJTF0a0iOE19k538K-HxK7Yw4bdCh5ez-E2udkqs9FwkrKPfkp06F9dadaiGb7DbDbpl1a1qQgCN-c9zyNv43XJhFyDLpfEgyx9o_1htX/s320/Verza_rossa.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La <b>verza rossa,</b> o cavolo
cappuccio rosso, è uno dei miei alimenti di stagione preferiti. Fino a qualche
anno fa non era facilmente reperibile, specie nella grande distribuzione, ma
ultimamente la trovo spesso anche al supermercato. Le qualità nutrizionali sono
molto simili a quelle della verza verde;<b> è</b> cioè<b> ricca di vitamine e minerali,
povera di calorie e amica dell’apparato gastrointestinale</b>. Ha, però, una marcia
in più:<b> il colore rosso</b>, infatti,<b> è dovuto alla presenza di antociani, sostanze
preziose per l'elevato potere antiossidante</b>. Tutti i vegetali di colore rosso hanno
questa importante qualità.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>La stagione della verza rossa va
da settembre/ottobre a marzo/aprile</b>. È dunque un prodotto tipicamente autunnale
e invernale. Si cucina in pochissimo tempo e, quando è molto tenera, può essere
consumata anche cruda, in insalata, abbinata, per esempio, a mele o pere e
cipolle. Io la cucino principalmente secondo le tre ricette che troverete in questo post.</div>
<a name='more'></a><o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Contorno con verza rossa</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dopo aver lavato accuratamente la
verza rossa, tagliarla a striscioline piuttosto sottili e lasciarla andare in
padella con mezzo bicchiere d’acqua, due cucchiai di aceto bianco e un
cucchiaio di olio extravergine d’oliva. Coprire e far cuocere a fuoco molto
basso. Se vi piace croccante, sarà pronta in 5/7 minuti, altrimenti allungate i
tempi fino a ottenere il grado di cottura desiderato.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Risotto con la verza rossa</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per preparare un risotto con la
verza rossa <b>per quattro persone</b> occorrono: 350/400 grammi di verza rossa, 320
grammi di riso carnaroli, un litro di brodo vegetale, una cipolla piccola
(circa 50 grammi), un bicchiere di vino bianco, sale e pepe, 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Preparare il brodo vegetale con
una cipolla, una carota, una costa di sedano, prezzemolo e sale. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dopo aver
lavato e tagliato a striscioline piuttosto piccole la verza rossa, tritare
finemente la cipolla e metterla in padella insieme a un filo d’olio; lasciarla
appassire per qualche minuto, aggiungere il riso e farlo tostare mescolando spesso;
sfumare con un bicchiere di vino bianco a fiamma vivace. A questo punto mettere
in padella anche la verza rossa e, aggiungendo un mestolo di brodo per volta,
potare a cottura. Aggiustare di sale e pepe e servire. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Volendo si può mantecare
il risotto con una noce di burro e una spolverata di parmigiano. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Verza rossa con salsiccia</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non sono una grande mangiatrice di carne ma, da buona lucana, apprezzo molto il salame di qualità e trovo che l’abbinamento con la verza rossa sia ottimo. Ovviamente è un piatto da mangiare con moderazione, ma una volta ogni tanto si può fare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Ingredienti per quattro persone</b>: una verza rossa media, quattro gambe di salsiccia fresca (preferibilmente a punta di coltello) leggermente piccante, olio extravergine d’oliva, sale, mezzo bicchiere di vino bianco.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Scottare leggermente la verza come descritto nella precedente ricetta e, nel frattempo, portare a mezza cottura la salsiccia, in padella con un goccio d’olio. Unire la salsiccia alla verza mettendola in mezzo a due strati di verdura; la salsiccia non deve toccare direttamente il fondo della padella e deve essere completamente coperta dalla verza. Aggiungere mezzo bicchiere di vino bianco, coprire con coperchio la pentola e portare a cottura. Aggiustare di sale e servire. I</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
l sale può essere aggiunto anche prima però a volte la salsiccia rilascia già abbastanza sapore e si rischierebbe di ottenere un piatto salato.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Leggi tutte le ricette della rubrica</i> <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/p/mangiare-di-stagione.html" target="_blank"><b>Mangiare sano e di stagione</b></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-53836855148652038792016-02-03T14:34:00.003+01:002016-02-03T14:38:43.625+01:00Mamme con partita Iva, il Jobs Act 2016 non basta<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2f0Qfx8n-PZ9K1S7RiisQDky4ovhL0YspwVs_dthrBLNhUsgIh_GydRcVhIO969KRiMaPq8k119CHI6dNl8n-35fgVV9yU4uKMbPh8m-1yy5VcT1Dpj-xGLmqztTqhLEq35cdSvHyCfwO/s1600/Freelance.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2f0Qfx8n-PZ9K1S7RiisQDky4ovhL0YspwVs_dthrBLNhUsgIh_GydRcVhIO969KRiMaPq8k119CHI6dNl8n-35fgVV9yU4uKMbPh8m-1yy5VcT1Dpj-xGLmqztTqhLEq35cdSvHyCfwO/s320/Freelance.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/p/vita-da-freelance.html" target="_blank">Ho aperto la partita Iva nel 2005</a>, in tempi in cui quasi non se ne parlava. Il cosiddetto popolo delle
partite Iva era ignorato, a me però sembrava bello poter lavorare per più
aziende e costruirmi una professionalità tutta personale, un lavoro autonomo,
mio. Infatti è stato bello e lo è ancora. Mi piace molto quello che faccio, ma
non per questo devo essere tutelata meno delle altre categorie di lavoratori.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>In questi giorni, finalmente, si
parla tanto di lavoratori con partita Iva,</b> grazie soprattutto alle novità introdotte nel cosiddetto Jobs Act 2016. Ieri sera se n’è discusso
anche a Ballarò. Ero stata invitata a partecipare, insieme alle altre partite
Iva che sono state presenti, ma non mi è stato possibile per motivi
organizzativi. La mia domanda, però, quella che mi sarebbe piaciuto porre in
trasmissione, la voglio fare comunque. Resterà senza risposta, ma pazienza,
ritengo utile in ogni caso parlarne. Infatti, uno degli aspetti più positivi
della discussione sul Jobs Act 2016 è che finalmente si parla di partite Iva in
maniera diversa. <b>Si parla di diritti del popolo delle partite Iva come non s’è
mai parlato prima</b>, il che è sicuramente un bene, così come è un bene che siano
state introdotte alcune tutele. <b>Certo, però, è solo il primo passo; la strada si
presenta ancora lunga e tortuosa…</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La domanda che avrei posto, se
fossi andata in trasmissione, avrebbe riguardato la <b>maternità</b>, argomento che mi
sta particolarmente a cuore, in quanto donna e mamma.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel post <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2015/06/mamme-con-partita-iva-servono-piu-tutele.html" target="_blank"><b>Mamme con partita Iva: servono più tutele</b></a>, avevo raccontato la mia storia, e in realtà in quell’occasione
avevo già posto la mia domanda. Tra il 2008 e il 2012 ho lavorato poco per le
ragioni che avevo esposto nell'articolo appena citato e così, quando nel 2012
sono rimasta nuovamente incinta e sono andata a chiedere la maternità, mi è
stato risposto che non avevo contribuiti a sufficienza perché, appunto, negli
anni precedenti avevo lavorato poco. Poi, per un caso fortuito e fortunato, ho
ricevuto una chiamata per una breve supplenza a scuola (all’epoca ero iscritta
in terza fascia) e… l’assegno di maternità che mi era stato negato come
lavoratrice con partita Iva, mi è stato invece riconosciuto come insegnante precaria. Qualcuno potrebbe spiegarmi perché? Perché alle
donne con partita Iva vengono fatti i conti in tasca sui contributi? Attualmente
io, come tutti gli iscritti alla gestione separata, pago <b>un’aliquota INPS del
27,72%</b> (che è altissima, se la confrontate con quella di altre categorie di
lavoratori), e cosa ricevo in cambio? Non mi posso ammalare, se restassi
nuovamente incinta dovrei sperare di aver accumulato abbastanza contributi per
prendere almeno un assegno ridicolo e, con grande probabilità, se e quando
andrò in pensione mi spetterà una miseria. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sulla maternità, il Jobs Act 2016 qualche
passo avanti lo fa ma… ritengo che sia basilare pensare anche al fatto che <b>una lavoratrice con partita Iva debba avere il diritto
di ricevere un compenso, durante la maternità, come tutte le altre lavoratrici;
né più, né meno; indipendentemente dai contributi versati, come accade per altre categorie di lavoratrici.</b></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La mia è stata una seconda
gravidanza difficile; una lavoratrice appartenete ad altre categorie avrebbe <i>giustamente</i> avuto il diritto di
astenersi dal lavoro, anche anticipatamente, percependo una retribuzione. Perché
una donna con partita Iva non deve avere lo stesso diritto?<o:p></o:p><br />
<br />
<i>Se vuoi leggere lo statuto del lavoro autonomo, <a href="http://media2.corriere.it/corriere/pdf/2016/DDL%20Lavoro%20autonomo%2028012016%20dopo%20preconsiglio.pdf" target="_blank">lo trovi qui</a></i></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-14045125394001208662016-02-02T11:08:00.004+01:002016-02-02T11:08:38.866+01:00Cupcake con i coriandoli per Carnevale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfHrQ72wlCAUNUzBEOPfBIVGRJmk0m2djgELecpFtvwFHE5TkvA_ij7Qo_sZlYOGITOlJaSP5jVEvANk6fKxfysq9snMq-6oR1AoR1-YQLh96uigsaVjjfnTeSF3j7cJcVGo_tD1cw_dXL/s1600/Cupcake+coriandoli.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="243" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfHrQ72wlCAUNUzBEOPfBIVGRJmk0m2djgELecpFtvwFHE5TkvA_ij7Qo_sZlYOGITOlJaSP5jVEvANk6fKxfysq9snMq-6oR1AoR1-YQLh96uigsaVjjfnTeSF3j7cJcVGo_tD1cw_dXL/s320/Cupcake+coriandoli.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questi cupcake con i coriandoli
sono molto semplici da realizzare e trovo che siano adatti a una festa di
Carnevale per bambini. La ricetta è nata sabato scorso; stavo cercando un’idea
per Carnevale ma i miei negozi preferiti di articoli per la pasticceria non
avevano niente in tema ed erano tutti proiettati su San Valentino. Poi ho visto
una confezione di pirottini con tante palline colorate, che mi davano proprio l’idea
dei coriandoli e una bustina di confettini a forma di coriandoli che, tra l’altro,
riprendevano le stesse tonalità dei pirottini. Così, mi sono immaginata questi
cupcake… con tanti coriandoli… Ecco la ricetta.</div>
<a name='more'></a><o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Ingredienti per 20 cupcake </b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li>230 grammi di cioccolato al latte</li>
<li>100 grammi di gocce di cioccolato
fondente</li>
<li>100 grammi di burro</li>
<li>250 grammi di farina 00</li>
<li>80 grammi di zucchero</li>
<li>4 uova</li>
<li>Un pizzico di sale</li>
<li>Una bustina di lievito vanigliato
per dolci</li>
</ul>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
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<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Per decorare</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li>700 ml di panna fresca</li>
<li>Un cucchiaio di zucchero a velo per zuccherare la panna</li>
<li>Confettini colorati a forma di
coriandoli</li>
</ul>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Procedimento</b>. Montare le uova
intere con lo zucchero e, contemporaneamente, far sciogliere il cioccolato con
il burro a bagnomaria o nel microonde fino a ottenere una consistenza cremosa. Aggiungere
cioccolato e burro fusi al composto di tuorli e zucchero, mescolando con cura. Versare
la farina, poca per volta, le gocce di cioccolato, il sale e, infine, il
lievito, sempre mescolando. Versare negli stampini e far cuocere in forno a
180° per circa 18 minuti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quando i dolcetti saranno ben
freddi, decorarli con panna fresca montata e confettini colorati. Se non
trovate quelli a forma di coriandoli potete anche usare della semplice
mompariglia o degli smarties. Insomma, date sfogo alla fantasia. Io avevo
montato 500 ml di panna fresca e sono riuscita a decorare solo 15 cupcake,
quindi con 700 ml dovreste riuscire a decorarli tutti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Certo, questi cupcake di
Carnevale sono super golosi e ricchissimi di cioccolato, ma se li preparate per
una festa di Carnevale per bambini andranno benone perché ne mangeranno uno per
merenda e ogni tanto uno strappo alla regola su può fare. Se, invece, volete
preparare questi cupcake per la colazione e la merenda in famiglia, potreste utilizzare una
base più leggera, utilizzando la stessa decorazione. Per esempio, un impasto
che utilizzo spesso per i cupcake quando so che i miei figli, tra colazione e merenda, ne mangeranno certamente più di uno è quello della c<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2011/02/ciambella-con-yogurt-alla-vaniglia.html" target="_blank">iambella con yogurt alla vaniglia</a>, il procedimento è esattamente quello descritto nella ricetta linkata, l'unica differenza è che anziché riempire uno stampo per ciambella si riempiono i pirottini e i tempi di cottura si riducono (sono necessari circa 18 minuti), anche in questo caso si ottengono una ventina di cupcake. Se, invece, volete una ricetta con meno grassi, ma altrettanto cioccolatosa e golosa, potreste provare quella della <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/10/torta-cioccolato-e-yogurt-una-ricetta.html" target="_blank">torta cioccolato e yogurt</a>, un'altra che utilizzo spesso anche per i cupcake; pure in questo caso se ne ottengono una ventina, il procedimento è lo stesso della ricetta linkata, ad eccezione dei tempi di cottura, che si riducono a 18 minuti circa.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<i>Se ne hai voglia, leggi anche</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/11/decorare-una-torta-di-compleanno-per.html" target="_blank">Decorare una torta di compleanno per bambini in modo semplice</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/09/cake-pop-senza-errori-alcuni-trucchi.html" target="_blank">Cake pop senza errori, alcuni trucchi per una buona riuscita</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2011/04/pasta-per-torte-salate.html" target="_blank">Pasta per torte salate</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-48180965171056054962016-01-27T15:20:00.000+01:002016-01-27T15:20:21.216+01:005 modi per abbinare la gonna di tulle<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig4U4caNhGvGJIWVfAP4fRc01Y5Xzc4APjUvqCfD-0c1nLzeeVg4q_WybRsyS9w9ixLHDmK5wqDJH9rKkMZssm7bj5wJe6zgANYNRrx2nHzD6p08X7_xi6XQzSaSaMf0bcjjkf2G3MJHlK/s1600/rock.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="272" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig4U4caNhGvGJIWVfAP4fRc01Y5Xzc4APjUvqCfD-0c1nLzeeVg4q_WybRsyS9w9ixLHDmK5wqDJH9rKkMZssm7bj5wJe6zgANYNRrx2nHzD6p08X7_xi6XQzSaSaMf0bcjjkf2G3MJHlK/s320/rock.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo gli <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2016/01/saldi-invernali-bambini-cosa-comprare.html" target="_blank">acquisti per i saldi invernali </a>viene il momento più divertente: decidere i vari abbinamenti. La gonnellina in tulle, il capo che non avrei pensato di acquistare, mi ha ispirata tantissimo. Appena l'ho avuta tra le mani ho pensato a un abbinamento in <b>stile rock romantic. </b></div>
<div style="text-align: justify;">
Poi, guardando bene questa gonna in tulle e sbirciando nel guardaroba di Ludovica ho trovato altri abbinamenti che mi piacciono molto.<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
L'<b>outfit rock romantic</b>. Da bambina un abbinamento come questo mi avrebbe fatta impazzire: gonna in tulle con chiodo nero, una T-shirt un po' preziosa e leggins neri. Come scarpe, i nostri amati anfibi rosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Per questo outfit: gonna in tulle Terranova, T-shirt Mayoral, chiodo H&M, leggins OVS.</i></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHoZkYmefLVja9X2Sl00p89BF83MVsvsd1agWIVDDjvb2AtFz9AHFHxUZGgTZMqpNzej4psjiTx8AuCvpzTylkfQUIyyIdbMYqJNLcMvSq31jlrqdZdP_ul6fiCJHLCo9oDAfhSy5uFlsH/s1600/romantico.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="257" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHoZkYmefLVja9X2Sl00p89BF83MVsvsd1agWIVDDjvb2AtFz9AHFHxUZGgTZMqpNzej4psjiTx8AuCvpzTylkfQUIyyIdbMYqJNLcMvSq31jlrqdZdP_ul6fiCJHLCo9oDAfhSy5uFlsH/s320/romantico.jpg" width="320" /></a></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<b>L'outfit romantico</b>. Forse è il più scontato quando si vuole abbinare una gonnellina in tulle, ma fa sempre un certo effetto. Tra l'altro, lo trovo perfetto anche nelle occasioni importanti. Qui ho scelto di abbinare al rosa il grigio perla. Come leggins, preferisco quelli con il fondo grigio, ma per le bambine particolarmente romantiche trovo indicati anche i leggins con il fondo rosa. E le scarpe? Ci vedrei bene un paio di ballerine argento.</div>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Per questo outfit: gonna in tulle Terranova, T-shirt Benetton, cardigan Brums, leggins Terranova.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9VFtefEGVcSV1ifgm9e7MQcRBIDMfglenGLgz6KtSuo9FVt6GJ0ZearsRRg1ZFf40YToDbrQTdertkqv2lRxmMZbZfMzSXSS64Ii25nwZWsIThUoyicP_zI6U-ntMyg2W1Srzc0MqILwi/s1600/danza.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9VFtefEGVcSV1ifgm9e7MQcRBIDMfglenGLgz6KtSuo9FVt6GJ0ZearsRRg1ZFf40YToDbrQTdertkqv2lRxmMZbZfMzSXSS64Ii25nwZWsIThUoyicP_zI6U-ntMyg2W1Srzc0MqILwi/s320/danza.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>L'outfit per la danza</b>. Le bambine che vanno a danza possono sfruttare la gonna di tulle anche per recarsi a lezione. Chiaramente è un vezzo perché in sala indosseranno il gonnellino da classico, però mi piace come idea. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sotto, potranno indossare i collant da danza e, come scarpe, ballerine o anche sneakers. Noi, per esempio, abbiamo provato l'abbinamento con un paio di scarpe bianche in stile hip hop e l'effetto, considerato che si trattava di un outfit per andare a danza, ci è piaciuto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Per questo outfit: gonna in tulle Terranova, body Fashion dance, collant Doymos, mezzepunte Bloch.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtphauF0fMb7VN8lHRzcbHJeNgskHDKGzyWSWGK8A9gWOFhhx45_5S2IOYOtN3-JzX2kz86nPRCY9YC1jZNIK09VteIGUW5NwFvAJPAW1PeWetEd1b87TqZsh6nHI-jiuvFbgmZ-2S59L1/s1600/jeans.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="292" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtphauF0fMb7VN8lHRzcbHJeNgskHDKGzyWSWGK8A9gWOFhhx45_5S2IOYOtN3-JzX2kz86nPRCY9YC1jZNIK09VteIGUW5NwFvAJPAW1PeWetEd1b87TqZsh6nHI-jiuvFbgmZ-2S59L1/s320/jeans.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b>L'outfit sportivo</b>. Considerato l'amore che nutro per il jeans, non ho resistito a un abbinamento sportivo con giubbotto in jeans, T-shirt sportiva e leggins neri stampati. Le scarpe giuste per questo outfit? Ci vedo bene delle sneakers bianche o rosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Per questo outfit: gonna in tulle Terranova, T-shirt senza marca, giubbotto Benetton, leggins OVS.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj74n9h8ymlm_JERG4Ay6aG8kpO18eqUVzWFeb42b7joFxZ8hj7lrd5H38Ca8eSEL250K3uTGYetE_8A8qN-IxwCgbKNSHX88IC5YLeaTyeVQEpJelWnc_Pv7e4Jxj5bSQW0eybAMn9yzkK/s1600/Giacca.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="284" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj74n9h8ymlm_JERG4Ay6aG8kpO18eqUVzWFeb42b7joFxZ8hj7lrd5H38Ca8eSEL250K3uTGYetE_8A8qN-IxwCgbKNSHX88IC5YLeaTyeVQEpJelWnc_Pv7e4Jxj5bSQW0eybAMn9yzkK/s320/Giacca.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Infine, un outfit per le occasioni importanti, con giacca e camicia, da abbinare con collant coprenti in microfibra in tono con la giacca, nel mio caso quindi collant bordeaux, e ballerine.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Per questo outfit: gonna in tulle Terranova, giacca Miss Teen, camicia Jbe di Brums.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
Voi come abbinereste la gonna in tulle? Vi piace come capo per il guardaroba delle bambine?</div>
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<i>Se ne hai voglia, leggi anche:</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2009/10/cambio-di-guardaroba.html" target="_blank">Cambio di guardaroba</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2013/07/conviene-comprare-ai-saldi-per-i-bambini.html" target="_blank">Conviene comprare ai saldi per bambini?</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2013/10/come-mi-trucco-in-tre-minuti.html" target="_blank">Come mi trucco in tre minuti</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-67407429132043917132016-01-25T12:55:00.002+01:002016-01-25T12:55:43.037+01:00Saldi invernali bambini, cosa comprare<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2I7axVAtwOum7urxGzSkiU-yvH6amQUWrZPoV-35nxSm4N_fscSmPua2ICam83LhnttDlAdipscayEzTTf635HYuM38AWceNhkuMYtD5D_BGMmZjlFk4qOA6udVVku6fPt-mDVBBfxsWh/s1600/20160124_133851.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2I7axVAtwOum7urxGzSkiU-yvH6amQUWrZPoV-35nxSm4N_fscSmPua2ICam83LhnttDlAdipscayEzTTf635HYuM38AWceNhkuMYtD5D_BGMmZjlFk4qOA6udVVku6fPt-mDVBBfxsWh/s200/20160124_133851.jpg" width="166" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I saldi invernali sono ormai agli
sgoccioli e non c'è più molto tempo per approfittarne. Come avevo scritto in un
post di qualche tempo fa non sono convinta che <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2013/07/conviene-comprare-ai-saldi-per-i-bambini.html" target="_blank">comprare ai saldi per i bambini sia così conveniente</a>. Per gli adulti il discorso è diverso, ma le esigenze
dei nostri figli cambiano talmente in fretta che si rischia di avere i cassetti
pieni e niente da fargli indossare. Ci sono, però, alcuni capi selezionati che
secondo me conviene comprare ai saldi invernali. Quali?</div>
<a name='more'></a><o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il piumino</b>. Generalmente non acquisto mai capi più grandi per l'anno successivo, tendo a comprare abbigliamento solo quando mi serve. Il piumino è la mia unica eccezione a questa regola. Un buon piumino è un capo costoso e
un risparmio del 50%, soprattutto quando i bambini da vestire sono più di uno,
può essere notevole. Per non sbagliare, è sufficiente prenderlo di una taglia in più.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il jeans</b>. Se come noi indossate
jeans in tutte le stagioni questo è il periodo buono per fare scorte per tutta la famiglia. Il jeans è in assoluto il mio capo di abbigliamento
preferito, è un vero passpartout e si può sfruttare moltissimo anche in
primavera. Approfittando dei saldi, in questo periodo se ne trovano di bellissimi a prezzi ottimi. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Le scarpe da ginnastica</b>. Per me
le scarpe da ginnastica sono un po’ come i jeans, ogni membro della famiglia
deve possederne almeno un paio, e i saldi sono un ottimo momento per
acquistarle. Quelle delle collezioni invernali andranno benissimo anche in
primavera e, infatti, dando uno sguardo alle nuove collezioni non ho notato grosse differenze neanche nei colori.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Un capo prezioso</b>. Non sono una
fan dell’abbigliamento firmato, soprattutto per quanto riguarda il guardaroba
dei bambini. Però qualche capo un po’ più prezioso serve anche a loro, in
particolare in vista della primavera, quando comincia il periodo delle cerimonie
e... tra battesimi, comunioni, cresime e matrimoni non si salva nessuno. Tra i
capi in saldo non è difficile trovare bellissime camicie in cotone per i
maschietti o in seta per le femminucce; potrà essere il vostro must per le
cerimonie primaverili. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Intimo</b>. I bambini crescono in
fretta e hanno sempre bisogno di capi di abbigliamento intimo. Io, per esempio,
approfittando di questi saldi ho fatto scorte di calzini, slip e canotte. Ho trovato anche qualche
bel pigiama leggero scontatissimo che mi sarà molto utile in primavera.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il capo “pazzo” che a prezzo
pieno non avresti mai comprato</b>. Il mio capo pazzo per questi saldi invernali è stata una gonnellina in tulle rosa, che avevo visto quando era un
nuovo arrivo però, onestamente, a prezzo pieno non l’avrei presa perché è un
capo che, sebbene ultimamente sia molto di moda, non prevedo di far indossare
spesso a mia figlia. Vedendola così scontata, però, non ho saputo resistere; le
gonnelline in tulle andranno moltissimo anche in primavera e le trovo perfette per outfit in stile rock romantic.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E voi? Cosa avete comprato per i
vostri bambini in occasione di questi saldi invernali?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Se ne hai voglia, leggi anche</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2010/11/bambini-che-non-dormono-vademecum-di.html" target="_blank">Bambini che non dormono, vademecum di una mamma disperata</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2015/09/se-il-bambino-ti-distrugge-la-casa.html" target="_blank">Se il bambino ti distrugge la casa, forse la tua non è una casa a misura di bambino</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/12/giocattoli-per-bambini-da-1-3-anni.html" target="_blank">Giocattoli per bambini da 1 a 3 anni</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-89069470344775606142016-01-19T16:25:00.001+01:002016-01-25T15:14:37.115+01:00Feste di Carnevale originali, da scoprire con i bambini<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXVCppo0ze9AWXw7peRiGwqLBNkUzn48GdqM7-Lvfa9OFuFlqypwz4DLhTkOFaUIayVb483oAS9ZqkgWEJuPWaOsQdRpRP8cKKqAUATz5FkNG2kGIdv1VPOPt-Ho_KsMSxYMMWM2i-fgAQ/s1600/Carnevale2010+018.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="307" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXVCppo0ze9AWXw7peRiGwqLBNkUzn48GdqM7-Lvfa9OFuFlqypwz4DLhTkOFaUIayVb483oAS9ZqkgWEJuPWaOsQdRpRP8cKKqAUATz5FkNG2kGIdv1VPOPt-Ho_KsMSxYMMWM2i-fgAQ/s320/Carnevale2010+018.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se come me sei nato in un posto
in cui il Carnevale si festeggia a più non posso, non puoi non amarlo. Per i
bambini, poi, può trasformarsi in una bellissima occasione di divertimento.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Di meravigliose tradizioni
carnevalesche l’Italia ne ha tante, da Sud a Nord, e sarebbe veramente magia se
si potesse partire all’avventura per scoprire le più belle. Una controllatina
alle proprie <a href="http://goomle.it/" target="_blank">gomme auto</a>, una valigia piena di costumi colorati e via.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le iniziative in tutta Italia
saranno numerosissime. Ve ne voglio segnalare tre.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJzxxWotPAlx8i3J3EhjT0pw_Y1Y1v0STBcIF_G5gK96G1k3_z4JfMtVCSmOfw79ATy1drqWUejwA98GN1VhYHIJRcLpUWnuiAmADkexCA7regoy8y7yoUW0_EAxia61ayX6dWK5i8KzQ2/s1600/Maschere+Tricarico.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJzxxWotPAlx8i3J3EhjT0pw_Y1Y1v0STBcIF_G5gK96G1k3_z4JfMtVCSmOfw79ATy1drqWUejwA98GN1VhYHIJRcLpUWnuiAmADkexCA7regoy8y7yoUW0_EAxia61ayX6dWK5i8KzQ2/s320/Maschere+Tricarico.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Immagine di Michele Degrazia</td></tr>
</tbody></table>
Il 7 febbraio a <b>Tricarico</b>, in
provincia di Matera, ci sarà la sfilata conclusiva di Carnevale con le
tradizionali <b>maschere antropologiche</b>: <b>le mucche e i tori</b>, che rappresentano una
mandria impegnata nella transumanza. Entrambe <b>le maschere hanno un ricchissimo
copricapo adornato</b> da tanti <b>nastri</b> che arrivano fino alle caviglie,
coloratissimi nel caso delle mucche, neri e rossi nel caso dei tori. Tutte le
maschere portano con sé una grossa campana, il <b>campanaccio</b>, che agitano
saltando e ballando, producendo un enorme frastuono. È un Carnevale semplice
quanto magico. I miei bambini l’adorano e tutti gli anni restano esterrefatti,
come ipnotizzati, da tutti i colori e i rumori delle maschere di Tricarico. Questo
è il mio Carnevale del cuore, il Carnevale che mi porto dentro, perché è il
Carnevale della mia infanzia. E vi assicuro che ne vale la pena. La Basilicata
è tanto sconosciuta quanto affascinante, soprattutto in queste sue manifestazioni
di folclore.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dalle colline della Basilicata
spostiamoci al mare, al <b>Carnevale di Gallipoli</b>. Domenica 24 gennaio, tra le
10.30 e le 12.30 e tra le 16.00 e le 18.00 sarà possibile curiosare all’interno
degli hangar dei carri; <b>una bella occasione per mostrare ai bambini come
vengono realizzati questi giganti in cartapesta</b>. Domenica 31 gennaio e domenica
7 febbraio alle 16.00 ci sarà la sfilata dei <b>carri allegorici</b>, che quest’anno
avrà come tema le musiche del mondo, promettendo pomeriggi molto allegri e
vivaci. Il clou del Carnevale di Gallipoli sarà però martedì 9 febbraio quando
artisti, acrobati, giocolieri e giochi di luce attenderanno i 12 rintocchi del
campanone che annuncia la fine del Carnevale. Se come me amate il mare
d’inverno, visitate Gallipoli in questo periodo dell’anno e non ve ne
pentirete.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Andando invece verso Nord,
potremmo portare i nostri bambini a visitare il <b>Castello di Gropparello</b>, una
rocca fortificata in provincia di Piacenza che il 9 febbraio aprirà le porte al
<b>Parco delle fiabe</b>. Ad accoglierli troveranno un cavaliere narrante che darà
inizio a un’avventura meravigliosa in cui incontreranno maghi e folletti per
poi trasvestirsi da cavalieri e sconfiggere la strega cattiva e l’orco. Entrare
in una fiaba: che può esserci di più bello? <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Articolo scritto in collaborazione con <a href="http://goomle.it/" target="_blank">Goomle</a>, e-commerce di pneumatici
auto e moto</i>.<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-53932019230485770642016-01-14T09:16:00.002+01:002016-01-14T09:16:33.037+01:00Biscotti con i fichi secchi (ricetta della nonna)<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxzPW9I-BzaHYRBTVO1yzVyOEU1IKmNKVsvX5DAwvUnV8wYvlNs3GHJKn9_i7J00YcfIPLrIz4NzNQ4WNA9fnxw5Mwb8_xqt5FsrU_r_StG8QE7g9xgZG_P8rIGIixbQ_AJBua-T9aqOZ7/s1600/Biscotti_fichi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxzPW9I-BzaHYRBTVO1yzVyOEU1IKmNKVsvX5DAwvUnV8wYvlNs3GHJKn9_i7J00YcfIPLrIz4NzNQ4WNA9fnxw5Mwb8_xqt5FsrU_r_StG8QE7g9xgZG_P8rIGIixbQ_AJBua-T9aqOZ7/s320/Biscotti_fichi.jpg" width="289" /></a></div>
Questa ricetta dei<b> biscotti con i
fichi secchi</b> è stata un’idea di mia mamma quando, nel week-end, si è accorta
che avevamo una certa quantità di fichi secchi che stavano diventando duri. È stata
una sua prova e a noi il risultato è piaciuto. Se avete fichi secchi da
smaltire e avete voglia di provare la ricetta dei biscotti della nonna Angela,
eccola:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<a name='more'></a><br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Ingredienti</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li>300 grammi di fichi secchi</li>
<li>150 grammi di mandorle pelate</li>
<li>100 grammi di farina 00</li>
<li>50 grammi di zucchero</li>
<li>30 grammi di cacao amaro</li>
<li>un cucchiaino di cannella</li>
<li>un cucchiaino di zenzero</li>
<li>un pizzico di bicarbonato</li>
<li>un bicchierino di liquore di
Benevento diluito in un bicchierino d’acqua</li>
<li>un uovo</li>
<li>cioccolato fondente per glassare e confettini colorati per decorare</li>
</ul>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Procedimento</b>: tostare le mandorle
e tritarle grossolanamente. Tritare finemente i fichi secchi. Su una
spianatoia, unire tutti gli ingredienti secchi e poi l’uovo. Aggiungere un po’
alla volta il liquido composto da liquore di Benevento e acqua fino a ottenere
un impasto piuttosto semplice da lavorare, che non si attacchi troppo alle dita. Questo
quantitativo di parte liquida dovrebbe essere sufficiente a ottenere l’impasto
dei biscotti; se vi rendete conto di aver bisogno di altro liquido aggiungete
ancora un po’ di liquore, ma solo poco per volta; se, invece, il composto
risulta appiccicoso, aiutatevi con un po’ di farina, senza però
esagerare altrimenti rischiate che i biscotti risultino duri. Ottenete una
palla e realizzate dei grossi cordoni di pasta che andrete poi a tagliare. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I biscotti
con fichi realizzati da nonna Angela sono lunghi circa 4 centimetri e larghi
circa due centimetri.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Cuocere in forno a 180 gradi per
otto minuti circa. Far raffreddare e glassare con il cioccolato. Ne abbiamo
lasciati alcuni senza glassa al cioccolato ma <b>i biscotti glassati sono
risultati molto più golosi </b>e li hanno mangiati volentieri anche i bambini. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Prima che si raffreddi la glassa al cioccolato fondente potete decorare i
biscotti ai fichi secchi con confettini colorati; in questo modo diventeranno<b>
dolcetti indicati anche per Carnevale, che è ormai alle porte.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Okay, sono calorici; il punto
forte di questi biscotti ai fichi secchi, però, è che <b>ci sono pochi grassi</b>, prevalentemente
vegetali; inoltre <b>gli zuccheri sono soprattutto quelli naturalmente contenuti
nei fichi</b>. Quindi <b>calorici sì, ma anche ricchi di tanti buoni nutrienti</b>.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se li provate, fatemi sapere come
sono venuti. Altre idee per smaltire i fichi secchi?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Altre ricette di dolcetti:</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2010/12/1-kg-di-mandorle-1-kg-di-zucchero-due.html" target="_blank">Amaretti</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2011/02/dolcetti-al-cocco.html" target="_blank">Dolcetti al cocco</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2011/01/riciclare-un-pandoro-palline-di.html" target="_blank">Riciclare un pandoro: dolcetti al cioccolato con mompariglia</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-3640351963730566402015-10-01T11:00:00.003+02:002015-10-01T11:00:41.490+02:00Vivere la vita non è un fatto scontato, la Giornata internazionale delle persone anziane<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcZ0f7w7ntbJCpeX_7q1CHM5LD4D7SnWUbEN4-nAJsALbdnP7Gmv9zP2Jpy18h3kc896MIfCR7Lga-8yRUD53sI9M4uCShjtkZ2BgJLjy4voMmc6CVG-xd_Tfg0kvwv6nWYODWdQD7fYUT/s1600/Ulivo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcZ0f7w7ntbJCpeX_7q1CHM5LD4D7SnWUbEN4-nAJsALbdnP7Gmv9zP2Jpy18h3kc896MIfCR7Lga-8yRUD53sI9M4uCShjtkZ2BgJLjy4voMmc6CVG-xd_Tfg0kvwv6nWYODWdQD7fYUT/s320/Ulivo.jpg" width="211" /></a></div>
Oggi si celebra la giornata
internazionale delle persone anziane. È un’iniziativa promossa dall’ONU, 25
anni fa. Oggi, quindi, si celebra la venticinquesima giornata internazionale delle
persone anziane. Ricorrenza che non conoscevo finché non mi è stato chiesto di scriverci un articolo. Ricorrenza che mi ha portato a
riflettere sulla possibilità che ognuno di noi ha di diventare anziano.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Invecchiare</b>, entrare a fare parte
della popolazione degli anziani, <b>non è un fatto scontato</b>. Ho conosciuto tante
persone che non sono mai diventate anziane. Per esempio, l’ultima immagine che
ho di mio padre è di un uomo più giovane di me, perché la sua vita si è
interrotta a 34 anni. Per certi versi questo paradosso ha anche una sua poesia,
però è triste. <b>Non invecchiare</b>, dunque,<b> è triste</b>. Diventare anziano, invece,
vuol dire <b>avere la fortuna di vivere la vita</b>. Forse sono concetti scontati, però
non ci pensiamo mai...<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<a name='more'></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Secondo le stime attuali, <b>nel 2030
ci saranno molte più persone di età superiore a 60 anni che bambini sotto i 10
anni</b>. Più anziani che bambini. Perché il mondo sta invecchiando e non
necessariamente si tratta di una cosa negativa. Vuol dire che sempre più
persone, al mondo, hanno la fortuna di vivere la vita. E questo grazie allo
stile di vita contemporaneo, ai progressi della medicina, alle condizioni
sociali che hanno consentito un allungamento della vita media. Non è tutto rose
e fiori, lo so bene, e questo nostro mondo contemporaneo non è esattamente un
luogo idilliaco; però, mediamente, ci consente di invecchiare, di vivere la
nostra vita e, spesso, di godercela anche. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Oggi, dunque, rivolgo un pensiero
particolare a tutte le persone che ho amato e che hanno avuto la possibilità di
vivere la terza età e a quelle che se ne sono andate troppo presto, restando
giovani per sempre.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se siete curiosi di conoscere qualcosa in più sulla Giornata internazionale delle persone anziane potete leggere questo <a href="http://www.cure-naturali.it/terza-et%C3%A0/4470/giornata-internazionale-persone-anziane-2015/5998/a" target="_blank">mio articolo pubblicato oggi su cure-naturali</a>.<o:p></o:p><br />
<br />
<b>L'immagine dell'albero di ulivo è di <a href="https://www.flickr.com/photos/14869106@N07/3997720605" target="_blank">Chris Vander Hoek</a></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Domani è la festa dei nonni; se ne hai voglia leggi anche</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2013/10/festa-dei-nonni-storia-delle-mie-nonne.html" target="_blank">Festa dei nonni, storia delle mie nonne</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2010/10/il-nonno-che-non-ce-spiegare-lassenza.html" target="_blank">Il nonno che non c'è, spiegare l'assenza a una duenne</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2009/10/biblioteca-per-giovani-lettori-omaggio.html" target="_blank">Biblioteca per giovani lettori. Omaggio a mia nonna</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-83384041655718691002015-09-30T11:23:00.000+02:002015-09-30T11:23:32.835+02:00Smettere di allattare un bambino di due anni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwu37fUMDIf7juLmhhGvCN_F9EXElZLaF7mpaplRzcGubTFZ37CXeomV5zwLaO3vK7ESWTD0z1uxFQrH9omyQireUH0MVYwVYt8c747lpXMvJhL2v_8leTvn15emuHTjWEdbGl_opA8aV2/s1600/Allattamento.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwu37fUMDIf7juLmhhGvCN_F9EXElZLaF7mpaplRzcGubTFZ37CXeomV5zwLaO3vK7ESWTD0z1uxFQrH9omyQireUH0MVYwVYt8c747lpXMvJhL2v_8leTvn15emuHTjWEdbGl_opA8aV2/s320/Allattamento.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Allatti ancora? Quante volte mi sono sentita rivolgere questa domanda...</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ho allattato due anni, per due
volte. In totale ho allattato quattro anni. È stata una delle esperienze più
belle, più difficili, più totalizzanti, più animali, più umane, più… della mia
vita. Allattare è una faccenda maledettamente complicata, ma nessuno te lo
dice, come sostiene una mia carissima amica.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Si parla tanto di allattamento e dei
relativi benefici ma poi, all’atto pratico, la maggior parte delle donne resta
sola, a chiedersi come fare per nutrire nella maniera più efficace quel
fagottino, minuscolo e indifeso, oggetto del suo più immenso amore.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Chi ha letto qualcuno dei miei
articoli sui vari portali con cui collaboro sa quanto io sostenga
l’allattamento materno. Il latte della mamma è l’alimento perfetto per il
bambino, per il semplice fatto che siamo mammiferi; il mammifero è quel genere
di animale che nutre con il proprio latte i piccoli a cui dà la vita. Mi basta
questo. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Poi, però, siamo anche uomini, e
l’uomo è quell’animale dalla grande complessità psicologica. Dunque
<b>nell’allattamento entrano in gioco tanti fattori; alcuni riguardano la mera
nutrizione, altri il rapporto intimo, personale e complesso tra due essere
umani</b>. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per me allattare è stato bello,
ma anche brutto; è stato facile, ma anche difficile; è stato entusiasmante, ma
anche, qualche volta, snervante. Le mie due esperienze di allattamento sono
state, per certi versi, molto diverse. La prima volta avevo deciso di allattare
per 12 mesi, ma poi i mesi sono diventati 24. A un certo punto ero esausta e
volevo smettere, ma non sapevo come fare; l'ultima fase della mia prima esperienza di allattamento prolungato è stata un po' tormentata. Ma, un giorno, semplicemente, ho smesso. Nel post <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2010/03/disallattamento-riuscito.html" target="_blank">Disallattamento riuscito</a> avevo raccontato com’era andata e poi, tempo dopo, ne avevo scritto un
altro dal titolo <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2010/11/la-questione-dell-allattamento-al-seno.html" target="_blank">Ho allattato fino a due anni, perché non lo rifarei</a>.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E invece poi <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2013/06/la-notte-in-cui-e-nato-davide.html" target="_blank">è nato Davide,</a>
un’altra storia di allattamento, e ho cambiato idea. Ho allattato nuovamente
fino a due anni, ma questa volta senza alcun conflitto. Inoltre, siccome l’esperienza
è una buona maestra, mi sono comportata diversamente e, soprattutto, sono stata molto più serena. Quando ho
cominciato ad accusare i primi segni di stanchezza, ho diradato le poppate,
partendo dalle più semplici, che per noi erano quelle del pomeriggio, distraendolo con giochi divertenti. Poi ho cercato di eliminare
l’associazione tra nanna e tetta e ho spiegato a Davide che di notte tutti
dormono, anche la tetta. Non ci crederete (non ci credevo neanch’io), ma ha
funzionato. Per un paio di notti, al risveglio, ha tentato di attaccarsi, ma
poi, alla mia semplice frase “SSSt ora dorme. Vuoi un po’ d’acqua?” ha
cominciato a rispondermi “sì: acqua”. Lo scoglio più grosso era superato. E
così, pian piano, ha perso interesse e, poco dopo aver compiuto i due anni, a
un certo punto, gradualmente, non ha chiesto più di attaccarsi. Abbiamo smesso
in questo modo, senza isterismi da parte mia né da parte sua. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Cosa ho imparato dalla mia
esperienza? Come si fa a smettere di allattare un bambino di due anni?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Innanzitutto, partiamo da un
presupposto:<b> è naturale che i bambini usino la tetta per soddisfare necessità
diverse dalla nutrizione.</b> Spesso mi sono sentita dire: ti ha scambiata per un
ciuccio! Affermazione che mi ha sempre fatto un po’ sorridere: la tetta non è
il surrogato del ciuccio, è esattamente il contrario. Ai bambini piace il
ciuccio perché soddisfa il loro desiderio di suzione. Il ciuccio non esiste in
natura; se piace tanto è perché rappresenta un surrogato della tetta.<b> Il
ciuccio è un’imitazione</b>. L’originale è la tetta. Dunque, se va bene prendere il
ciuccio fino a tre anni (e oltre), perché la tetta a due anni deve destare
tanto scalpore? <b>Le linee guida nazionali e internazionali in materia di
nutrizione infantile consigliano l’allattamento materno esclusivo fino a 6 mesi
e, in seguito, di continuare a offrire il proprio latte fino al compimento del
secondo anno di vita </b>e anche oltre, se mamma e bambino lo desiderano. Mamme che
allattate bambini di due anni sappiate, dunque, che non state facendo niente di
male, anzi! Il mio limite è stato due anni, il vostro potete deciderlo soltanto
voi. <b>L'allattamento è anche un fatto di relazione</b>; ci sono le esigenze del bambino, ma anche quelle della mamma e bisogna trovare una soluzione che vada bene per entrambi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La ricetta magica per smettere di allattare un bambino di due anni non esiste, ma con calma, determinazione e pazienza, si può affrontare quest'avventura senza traumi e senza metodi brutali. Potreste diradare le poppate, partendo dalle
più semplici, distraendo il bambino con un gioco o portandolo a passeggio. All'inizio potrebbe anche non funzionare, com'è accaduto a me la prima volta, ma non fatevi prendere dal panico: tutti i bambini allattati al lungo un bel giorno hanno smesso. Andrà così anche per voi e questa è una certezza.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se avete voglia di condividere
con me la vostra esperienza, starò qui ad ascoltarvi perché credo che il
confronto tra mamme, quando è sincero e onesto, quando non ci si giudica e non
ci si critica, possa essere molto costruttivo e incoraggiante. Tra l'altro, l'allattamento prolungato è una questione spinosa, su cui spesso ci si scontra, anziché confrontarsi, e non ne ho mai capito il perché.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Se ne hai voglia, leggi anche</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2010/11/bambini-che-non-dormono-vademecum-di.html" target="_blank">Bambini che non dormono: vademecum di una mamma disperata</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/11/una-casa-misura-di-bambino.html" target="_blank">Una casa a misura di bambino</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2015/09/se-il-bambino-ti-distrugge-la-casa.html" target="_blank">Se il bambino ti distrugge la casa, forse la tua non è una casa a misura di bambino</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-59158949271061655072015-09-29T11:15:00.000+02:002015-09-29T11:15:00.227+02:00Come scegliere il dizionario d’italiano per la scuola elementare<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6yQVzndkkXePyQ-asebimtr7CFUCYk4nDPmc3z7lliL7aNhTLrOHu27KOBNJSXU8bcxc58I76AsZFdDtfYd55_PVCHytMatJGQnkPARNRQzXfwdXOxC2ScPnoAuXzfQJxa1TC03wGXx3B/s1600/20150929_102001.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6yQVzndkkXePyQ-asebimtr7CFUCYk4nDPmc3z7lliL7aNhTLrOHu27KOBNJSXU8bcxc58I76AsZFdDtfYd55_PVCHytMatJGQnkPARNRQzXfwdXOxC2ScPnoAuXzfQJxa1TC03wGXx3B/s320/20150929_102001.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Terza elementare, tempo di
comprare il primo dizionario d’italiano. Come scegliere il più adatto? Secondo
me i principali criteri da tenere presente sono:</div>
<a name='more'></a><o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li><b>Aggiornamento</b>. La lingua evolve e
non mi sembra corretto mettere tra le mani di un bambino della scuola primaria un
dizionario obsoleto. Nel suo primo vocabolario d’italiano mia figlia deve, per
esempio, poter trovare anche le parole di internet, che fanno parte del
linguaggio attuale, del suo mondo. Il dizionari che abbiamo scelto noi, per esempio,
è aggiornato a marzo 2015. Va benissimo anche una nuova edizione del 2014 o del
2013, ma eviterei prodotti aggiornati dieci anni fa e oltre. Di conseguenza, il
nostro dizionario d’italiano delle scuole elementari non va bene per i nostri
figli. Conservo ancora il mio, ma solo come una sorta di reliquia. Tra quelli
attualmente in commercio, ne ho visti diversi aggiornati tra il 2014 e il 2015
quindi non dovrebbe essere difficile trovarne uno recente.</li>
<li><b>Formato</b>. Il primo dizionario
d’italiano deve essere leggero e maneggevole. In realtà, sotto questo aspetto mi
sono sembrati quasi tutti molto soddisfacenti. Faccio solo un appunto generale
alle case editrici: perché è così complicato trovare un primo dizionario
d’italiano con la copertina rigida?</li>
<li><b>Adeguatezza all’età e completezza</b>.
Un buon primo dizionario d’italiano dovrebbe contenere la divisione in sillabe,
semplici note di approfondimento grammaticale, esempi sull’uso delle parole. Dovrebbe
essere un dizionario semplice e comprensibile da un bambino di otto anni, ma
allo stesso tempo completo. Anche sotto questo aspetto, c’è l’imbarazzo della
scelta. Ne ho visti di bellissimi; è stato persino complicato scegliere.
Ovviamente mi riferisco a dizionari di qualità, quelli delle case editrici più
note; mettiamo nelle mani dei nostri figli strumenti fatti bene, non compriamo
il primo dizionario d’italiano in un discount. Se ne trovano di ottimi anche a
prezzi contenuti; il nostro, per esempio, è costato intorno ai 12 €. Il prezzo
di copertina era leggermente più alto, ma sui siti web che vendono libri non è
difficile trovare sconti del 15/20%.</li>
<li><b>Progetto grafico</b>. Non è, forse,
l’aspetto principale, ma un progetto grafico accattivante e non monocromatico
aiuta certamente a far amare il dizionario d’italiano ai nostri bambini e trovo
che renda anche più semplice la consultazione. Il nostro, per esempio, ha i
lemmi scritti in rosso e la descrizione in nero, con box di approfondimento
evidenziati in grigio.</li>
</ul>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Diversi dizionari d’italiano per la
scuola elementare esistono anche in versione digitale, quindi questa è un'altra scelta da poter prendere in considerazione. Anche se, personalmente, preferisco ancora la carta (lo so, sono antica).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E voi? Quali criteri avete
utilizzato per scegliere il primo dizionario d’italiano?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E, soprattutto, siete d’accordo
sul fatto che sia importante mettere nelle mani dei bambini un vocabolario adeguato all’età? <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per il lavoro che svolgo, ho la
casa piena di dizionari, ma ho comunque voluto acquistare un primo dizionario
d’italiano per mia figlia perché i vocabolari che vanno bene per noi, spesso, non sono adeguati per i nostri figli, fosse solo per l’ingombro e per il peso
da portarsi dietro a scuola. E poi, apprendere e conoscere veramente la propria lingua madre
è un’avventura bellissima; è giusto che abbiano un luogo personale (e pensato per loro) per poterla andare ad esplorare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Altri articoli</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2015/06/libri-per-lestate-per-bambini.html" target="_blank">Libri per l'estate per bambini</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
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<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-27691844959710079372015-09-22T10:23:00.003+02:002015-09-22T10:25:04.502+02:00Semifreddo alla Nutella<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRplwvDD7Ct7toyvWVUjOLRH9o7RVyyfD06UP6i8spNeHy57sGBWiAIzM-UV05zQHkGceTasrDGkPBm92IzBkzktMnkcph85-mF7ZLPpgUbHrh9M6UeiIxQ6OKBv2uQqkgzc4-z0NRQRfE/s1600/Semifreddo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="122" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRplwvDD7Ct7toyvWVUjOLRH9o7RVyyfD06UP6i8spNeHy57sGBWiAIzM-UV05zQHkGceTasrDGkPBm92IzBkzktMnkcph85-mF7ZLPpgUbHrh9M6UeiIxQ6OKBv2uQqkgzc4-z0NRQRfE/s200/Semifreddo.jpg" width="200" /></a>Questo <b>semifreddo alla Nutella</b> è
un esperimento culinario che nasce dalla voglia che ho ultimamente di fare il
gelato in casa. Inizialmente, infatti, voleva essere un gelato alla Nutella, ma
poi, come spesso mi succede quando sperimento ricette nuove in cucina, in corso
d’opera ha cambiato aspetto ed è diventato un semifreddo. Vi avverto: quella
che state per leggere è una ricetta tutt’altro che light, ma ogni tanto ci
vuole.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<a name='more'></a><br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questa<b> ricetta del semifreddo
alla Nutella</b> vi consente di ottenere una torta molto golosa e fresca. Per la
base potete usare un disco di pan di Spagna; se invece volete evitare il
forno, fate una base di biscotto, come ho fatto io. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Per la crema del semifreddo alla
Nutella vi occorrono</b>:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li>600 ml di panna fresca</li>
<li>400 grammi circa di Nutella</li>
<li>170 grammi di latte condensato</li>
<li>Un cucchiaino di cannella</li>
</ul>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per ottenere questa crema ho
utilizzato la planetaria e vi descriverò il mio procedimento, ma se non avete
la planetaria potete montare tutti gli ingredienti con un comune sbattitore;
credo che il risultato dovrebbe essere comunque buono.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Procedimento con la planetaria</b>:
tenere la ciotola e la frusta in freezer per circa 15 minuti e poi montare la
panna montata con la frusta a filo, a velocità alta, finché non assume una
consistenza simile a quella del bar. Trasferire la panna in un’altra ciotola e,
nella ciotola della planetaria, mettere la Nutella e il latte condensato. Far
uniformare bene gli ingredienti utilizzando la frusta a K, a velocità bassa. Il
composto risulterà un po’ granuloso, ma non preoccupatevi; aggiungere la panna
un cucchiaio per volta, facendo andare la planetaria, sempre con la frusta a K,
a velocità molto bassa, fino a finire tutta la panna e ad amalgamare il
tutto. Avendo una planetaria da 4,6 lt, ho preferito dividere gli ingredienti
in due parti per non rischiare di sovraccaricarla. Il composto finale dovrà
risultare molto liscio e cremoso.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Per la base:</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
150 grammi di biscotti secchi
(quelli che preferite)<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
80 grammi di burro<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una spolverata di cannella<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Procedimento.</b> Tritare finemente i
biscotti con il mixer o anche con un frullatore. Se vi piace, potete aggiungere
un cucchiaino di cannella in polvere. Trasferire il tutto in una ciotola e
aggiungere il burro fuso, mescolare bene e, con l’aiuto di un cucchiaio,
preparare la base della vostra torta semifreddo alla Nutella in uno stampo a
cerniera con diametro di 22-24 cm. Prima di versare la crema sulla base,
tenerla in freezer per 10/15 minuti. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Lasciare in freezer il semifreddo alla Nutella per almeno cinque ore e poi guarnire a piacimento (per esempio con ciuffetti di
panna o con frutti di bosco che sono di stagione in questo periodo), oppure non
guarnire per niente e mangiare senza esitare neanche un istante. In realtà,
prima di servire il dolce è preferibile tenerlo una quindicina di minuti a
temperatura ambiente, in modo che sia più morbido e semplice da tagliare. Non aspettate molto, però, perché si ammorbidisce in fretta e rischiate che si sciolga troppo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgnul4sOv5b9pZ_LdSvf1KX3K61awuAFZXhamjyAd2gFdk5zoDbj6x5F_3vADZzvEcXrBVNN-zQ3i5FKKCaYuDdPAPHbGUow6la7sJNpSQAKC4dadcAkB5kxzh2rQ65q7UU4fum1GlCVRz/s1600/Nutella_Icream.PNG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgnul4sOv5b9pZ_LdSvf1KX3K61awuAFZXhamjyAd2gFdk5zoDbj6x5F_3vADZzvEcXrBVNN-zQ3i5FKKCaYuDdPAPHbGUow6la7sJNpSQAKC4dadcAkB5kxzh2rQ65q7UU4fum1GlCVRz/s320/Nutella_Icream.PNG" width="297" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se invece non volete fare tutta
questa fatica, ma desiderate un dolce fresco e che abbia l’inconfondibile
sapore della Nutella sappiate che il Gruppo Ferrero ha deciso di deliziare i
nostri palati (e fare qualche attentato alla nostra linea) con un nuovo
prodotto: <b>Nutella Icecream</b>, <b>il vero gelato alla Nutella</b>. Lo so, avete già visto
il gelato alla Nutella in tante gelaterie; questo, però, è quello ufficiale del
Gruppo Ferrero. Dove si può acquistare? Sul <a href="http://icecream.nutella.it/" target="_blank">sito del prodotto</a> c’è una mappa dei
punti vendita.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"><i>Articolo realizzato in collaborazione con <a href="http://icecream.nutella.it/" target="_blank">Nutella Icecream</a></i></span><br />
<br />
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"><br /></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-70192858353258076622015-09-18T09:55:00.000+02:002015-09-18T09:57:10.926+02:00Se il bambino ti distrugge la casa, forse la tua non è una casa a misura di bambino<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcOnm0XQgykUmgt0UV4nAGHivxuVPG9UBYezF6cfKaXK0fmA0qXs9ccYaYiPtEpw-tBN0K3niGmWVIaNXzKCWbNJG080To31QRXxCBSE97XmzCRXJl_BE6xaTewtvzfb7mOQCYmbB10x6y/s1600/Gee%2521.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcOnm0XQgykUmgt0UV4nAGHivxuVPG9UBYezF6cfKaXK0fmA0qXs9ccYaYiPtEpw-tBN0K3niGmWVIaNXzKCWbNJG080To31QRXxCBSE97XmzCRXJl_BE6xaTewtvzfb7mOQCYmbB10x6y/s200/Gee%2521.jpg" width="133" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ci sono bambini tranquilli e
bambini che tendono ad arrampicarsi ovunque, a mettersi continuamente in
pericolo e a combinare pasticci. Ci sono case a misura di bambino e case troppo
fragili per essere a misura di bambino.</div>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Credo che l’età di massima
abilità distruttrice sia quella compresa <b>tra 2 e 4 anni</b>; quindi possiamo
affermare che il problema, per fortuna, ha una durata relativamente breve. Fino
a qualche tempo fa non avevo grossa esperienza in materia, ma ci ha pensato mio
figlio a insegnarmi cosa vuol dire, tanto che ho dovuto <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/11/una-casa-misura-di-bambino.html" target="_blank"><b>riorganizzare completamente la casa per renderla a misura di bambino</b></a>.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<a name='more'></a><br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Negli ultimi mesi, per tutta una
serie di ragioni che sarebbe troppo lungo e noioso spiegare, ho avuto modo di riflettere
sul fatto che: <b>casa perfetta non compatibile con bambino piccolo,</b> e viceversa. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Insomma, genitori (e nonni)
rassegniamoci: o bambini in giro per casa o case perfette. Lo so, sarebbe molto
bello un mondo in cui i bambini non toccano niente e le case sono tutte come
quelle delle riviste di arredamento, ma nella vita reale non è così.
Personalmente, me ne sono fatta una ragione. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>I bambini vanno educati al
rispetto delle cose e degli ambienti</b>, su questo penso che possiamo essere tutti
d’accordo. Però, facciamoci un esame di coscienza, <b>non è sempre colpa dei
bambini se si rompe o si sporca irrimediabilmente qualcosa</b> perché la casa è di
tutti, ed è un loro sacrosanto diritto poterne usufruire. Tradotto in termini
concreti, questo vuol dire, per esempio, che:</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li>Se ho un bambino di due anni e
acquisto un <b>divano</b> in tessuto chiaro, non ho fatto una scelta saggia. Se ce
l’avevo già, mi toccherà rivestirlo con qualche telo carino ma non costoso, in
modo da poterlo lavare in lavatrice spesso, senza troppi pensieri.</li>
<li>Le <b>tende</b> sarebbe meglio che
fossero <b>lavabili</b>. Se mio figlio sporca di cioccolato la delicatissima tenda di
seta che ho in salotto, in tutta coscienza, con chi devo prendermela?
Personalmente, farei un <i>mea culpa</i> ed eliminerei dalla casa ogni pezzetto di
tessuto non lavabile sostituendolo con qualcosa di più pratico. In fondo, tra
qualche anno, i nostri figli saranno grandi e noi potremo tornare a
sbizzarrirci con le scelte di arredamento. Per esempio, io, per non sbagliare, ho
scelto tende carine e fatte bene ma
pratiche e lavabili millemila volte il lavatrice.</li>
<li>Se tengo moltissimo a un
soprammobile, a un vaso di cristallo, a un oggetto delicato, sarebbe meglio se
io non lasciassi a portata di mano del piccolo potenziale distruttore, soprattutto
perché <b>il bambino potrebbe anche farsi male</b>. Gli adulti siamo noi, sta a noi
evitare, per quanto possibile, gli incidenti. Per esempio, avevo una lampada
bellissima a cui tenevo molto e un bel giorno mio figlio l’ha tirata giù dal
tavolino: ci sono voluti due secondi, io ero lì e non ho potuto fare niente per
impedirlo. Avrei dovuto pensarci prima e infatti a casa mia adesso, ad altezza
bambino, non c’è più niente di fragile e/o potenzialmente pericoloso.</li>
</ul>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Adesso abbiamo il “problema” dei
<b><a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2011/12/come-scegliere-giocattoli-sicuri.html" target="_blank">giocattoli</a></b>, non i suoi, che essendo adatti all’età non si rompono facilmente,
ma quelli della sorella. Ovviamente, come l’erba del vicino è sempre più verde,
il giocattolo di tua sorella/ tuo fratello è sempre più bello, ma se cerchi di
entrare nella casa di Barbie, anche se lo fai con tutte le buone intenzioni del
mondo, quella poi si sfonda e non assume un bell’aspetto. I giocattoli,
purtroppo, non posso eliminarli, non sarebbe giusto, ma non posso nemmeno
lasciare che vengano rovinati uno dopo l’altro, neanche questo sarebbe giusto.
Ho dunque pensato di acquistare un armadietto e di tenerli al chiuso, almeno i
più delicati…</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In sintesi, <b>vorrei che la mia
casa fosse veramente un luogo dove ciascuno degli abitanti, dal più piccolo al
più grande, possa sentirsi completamente a proprio agio e libero di godersi gli
spazi e i tempi.</b> Senza ansie e senza
isterismi. Passiamo molto tempo a dire ai nostri bambini “non toccare questo, e
non toccare quello” ed è sacrosanto quando siamo in un luogo pubblico o a casa
di altri ma, almeno in casa propria, vogliamo lasciarli un po’ liberi questi
essere umani così vivaci, ma allo stesso tempo, così piccoli e fragili?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Voi che ne pensate? Sono i
bambini che rompono tutto o le nostre case che, spesso, non sono a misura di
bambino?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Se ne hai voglia, leggi anche</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/09/langolo-dei-giochi-da-uno-tre-anni.html" target="_blank">L'angolo dei giochi da uno a tre anni</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/12/giocattoli-per-bambini-da-1-3-anni.html" target="_blank">Giocattoli per bambini da uno a tre anni</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2011/12/giocattoli-per-bambini-costo-zero.html" target="_blank">Giocattoli per bambini a costo zero</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-48189495024590046852015-09-17T16:02:00.002+02:002015-09-17T16:02:42.537+02:00BABI, il villaggio educativo all’interno della Fiera del Levante<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In questi giorni, a Bari, c’è la <b>Fiera
del Levante</b>, una delle principali fiere del Mediterraneo e, all’interno della
fiera, c’è<b> BABI</b>, un salone educativo dedicato all’infanzia; un’evoluzione di
<a href="http://www.villaggiolilliput.it/" target="_blank">Lilliput</a>, l’evento per famiglie con bambini, nato e cresciuto negli spazi della
<b>Fiera di Bergamo</b>. E già questo mi piace. Mi piace che ci possa essere una
simile collaborazione tra Nord e Sud, tra Fiera e Fiera, tra Bambini e Bambini,
Famiglie e Famiglie. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
All’interno di BABI, i bambini,
che potranno partecipare con le famiglie o con le classi, avranno occasione di svolgere diverse attività in
spazi ludici e didattici. Ci saranno, inoltre, aree dedicate alla promozione
di prodotti per l’infanzia. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il villaggio di BABI è fatto così:<o:p></o:p></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi06eS__JqzC26hW2q90waVe_6-hFbKdHL-0ea6VqvGtN2FLYsHV_jUh74cfZw6W6IYIi2VhsyPCxBZfjaBqsAgNbev3-ZDG8qAUbVN4CsKUyY1p1S1llxbn_9phnAAzWHDQHyiyqtSB476/s1600/BABI.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi06eS__JqzC26hW2q90waVe_6-hFbKdHL-0ea6VqvGtN2FLYsHV_jUh74cfZw6W6IYIi2VhsyPCxBZfjaBqsAgNbev3-ZDG8qAUbVN4CsKUyY1p1S1llxbn_9phnAAzWHDQHyiyqtSB476/s400/BABI.PNG" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ci sono dunque un’area dedicata ai
laboratori didattici, un’area ludico sportiva, un’area teatrale e un’area
ricreativa. Mi sembra quindi che ci siano un sacco di spazi e un sacco di
possibilità per divertirsi con i bambini.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>BABI ha aperto oggi 17 settembre
e resterà aperto fino a domenica 20 settembre. </b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Noi siamo molto curiosi di vedere
tutte queste aree ricreative e vorremmo andarci sabato. Voi che fate? Ci
vediamo a Bari?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Articolo in collaborazione con <a href="http://www.bergamofiera.it/" target="_blank">EnteFiera Promoberg</a></i><o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-91182204120301851282015-07-02T11:07:00.001+02:002015-07-07T08:55:39.179+02:00Cosa fare a Gallipoli con i bambini, di giorno<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAPyLKorp1YQ_CHdQjD-lQuNQlSMb-2NgffMmwXocVDvlfGpEUF_rFkcHwqTTuDKeeYGEER1AbM3jeNTmyiw52VzymjsBUtG1W9vB8wPaTr0hchqZ8eRuPgjAeTeOMI_ZWosX2_Vj76lKB/s1600/Gallipoli_bambini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAPyLKorp1YQ_CHdQjD-lQuNQlSMb-2NgffMmwXocVDvlfGpEUF_rFkcHwqTTuDKeeYGEER1AbM3jeNTmyiw52VzymjsBUtG1W9vB8wPaTr0hchqZ8eRuPgjAeTeOMI_ZWosX2_Vj76lKB/s400/Gallipoli_bambini.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’estate è arrivata, e qui a
Gallipoli, almeno in questo periodo, ci sono tantissime famiglie con bambini.
Ho quindi pensato di pubblicare una breve guida sulle attività adatte ai più
piccoli. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Gallipoli è una lingua di terra
circondata dal mare; le famiglie con bambini che vengono in vacanza qui si
aspettano soprattutto due cose: <b>tanti bagni e giochi in spiaggia</b>. Le spiagge
sono tantissime, ma non sono tutte uguali. Prevalentemente sono molto adatte ai
bambini perché l’acqua è bassa e i fondali sono sabbiosi; esistono, però, anche
zone in cui l’approccio è meno dolce, per la presenza di scogli. I lidi
attrezzati sono numerosi e non tutti offrono gli stessi servizi; anche i prezzi
sono piuttosto variabili, in base alla zona e all’offerta. Per esempio, alcuni
lidi prevedono il servizio di baby club e altre attività per bambini. Chi
volesse venire a Gallipoli in periodi fuori stagione (i più adatti per famiglie
con bambini), deve sapere che molti lidi attrezzati aprono ad aprile e chiudono
a fine ottobre/inizio novembre. La stagione quindi è molto lunga.<br />
<a name='more'></a><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se la giornata è molto ventosa o
semplicemente non si ha voglia di andare in spiaggia, che alternative ci sono
per tenere impegnati i bambini?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Visita al castello</b>. Il castello
di Gallipoli è stato ristrutturato di recente ed è stato riaperto al pubblico
nell’estate del 2014. È un luogo ricco di storia e pieno di fascino, che
piacerà molto ai bambini. Si trova all’ingresso della città vecchia ed è
circondato quasi completamente dal mare. Tutte le informazioni sugli orari
delle visite e sulle diverse attività previste sono disponibili sul sito <a href="http://castellogallipoli.it/">castellodigallipoli.it</a><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dopo aver visitato il castello,
una <b>passeggiata tra le stradine del borgo antico è d’obbligo</b>: troverete chiese,
frantoi ipogei, ristorantini, negozi di prodotti tipici e artigianato locale,
ma soprattutto un gioiello: l’<b>antica biblioteca</b>, una delle più interessanti di
tutto il territorio salentino, per la sua storia, la datazione dei volumi rari
e di pregio, per la struttura architettonica dell’antichissimo edificio che la
contiene. I volumi e i documenti sono ospitati tra stucchi, rilievi a mezzo
busto ricoperti da uno strato di cartapesta, nicchie con statue lignee di
profeti e re biblici. Un luogo magico e meraviglioso. Si trova in via Sant'Angelo. Trovate alcune informazioni <a href="http://www.gallipolivirtuale.com/citta_vecchia/museo.asp">qui</a>.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Esistono trenini che, pagando un
biglietto a persona di 3 euro, consentono di fare il giro del centro storico,
girando intorno alle mura. Si trovano proprio all’ingresso della città vecchia, davanti alla fontana greca. Per
i bambini potrebbe essere divertente, ma il borgo antico è molto più interessante quando
è percorso a piedi, perdendosi tra le stradine interne.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Prima di accedere al centro
storico, si può visitare il <b>mercato ittico,</b> al porto, che è parte integrante
della cultura gallipolina. Gallipoli è il mare che la circonda, con tutto ciò
che il mare porta e comporta. Troverete i pescatori con il volto bruciato dal
sole, che preparano le reti per la pesca, vendono il pesce o rientrano con le
proprie barche dopo una giornata in mare. Noi facciamo spesso un giro al porto,
ai bambini piace molto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se, invece, volete trascorrere
una giornata di puro divertimento, potete portare i bambini allo Splash, il
parco acquatico di Gallipoli, che si trova sulla litoranea Santa Maria al
Bagno, in località Rivabella. Tutte le informazioni sono disponibili sul <a href="http://www.splashparco.it/">sito dello Splash</a>. Ci sono attività per i bambini di tutte le attività e c'è una piscina anche per i piccolissimi. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Questo post non ha
sponsor; è solo la nostra esperienza di vita quotidiana; le attività che piace fare a noi, d'estate, con i bambini, a Gallipoli.</i><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Se ne hai voglia, leggi anche</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/09/vivere-sempre-un-po-in-vacanza.html">Vivere sempre un po' in vacanza</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2011/01/perche-vivere-al-sud-conviene.html">Perché vivere al Sud conviene</a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2012/09/unestate-pugliese.html">Un'estate pugliese</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-19320887029876016802015-06-23T10:19:00.001+02:002015-06-23T10:19:37.363+02:00Libri per l’estate per bambini<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCaX-WxiexgK4fFDXWYMZnN15U_bI3NPXA3gwymFnXY4PPUZ3qOxA22qIpNFqKdbus5blBpdS6G2DKgunl7Hk5aj8gD6wK1Qwqt3sUGrYXt8UtS6jeVqCr1F72LSBf60Z4YCKt7b1HXQIo/s1600/Libri_bambini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCaX-WxiexgK4fFDXWYMZnN15U_bI3NPXA3gwymFnXY4PPUZ3qOxA22qIpNFqKdbus5blBpdS6G2DKgunl7Hk5aj8gD6wK1Qwqt3sUGrYXt8UtS6jeVqCr1F72LSBf60Z4YCKt7b1HXQIo/s320/Libri_bambini.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
Da bambina leggevo molto. Avevo
sempre una storia tra le mani. I libri mi hanno fatto compagnia quando mi
sentivo sola, mi hanno consolata quando mi sentivo triste, mi hanno regalato un
mondo alternativo quando la realtà si è fatta troppo complicata per i miei
sentimenti di bambina. Ho amato i libri in maniera viscerale.</div>
<a name='more'></a><o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Virginia Woolf, in uno dei suoi
saggi, non ricordo quale, ha scritto: “Talvolta penso che il Paradiso sia
leggere continuamente, senza fine”. Forse è per questo che da bambina volevo
leggere tutti i libri del mondo. I bambini si sa, sono estremisti. E io lo sono
stata profondamente, nella mia passione per la lettura.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ecco, mi piacerebbe tanto che i
miei figli imparassero ad amare i libri, almeno un po’. E allora sono sempre
alla ricerca di storie da mettere nelle loro mani, che possano stimolarne la curiosità.
Perché i libri sono una grande risorsa. Anche oggi, che siano bombardati da
un’infinita varietà di contenuti disponibili sotto altre forme. E poi, in estate,
sono un ottimo modo per continuare a imparare, per mantenersi in allenamento
con leggerezza, per non dimenticare come si legge e come si scrive. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ultimamente, me ne sono capitati tra
le mani alcuni che ci sono piaciuti tanto e che potrebbero far compagnia a
tanti bambini in queste vacanze estive appena cominciate. Ve li racconto…<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Mettete subito in disordine!
Storielle al contrario </b>di Vivian Lamarque, edito da Einaudi Ragazzi<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
È un libro molto godibile e
divertente. L’abbiamo letto tutto d’un fiato; parlo al plurale perché, spesso,
io e Ludovica leggiamo insieme e questo libro in particolare l’abbiamo letto un
capitolo per una, a turno, fino a terminarlo, nel giro di poche ore. È la
storia di un mondo al contrario, dove la sera le mamme urlano ai figli che
bisogna mettere tutto in disordine; dove sono i televisori a essere sgridati
perché guardano troppo i bambini e i genitori invitano i figli a saltare e
urlare altrimenti i vicini “pensano che siamo tutti morti”. Un libro ironico
che è, però, anche uno spunto per tante riflessioni. Consigliato dai 5/6 anni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 110.0pt; text-align: justify;">
<b>I disegni
arrabbiati</b> di Italo Calvino, edito da Mondadori<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 110.0pt; text-align: justify;">
Questo racconto
è un vero gioiello. Uno di quegli incontri che non puoi mancare. Mi è saltato
tra le mani un giorno che curiosavo in una piccola libreria e mi ha conquistata
sin dalle prime righe. Racconta di Lodolinda, una bambina che ama disegnare, in
base agli stati d’animo; per esempio, quando è felice disegna farfalle e
tulipani, mentre quando è arrabbiata una nave pirata che distrugge tutto con un
colpo di cannone. Un giorno incontra Federico, un bambino altrettanto capace di
esprimersi con il disegno e altrettanto arrabbiato; ne viene fuori una lotta
all’ultimo tratto, dove ogni figura è l’espressione di uno stato d’animo. Se
tutti imparassimo a sfogare la rabbia e le frustrazioni a colpi di matita
sarebbe un mondo infinitamente migliore. Consigliato a tutti, ma proprio a
tutti, dai 5/6 anni in su. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 110.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 110.0pt; text-align: justify;">
<b>L’incredibile
storia di Lavinia</b> di Bianca Pitzorno, edito da Einaudi Ragazzi<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 110.0pt; text-align: justify;">
Questo, per la
verità, non l’abbiamo ancora letto. Bianca Pitzorno, però, è una garanzia e
credo che ci piacerà. Narra di una bambina poverissima e senza famiglia che, la
vigilia di Natale, a Milano, cerca di vendere fiammiferi ai passanti. Il suo
destino, però, sarà molto diverso da quello della piccola fiammiferaia di
Andersen perché, a un certo punto, compare una fata che le regala un anello
magico in grado di trasformare cose e persone in… cacca! Non vedo l’ora di
scoprire cosa combinerà questa moderna piccola fiammiferaia, dopo aver acquisito questo singolarissimo potere.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 110.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 110.0pt; text-align: justify;">
E poi ci sono<b> i
libri di Gianni Rodari</b>. Tutti. Rodari mi ha insegnato l’ironia, la creatività,
la fantasia senza confini, l’amore per la bella scrittura. Il mio preferito è <b>Il
libro degli errori</b>, ma solo per motivi sentimentali, perché sono veramente tutti
fantastici.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 110.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 110.0pt; text-align: justify;">
<i>Altri articoli </i></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 110.0pt; text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2014/12/spolverando-la-mia-libreria-e-un-po.html">Spolverando la mia libreria e un po' anche la mia vita</a></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 110.0pt; text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2009/10/biblioteca-per-giovani-lettori-omaggio.html">Biblioteca per giovani lettori: omaggio a mia nonna</a></div>
<div class="MsoNormal" style="tab-stops: 110.0pt; text-align: justify;">
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2011/11/libreria-del-buonumore-libri-che-fanno.html">Libri che fanno sorridere</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13150467902584189442noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3950464087083715909.post-5723323325452205212015-06-09T11:32:00.000+02:002015-06-09T15:14:24.853+02:00Mamme con partita Iva: servono più tutele<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSajvffj-Voo3XMrWKL9cje2cD7Ii2KAYln8yKHbbUZU3pKJ43t9HmbKa9LSOcSqoQVXaB-cPWCaWr40dmM93RMsWLX0vLDlrOCasT6WuHVCj5ZAr2KphS1EeKh7EYxVGQLn5Lx3Gu0Pmc/s1600/Working_mom.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSajvffj-Voo3XMrWKL9cje2cD7Ii2KAYln8yKHbbUZU3pKJ43t9HmbKa9LSOcSqoQVXaB-cPWCaWr40dmM93RMsWLX0vLDlrOCasT6WuHVCj5ZAr2KphS1EeKh7EYxVGQLn5Lx3Gu0Pmc/s320/Working_mom.png" width="320" /></a></div>
<a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/p/vita-da-freelance.html">Ho la partiva Iva</a> dal 2005. 10 anni. 10 anni in cui ho imparato tanto; ho imparato che avere una partita Iva significa mettersi in gioco tutti i giorni, come lavoratrice e come persona; ho imparato che la conciliazione tra lavoro e famiglia è possibile, ma estremamente faticosa; ho imparato che bisogna avere molta forza di volontà e contare soprattutto sulle proprie risorse personali perché l'Italia non è un Paese che premia la libera professione. Le tutele praticamente non esistono; per esempio, non puoi ammalarti e devi essere performante sempre, anche se<i> sempre </i>non è possibile. Qualche volta mi arrabbio, e molto. Altre sono sfiduciata. Altre ancora, faccio appello a tutto l'ottimismo di cui sono capace e vado avanti...</div>
<a name='more'></a><o:p></o:p><br />
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Prendo spunto dalla piacevole
conversazione telefonica avuta la settimana scorsa con Francesca Guinand di
Lettera43, sul tema mamme freelance e lavoro, per raccontare la mia storia di <a href="http://apprendistamamma.blogspot.it/2009/10/mamma-e-freelance-e-difficile-ma-si-puo.html">mamma con partita Iva</a> e, se tu che
stai leggendo, vorrai raccontarmi la tua, ne sarò molto felice. Parlarne, forse,
aiuterà a smuovere qualcosa.<br />
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Quando nel 2005 ho aperto la
partita Iva l’ho fatto solo perché sentivo una notevole spinta verso il lavoro
autonomo. Sono una libero professionista per vocazione. Avevo un bellissimo
lavoro, in un’azienda piena di persone simpatiche, ma volevo fare un passo avanti e lavorare per me stessa. Sono un’autonoma
convinta; nell'immaginario comune aprire una partita Iva è spesso una costrizione (sto pensando alle finte partite Iva) o un ripiego; nel mio caso, <b>si è trattato di una scelta</b>. Sapevo che c'erano molti rischi, ma ho voluto provarci. I primi anni è andata abbastanza bene; nel 2005 l’economia
girava ancora decentemente. E poi non avevo figli; se dovevo portare a termine
un progetto potevo lavorare anche il sabato e la domenica e potevo permettermi
di non avere orari. Nel 2006 ho cambiato città, ma sono una traduttrice e il
mio lavoro è trasportabile: posso lavorare per chiunque e ricevere commesse da
qualsiasi parte del mondo. <o:p></o:p></div>
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Nel 2008 sono diventata mamma.
Stavo lavorando a un progetto bellissimo, ma ho deciso di interrompere e di
beneficiare del congedo parentale di 5 mesi. Ho preso un assegno di maternità ridicolo
e ho perso diversi clienti. I clienti non ti aspettano 5 mesi. Anche se, a dir
la verità, alcuni, i più fedeli, al mio ritorno hanno ripreso ad assegnarmi
commesse. Sono stata fortunata.<o:p></o:p></div>
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Tra il 2008 e il 2012 ho lavorato
poco, per scelta. Volevo dedicarmi anche a mia figlia. Lavorando solo part-time, ovviamente, ho guadagnato meno. E, così,
quando nel 2012 sono rimasta nuovamente incinta e ho chiesto un assegno di
maternità all’INPS, mi è stato negato pure l'assegno ridicolo perché, avendo lavorato part-time, non
avevo versato abbastanza contributi (pur avendoli versati su ogni singolo centesimo guadagnato). La mia seconda gravidanza non è stata
semplice e, dunque, a un certo punto ho rallentato molto, nella prospettiva di allontanarmi comunque per un po' dal lavoro, pur sapendo che non avrei percepito un
euro. Bè, sapete com’è andata? Mi hanno chiamata per una breve supplenza in una
scuola (sono iscritta in terza fascia) e… quell’assegno di maternità che mi era stato negato da traduttrice con
partiva Iva, mi è stato concesso da insegnante precaria. Mi sono sentita baciata
dalla fortuna (e ho ringraziato la divina provvidenza), però ho provato anche tanta rabbia. Perché - mi sono chiesta - come insegnante precaria ho (<b><i>giustamente</i></b>) avuto diritto a un assegno di maternità, mentre come libero professionista part-time no?<br />
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Chissà se qualcuno potrà rispondere a questa domanda e soprattutto chissà se arriverà il giorno in cui anche noi mamme con partite Iva avremo qualche tutela in più.<br />
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E… a proposito di mamme con
partita Iva, vi invito a leggere <a href="http://www.lettera43.it/firme/mamme-a-partita-iva-non-chiamatele-anomalie_43675173542.htm">questo articolo di Francesca Guinand diLettera43</a>, che ringrazio per la bella conversazione telefonica e per avermi citata.<o:p></o:p></div>
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