mercoledì 2 marzo 2016

Say No to Junk Food!

Immagine di Funeral for My Fat
Abbiamo sempre meno tempo da dedicare alla preparazione dei pasti e sempre più spesso, un po’ per fretta, un po’ per abitudine, un po’ perché non abbiamo voglia di affrontare i capricci dei nostri figli, portiamo in tavola quello che in inglese si chiama junk food e in italiano definiamo cibo spazzatura.
Nessuno di noi vorrebbe portare in tavola junk food, eppure lo facciamo, qualche volta persino inconsapevolmente, perché in questa categoria di prodotti rientrano anche tanti piatti pronti o semilavorati, pubblicizzati proprio come alimenti per bambini; sono comodi, veloci e spesso li compriamo senza pesarci troppo.
Sappiamo veramente cosa portiamo in tavola? Leggiamo le etichette degli alimenti industriali che offriamo ai nostri figli? Conosciamo le proprietà dei cibi? In molti casi, purtroppo, la risposta è no.

Junk food è un’espressione che abbiamo sicuramente utilizzato o sentito spesso, ma cos’è esattamente? Rientrano in questa categoria tutti gli alimenti con scarso valore nutritivo ed elevato apporto energetico, ricchi di sale, zuccheri raffinati e grassi idrogenati.
Qualche esempio? Merendine, patatine in busta, bibite, molti tipi di salatini… persino alcuni cereali per la colazione, alcuni tipi di pizza e tanto altro. Purtroppo, se guardassi nella mia dispensa in questo preciso momento, con occhio critico, temo che qualcuno lo troverei anch'io, nonostante mi sforzi di evitare questo genere di prodotti.

Quando si parla di junk food viene subito in mente il classico panino con hamburger e le patatine fritte. Ma non sempre un hamburger è junk e anche le patatine fritte possono essere più o meno junk perché molto dipende da come questi alimenti sono preparati; se li otteniamo in casa, con criteri salutistici, saranno molto meno junk e più food. E lo stesso vale per moltissimi altri alimenti che piacciono ai nostri figli, persino una merendina può non essere junk se la ricetta è quella giusta.
Sono convinta che tutti noi vorremmo offrire ai bambini cibi sani ma certe volte facciamo fatica a conciliare il concetto di sano con quello di veloce. Ricette sane e varie… Tutti sappiamo che dovrebbe essere così. Ma come si fa, quando il tempo stringe e dobbiamo essere veloci? Come in tutte le cose: imparando da chi questi argomenti li ha studiati a fondo e ha dunque tanto da insegnarci.

Forse avrai sentito parlare di Jamie Olivier, lo chef inglese che sta conducendo una vera e propria battaglia sull’importanza della sana alimentazione dei bambini; Jamie, che è ormai diventato una star, conta oltre 5 milioni di follower su Twitter e altrettanti su Facebook. Il suo sito Web è una miniera di informazioni e ricette e comprende una sezione chiamata Family Food, dedicata alla preparazione dei pasti per la famiglia e suddivisa in due grossi argomenti: Family Basics, cioè ricette semplici e bilanciate per tutta la famiglia e Weaning, cioè ricette per lo svezzamento. Il sito Web è tutto in inglese ma se non conosci la lingua niente paura perché, grazie alle traduzioni tecniche in campo alimentare, potrai leggere i suoi libri in italiano e imparare tantissimo. Ma non ci sono solo i libri di Jamie Olivier; oggi abbiamo a disposizione una fonte inesauribile di informazioni e dovremmo farne tesoro.

Conoscere bene il cibo che portiamo in tavola ci consentirà anche qualche trasgressione consapevole, una volta ogni tanto, perché il problema non è l’eccezione, il problema vero è che spesso quella che dovrebbe essere l’eccezione diventa la regola.


Articolo scritto in collaborazione con FACI, agenzia di Milano che offre servizi linguistici di alta qualità, quali traduzioni, corsi di lingua, interpretariato, asseverazione e legalizzazione. 

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