Ultimamente sto cercando di
essere più organizzata perché ho capito (era ora!) che una buona organizzazione
domestica semplifica la vita, anche quella lavorativa. Per organizzare un menu
settimanale mi occorrono circa 20 minuti, ma ne risparmio molti di più nel
corso della settimana, quindi ne vale veramente la pena.
Il menu settimanale semplifica la
vita. Quando la sera mi domando: cosa mangiamo domani? Mi risponde un simpatico
foglio attaccato al frigorifero; lui sa già tutto e io non devo fare altro che seguire le sue indicazioni.
Il menu settimanale aiuta a
mangiare in maniera più sana e più varia. Se scrivo su un foglio quello che
offrirò alla mia famiglia dalla domenica al sabato successivo, riesco ad
equilibrare meglio l’apporto di nutrienti. Non sono una nutrizionista, e dunque
le mie conoscenze sul cibo solo limitate a quello che può sapere una persona
comune, che si informa e tiene molto alla propria salute e a quella della
famiglia. Nel preparare il menu settimanale cerco, quindi, di rispettare alcune
regole di comune buon senso e mi ispiro
alla piramide alimentare della dieta mediterranea, anche se non riesco a
seguirla alla lettera: frutta e verdura di stagione tutti i giorni; cereali
tutti i giorni; latte e derivati quasi tutti i giorni; legumi spesso; pesce una
o due volte a settimana; carne massimo due volte a settimana, quasi
esclusivamente bianca; uova una o due volte a settimana. Il mio menu
settimanale tiene conto del fatto che, fatta eccezione per Davide che pranza al
nido, mangiamo tutti a casa sia a pranzo sia a cena, anche se abbiamo orari
diversi. Dover fornire alla mia famiglia, tutti i giorni, un pranzo e una cena,
avendo ripreso a lavorare a pieno a ritmo, era diventata un’impresa
impossibile; il menu settimanale ha risolto moltissimo.
Il menu settimanale consente di
risparmiare notevolmente, senza rinunciare alla qualità. Prima di avere un menu
settimanale mi portavo a casa sempre troppa roba, per la paura di ritrovarmi
dopo due giorni con frigorifero e dispensa vuoti. Il menu settimanale consente
di acquistare solo quello che serve veramente, aiutando, così, a ridurre gli
sprechi. E questo porta a un altro vantaggio, che per me è importante…
Il menu settimanale è una scelta
ecologica perché aiuta a non buttare via il cibo. Siete d’accordo?
Il menu settimanale è un ottimo
metodo per ridurre i capricci dei bambini che non vogliono mangiare questo o
quest’altro, specie se li coinvolgiamo nell’impresa. Una volta ho chiesto a mia
figlia di compilare lei il menu e, con mia grande sorpresa, ne ha realizzato
uno molto equilibrato, pieno di verdura, legumi e cereali; assolutamente privo
di junk food. Mi sarei aspettata patatine fritte e wurstel, mi sono ritrovata minestrone
e pasta e lenticchie. E se il menu lo prepara il bambino, vuoi che poi non
mangi ciò che egli stesso ha suggerito?
Secondo voi il menu settimanale è
utile? Ne preparate uno? O considerate l’impresa uno speco di tempo?
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