lunedì 10 ottobre 2016

Matite colorate in fondo al mare, un bel libro per ragazzi

Matite colorate in fondo al mare è il libro che la maestra di mia figlia, insieme alle maestre di altre classi quarte dello stesso istituto, ha scelto di leggere in classe, con i bambini. Trovo che sia molto bello che si legga in classe un intero testo di narrativa; non è un fatto scontato. E trovo bello che ci sia stata una ricerca seria e che la scelta sia caduta su un testo che affronta un tema estremamente attuale: l’immigrazione. Uno dei compiti più difficili di noi educatori, genitori e insegnanti, è dare ai bambini gli strumenti per imparare a leggere e interpretare la realtà, a orientarsi in questo mondo così complesso. E… il libro giusto è un ottimo strumento per aiutarci in questa impresa.


Matite colorate in fondo al mare è un diario, o meglio, si tratta di due diari: da una parte il diario di Marco, un bambino di 10 anni che racconta la sua vacanza in crociera, insieme alla sua famiglia; e dall’altra il diario di Seydou, un altro bambino di 10 anni che viaggia, anche lui, insieme alla sua famiglia, ma per raggiungere l’Italia, partendo dall’Africa, su uno di quei barconi di cui tutti abbiamo sentito parlare molto negli ultimi anni.

Da una parte il lusso, il divertimento e la noia, il viaggio come svago e vacanza; dall’altra la fame, la paura e la speranza, il viaggio come ricerca di una vita migliore.

C’è un parallelismo perfetto tra il racconto di Marco e quello di Seydou ed è proprio attraverso tale parallelismo che l’autrice riesce a sottolineare con forza l’enorme differenza nell’esperienza dei due bambini. Che, però, a un certo punto…
Il finale è a sorpresa ed è molto poetico. Il tema è uno di quelli difficili da affrontare con un bambino, eppure l’autrice ci riesce benissimo, grazie all’uso di un linguaggio assolutamente comprensibile e un registro perfetto per piccoli lettori.

Non voglio anticipare troppo della trama però voglio citare un paio di frasi, che mi sembrano emblematiche.
Seydou, che viene dalla Costa d’Avorio, dice di essere arrabbiato con la guerra e scrive nel suo diario:
Se non ci fosse stata la guerra saremmo stati felici. Avevo un villaggio, una capanna , degli amici…ora non ho più niente”.
Un villaggio, una capanna, degli amici… è tutto quello che serve per essere felici, dunque. Trovo che questa sia una delle tante frasi che fanno riflettere sull’importanza di ridimensionare le cose… E spero che i nostri bambini, leggendo il libro, facciano la stessa riflessione.
Marco, invece, che viene dall’Italia e ha come mamma un avvocato in carriera, dice di sua madre:
A volte penso che, a furia di tenere la testa tra i libri di legge, si sia dimenticata com’è fatto il mondo reale”.
Bè, questa frase mi ha colpito molto, perché penso che capiti anche a me, a volte, di essere talmente immersa nel mio lavoro da lasciarmi sfuggire la realtà concreta del mondo reale. A te non capita mai?

Matite colorate in fondo al mare fa parte della collana Crisalidi e farfalle di Matilde editrice, destinata a quella fascia d’età, a partire dai 9/10 anni, in cui avviene una metamorfosi, in cui tutto è amplificato, in cui la comprensione del mondo si fa molto importante. Una collana che tratta temi importanti, con un linguaggio adatto ai giovani lettori cui è destinata.


L’autrice, Cinza Capitanio, è un’insegnante di scuola primaria di Vicenza.

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