giovedì 17 novembre 2011

Libreria del buonumore: libri che fanno sorridere

Sono sempre stata una lettrice di classici. Da bambina leggevo i classici della letteratura per l’infanzia, a partire dall’adolescenza e per tutto il resto della mia vita, ho letto i grandi classici della letterata internazionale. Adoro i classici. Il problema dei classici, però, è che nella maggior parte dei casi sono tristissimi. Immensi, ma molto tristi. Il primo libro che ho letto da sola, in seconda elementare, è stato Pinocchio, meraviglioso ma… vi sembra allegro Pinocchio? Tre dei romanzi che ho più amato e che più amo tuttora sono Anna Karenina,  Madame Bovary e Cime tempestose: tutto gli si può dire tranne che mettano il buonumore. Mi si potrà obiettare che non tutti i classici sono tristissimi ed è vero, basti pensare a Don Chisciotte, che fa tenerezza ma certamente non fa piangere, però nel meraviglioso mondo della letteratura classica la tristezza e la tragedia vincono alla grande sulla comicità e sull’allegria.
Ecco, il fatto è che ultimamente ho proprio voglia di ridere. Cioè, ho sempre avuto molta voglia di ridere, solo che prima provavo gusto pure a scavare dentro me stessa, nella mia pancia, nel mio dolore, anche attraverso la lettura, mentre adesso no. Ho scavato fin troppo, ho bisogno di una pausa.
Ho voglia di leggerezza e quindi di libri, film e musica che mi mettano il buonumore. E così, ho scoperto un sacco di autori e titoli per me nuovi e interessanti. Ecco la mia personalissima libreria del buonumore.

  • Non avevo capito niente di Diego de Silva. Non potete immaginare quanto mi sia divertita a leggere le avventure dell’avvocato di insuccesso Vincenzo Malinconico. Ho già sul comodino Mia suocera beve, il seguito. Vincenzo è l’icona tragicomica di quella categoria di libero professionisti molto liberi e poco professionisti. Potreste obiettare che non c’è niente da ridere, e come libero professionista molto sensibile alle disavventure della categoria, sono d'accordo; il personaggio, però, è disegnato con una tale ironia che la risata viene proprio spontanea. E poi Vincenzo il suo lavoro lo saprebbe pure fare, è la società che gli rema contro; si sente uno sfigato con le donne, eppure cucca più lui di George Clooney; pensa sempre di essere fuori contesto e invece è (quasi) sempre sul pezzo.
  • Alta fedeltà di Nick Hornby. Per me questo romanzo è stata una scoperta recente e veramente piacevole. È un romanzo leggero senza mai essere superficiale;  è pieno di elenchi (adoro gli elenchi) e descrive benissimo e con grande ironia il disagio generazionale del trenta-quarantenne contemporaneo. Per chi ama l’inglese è assolutamente consigliabile leggerlo in lingua originale.
  • Hanno tutti ragione di Paolo Sorrentino. L’introduzione è semplicemente geniale. La prima parte è molto avventurosa e tragicomica, poi si perde un po’ di smalto ma, nel complesso, è un romanzo godilibissimo e a tratti sorprendente.
  • Tutto Montalbano. E va bene, sono gialli, e in quanto tali ci scappa il morto, che non è proprio il massimo dell’allegria, ma sono leggeri nel senso buono del termine, ironici, pieni di personaggi caratterizzati talmente bene che ti sembra di conoscerli da sempre … ed ecco, per tutti questi motivi, le avventure di Montalbano mi rilassano. Spesso, poi, le battute sagaci del commissario mi strappano più di qualche risata. Infine, trovo irresistibile Catarella.

E voi? Chi mi aiuta continuare la lista? Ho voglia di trovare altri libri leggeri, divertenti e maledettamente ironici.

4 commenti:

  1. Io quando desidero qualcosa di leggero vado con la Littizzetto...la sua verve per me è irresistibile. Ma spulciando nella mia libreria ho notato gli unici libri "leggeri" che ho sono quelli di viaggio...purtroppo effettivamente i libri più belli e intensi sono anche molto tristi.
    Sai che Diego De Silva lo conosco? E' un cliente dello studio per il quale lavoro, ma ancora non ho letto un suo libro.
    Baci, Verdiana

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  2. In effetti, potrei provare con la Littizzetto. Se non hai ancora letto niente di Diego De Silvia, prova a leggere "Non avevo capito niente": è veramente un romanzo piacevole.

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  3. Madame Bovary è anche uno dei miei "mattoni" preferiti.....non ho ancora letto, ma voglio farlo, Il monastero dei lunghi coltelli...dicono sia spassosissimo!
    Libri con cui ho riso tantissimo??? tutti quelli della kinsella...

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  4. Della Kinsella ho letto solo "I love shopping for the baby" ...

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