Pizzica: ballo tradizionale salentino, diventato di gran moda negli ultimi anni, che mi fa letteralmente impazzire.
Oggi ho voglia di scrivere di danza, forse perché per un po' il mio corpo dovrà starsene buono buono a riposo. Amo tutte le forme di movimento e trovo che ballare sia il modo migliore e più interessante per restare (o per rimettersi) in forma.
Oggi ho voglia di scrivere di danza, forse perché per un po' il mio corpo dovrà starsene buono buono a riposo. Amo tutte le forme di movimento e trovo che ballare sia il modo migliore e più interessante per restare (o per rimettersi) in forma.
La prima volta che ho assistito a un concerto di pizzica ne
sono stata rapita. Il suono dei tamburelli ti colpisce nello stomaco, nella
parte più viscerale, nel profondo. Non si può rimanere indifferenti alla
pizzica. Succede, infatti, durante questi concerti che tipicamente si tengono d'estate, nelle piazze, di
vedere il pubblico completamente travolto dalla musica. Quando parte la prima nota sono quasi tutti fermi, dopo un po' il gruppo di quelli sotto il palco comincia a ballare sul serio; il ritmo contagia lentamente la folla. Alla fine del concerto tutta la piazza balla,
non importa se non conosci i passi e la tecnica. Sei stato pizzicato, devi
ballare anche tu. Sembra quasi che ci sia una sorta di pifferario magico che ti
impedisce di startene fermo al tuo posto.
La storia della pizzica comincia tantissimo tempo fa, sembra
infatti risalga ai tempi dell’antica Grecia, ed è legata a una tradizione
ancestrale. Pizzicata, morsa dalla tarantola. La tradizione vuole che la
persona, dopo il morso della tarantola, cadesse in uno stato di shock dal quale
poteva risvegliarla solo la musica. Al suono della musica la tarantolata
danzava fino a liberarsi completamente dal veleno del morso dell’insetto che
l’aveva pizzicata. Questo rito rappresentava un momento collettivo durante il
quale ci si estraniava completamente dalle regole e dalle costrizioni morali
imposte dalla società; un momento liberatorio quindi, a cui tutti potevano
partecipare.
Con l’avvento del Cristianesimo, la pizzica assunse una
valenza di rito terapeutico, una sorta di liberazione dal male, e venne affiancata
alla figura di San Paolo.
La pizzica, come dicevo, è un ballo liberatorio, ma ha le
sue regole. Esistono qui nel Salento (e non solo) tanti corsi che insegnano le
tecniche e spiegano le differenze tra i vari tipi di pizzica per invitare poi
ad improvvisare, seguendo se stessi; lasciandosi travolgere dalla musica. La
pizzica non si balla solo con il corpo; si tratta infatti di una danza molto
emotiva che ti prende nello stomaco e nell’anima. Credo che sia proprio questo
il segreto del suo successo. Le calorie che bruci quando la balli ti rendono
più magra e più tonica, il senso di libertà che provi ti svuota il cervello e
ti fa bene all’umore.
Proprio perché è ormai un ballo di moda, ci sono corsi ormai in tutta Italia, da Nord a Sud, anzi da Sud a Nord, e soprattutto nei grandi centri urbani. Ho provato a fare una ricerca su google e
ne ho trovati a decine. Ovviamente, l’ideale è impararla nel Salento J.
Insomma, parafrasando Caparezza, vieni a ballare la pizzica in Puglia.
La mia insegnante si chiama Carmen Quaranta e oggi voglio
proprio farle un po’ di pubblicità. Carmen, che ringrazio per avermi permesso di usare una delle foto del suo sito, tiene anche corsi di altri tipi di danza e di zumba fitness (che adoro). Se vi trovate in provincia di Lecce e
volete conoscere i suoi corsi potete
contattarla su Facebook http://www.facebook.com/carmen.kalimba
o consultare il suo sito web www.kalimbadance.com.
Vi piace seguire corsi da danza o pensate che sia
un’attività adatta solo ai bambini? Conoscete la pizzica?
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Hai descritto meravigliosamente il senso di rapimento che si prova...me lo ricordo bene...
RispondiEliminaCome mai dovrai stare a riposo? Tutto bene?
Sì: tutto bene. Ho solo, diciamo così, la pancia abitata ... :)
RispondiEliminaL'avevo intuito! Che bello! Sono davvero felice per TE!
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