![]() |
Immagine di Wikimedia Commons |
dunque questa: non è sempre necessario torturarsi pesando il neonato prima e dopo la poppata. La seconda cosa da sapere è: non tutte le poppate sono uguali, si deve dunque fare una stima del latte che il bambino prende nelle 24 ore. Per poterlo fare bene è opportuno dotarsi di una sorta di diario. Io, per esempio, ho usato la mia agenda personale; a ogni poppata segnavo l’ora e la quantità di latte che il bimbo aveva preso. I primi giorni ho fatto effettivamente una stima delle 24 ore, ho cioè segnato tutte, ma proprio tutte le poppate, comprese quelle notturne e ho fatto la somma dei grammi di latte che Davide prendeva nelle 24 ore. Dopo i primi giorni, e dopo essermi resa conto che prendeva il latte di cui aveva bisogno, ho continuato facendo una stima di massima; mi limitavo, cioè, a fare la doppia pesata di giorno e, se all’ora di andare a letto mi rendevo conto che più o meno il bambino aveva preso la quantità di latte che mi aveva indicato il pediatra, di notte non facevo la pesata. Sono andata avanti così per un mese circa, poi, una volta che, sempre insieme al pediatra, abbiamo valutato che la doppia pesata non era più necessaria, ho smesso, e ho cominciato a pesare il bambino solo per valutare l’incremento ponderale effettivo.
Sì: ma quanto latte materno deve
prendere un neonato? Dipende ovviamente dalla settimana di vita e quindi, se ci
sono dubbi che il bimbo non ne prenda abbastanza, bisogna chiedere lumi al
pediatra, altrimenti la doppia pesata non ha senso. Naturalmente, poi, il
neonato non va mai cambiato tra la pesata prima e quella dopo la poppata,
altrimenti non si capisce più quanto latte ha preso. Ok, è una cosa ovvia, però
vi confesso che qualche volta, presa dall’ansia di prestazione dei primi giorni
di vita di Davide, se mentre poppava faceva la popò mi veniva la tentazione
di cambiargli il pannolino appena finiva di mangiare, senza neanche pesarlo. È capitato
anche a voi?
Per quanto riguarda la frequenza
delle poppate si consiglia l’allattamento a richiesta, cioè lo attacchiamo quando
abbiamo la sensazione che il bimbo ne abbia voglia. Però bisogna dirla tutta e
cioè che esistono due scuole di pensiero: 1) quello che io chiamo l’allattamento
a richiesta per finta e 2) l’allattamento a richiesta per davvero. Alcuni,
infatti, consigliano di stabilire un intervallo di massima di tre ore circa tra
una poppata e l’altra; ecco, questo è quello che io chiamo allattamento a
richiesta per finta, perché se stabilisci un intervallo di tempo, anche se flessibile, che allattamento a richiesta è?
La doppia pesata è faccenda che
riguarda chi allatta al seno. Esiste, però, un’altra questione molto importante
da valutare in tutti i neonati, indipendentemente dal tipo di alimentazione
scelto: l’incremento ponderale quotidiano, settimanale e mensile.
I neonati, nei primi mesi di
vita, dovrebbero crescere in media 20/30 grammi al giorno e dunque circa
150-200 grammi a settimana. Per fare la stima accurata del peso, una volta
stabilito che il latte era sufficiente, mi hanno consigliato di pesare il
bambino ogni due giorni, sempre sulla stessa bilancia, al mattino, al
risveglio, prima della poppata e sempre con solo il body intimo indosso. Questo
per i primi due mesi, poi ho cominciato a pesarlo una volta a settimana.
Adesso che Davide ha circa cinque mesi e
mezzo, per fortuna, l’incremento ponderale sembra sufficiente (ma non diciamolo
troppo forte, per scaramanzia), dunque lo peso solo quando ne ho voglia, tanto per
fare una controllatina.
Chi mi racconta la propria
esperienza in fatto di doppia pesata e soprattutto di incremento ponderale del
neonato?
Se ne hai voglia, leggi anche
Nessun commento:
Posta un commento