Ogni anno, più o meno a quest’ora del 31 dicembre, mi viene voglia di fare bilanci e, tutte le volte, mi pongo la stessa domanda. Cosa voglio tenere degli ultimi 12 mesi, cosa invece voglio buttare via?
Tengo la famiglia e le amiche del cuore; il lavoro, che tanto amo; i mie due computer; i jeans e le gonne corte; le scarpe da ginnastica e quelle con i tacchi alti; questo blog; il fondotinta minerale; la voglia di vivere e l'ottimismo; tutti i libri che ho letto, anche quelli che non mi sono piaciuti; i capelli lunghi; la Seicento blu; tutte le foto che ho scattato, pure quelle sfocate; i ricordi, compresi quelli tristi; il rossetto color fragola; l’immaginazione; tutti i rapporti che ho costruito.
Butto via l’ansia e l’insicurezza; la tentazione di mollare per paura di non farcela; le tute sformate; i discorsi inutili e privi di senso; i sorrisi di circostanza; quasi tutto il guardaroba di mia figlia perché è cresciuta tanto e non le sta più niente; un vecchio orologio che va sempre troppo indietro; la nostalgia; l’insonnia; l’incapacità di dire no.
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