Matite colorate in fondo al mare
è il libro che la maestra di mia figlia, insieme alle maestre di altre classi
quarte dello stesso istituto, ha scelto di leggere in classe, con i bambini.
Trovo che sia molto bello che si legga in classe un intero testo di narrativa;
non è un fatto scontato. E trovo bello che ci sia stata una ricerca seria e che
la scelta sia caduta su un testo che affronta un tema estremamente attuale:
l’immigrazione. Uno dei compiti più difficili di noi educatori, genitori e
insegnanti, è dare ai bambini gli strumenti per imparare a leggere e
interpretare la realtà, a orientarsi in questo mondo così complesso. E… il
libro giusto è un ottimo strumento per aiutarci in questa impresa.
Matite colorate in fondo al mare
è un diario, o meglio, si tratta di due diari: da una parte il diario di Marco,
un bambino di 10 anni che racconta la sua vacanza in crociera, insieme alla sua
famiglia; e dall’altra il diario di Seydou, un altro bambino di 10 anni che
viaggia, anche lui, insieme alla sua famiglia, ma per raggiungere l’Italia,
partendo dall’Africa, su uno di quei barconi di cui tutti abbiamo sentito
parlare molto negli ultimi anni.
Da una parte il lusso, il
divertimento e la noia, il viaggio come svago e vacanza; dall’altra la fame, la paura e la speranza,
il viaggio come ricerca di una vita migliore.
C’è un parallelismo perfetto tra il racconto
di Marco e quello di Seydou ed è proprio attraverso tale parallelismo che
l’autrice riesce a sottolineare con forza l’enorme differenza nell’esperienza
dei due bambini. Che, però, a un certo punto…
Il finale è a sorpresa ed è molto
poetico. Il tema è uno di quelli difficili da affrontare con un bambino, eppure
l’autrice ci riesce benissimo, grazie all’uso di un linguaggio assolutamente
comprensibile e un registro perfetto per piccoli lettori.
Non voglio anticipare troppo
della trama però voglio citare un paio di frasi, che mi sembrano emblematiche.
Seydou, che viene dalla Costa
d’Avorio, dice di essere arrabbiato con la guerra e scrive nel suo diario:
“Se non ci fosse stata la guerra
saremmo stati felici. Avevo un villaggio, una capanna , degli amici…ora non ho
più niente”.
Un villaggio, una capanna, degli
amici… è tutto quello che serve per essere felici, dunque. Trovo che questa sia
una delle tante frasi che fanno riflettere sull’importanza di ridimensionare le
cose… E spero che i nostri bambini, leggendo il libro, facciano la stessa
riflessione.
Marco, invece, che viene dall’Italia
e ha come mamma un avvocato in carriera, dice di sua madre:
“A volte penso che, a furia di
tenere la testa tra i libri di legge, si sia dimenticata com’è fatto il mondo
reale”.
Bè, questa frase mi ha colpito
molto, perché penso che capiti anche a me, a volte, di essere talmente immersa
nel mio lavoro da lasciarmi sfuggire la realtà concreta del mondo reale. A te
non capita mai?
Matite colorate in fondo al mare
fa parte della collana Crisalidi e farfalle di Matilde editrice, destinata a quella
fascia d’età, a partire dai 9/10 anni, in cui avviene una metamorfosi, in
cui tutto è amplificato, in cui la comprensione del mondo si fa molto
importante. Una collana che tratta temi importanti, con un linguaggio adatto ai
giovani lettori cui è destinata.
L’autrice, Cinza Capitanio, è
un’insegnante di scuola primaria di Vicenza.
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