giovedì 19 aprile 2012

Giornata della Terra 2012: ospiti non più padroni

Accolgo l’invito di mamma felice e rendo pubblico il mio proposito ecologico per il 2012. Come ha ricordato Barbara, il 22 aprile è la Giornata della Terra e va celebrata. La Terra è la nostra casa, ma forse dovremmo cominciare a spostare il punto di vista e a ragionare sul fatto che ne siamo ospiti, non padroni.
Ci pensavo proprio in questi giorni, pensavo a come è cambiato il mio atteggiamento nei confronti della Terra.

C’era una volta una ragazza che viveva senza troppo riflettere sugli acquisti che faceva, sui rifiuti che produceva, su quello che le era intorno. Però le succedeva una cosa strana: ogni volta che gettava nella spazzatura un rifiuto ingombrate, per esempio la latta del detersivo, le veniva una morsa alla stomaco. E così ha cominciato a interrogarsi sul perché, ha capito e ha cambiato direzione. Il tutto è venuto in maniera spontanea. Un po’ per volta. Naturalmente. 
C'è ancora tanta strada da fare, ma il percorso è quello giusto e si farà.
Avevo già raccontato come sono diventata più rispettosa dell’ambiente e cioè di aver abolito piatti, bicchieri e posate di plastica, di aver cominciato a fare attenzione al packaging e a premiare le aziende che utilizzano quelli riciclabili e non troppo grandi rispetto al contenuto, di aver abolito molti detersivi, di non buttare mai gli abiti dismessi di mia figlia, della mia nuova propensione a riusare tutto e ad acquistare per lo più prodotti locali, del fatto che vado molto a piedi. Dalla data di quel post è passato poco più di un anno. Non ho abbandonato le buone abitudini che avevo preso e, pian piano, senza accorgermene troppo, ne ho introdotte altre.
Ho ridotto moltissimo il consumo e quindi l’acquisto di carne, i pochi detersivi che uso sono rigorosamente alla spina, prima di comprare un paio di scarpe nuove (il mio punto debole) mi chiedo: mi servono? Quante volte le metterei? Ne posso fare a meno? Ho sostituito tutte le lampadine con quelle a basso consumo energetico. Ho insegnato a Ludovica che la carta sono alberi e che quando si prende un foglio si disegna da ambo i lati, che non si usano 5 fazzolettini se ne serve uno, che la carta non va mai sprecata. Ho cominciato a coltivare piccole piante sul mio balcone; soprattutto piantine aromatiche e fragole (più a chilometro zero di così è impossibile). Sono piccole cose, ma mi piace pensare che sommate (e sommate alle piccole azioni di altri) possano fare la differenza. Ho molta voglia di andare avanti nella mia ricerca di un modus vivendi sempre più sostenibile

I miei propositi ecologici per il prossimo anno sono essenzialmente due:

1. Voglio stabilire un contatto più autentico con la terra. I miei suoceri hanno un piccolo orto, in campagna, che regala un sacco di bontà a tutta la famiglia. Voglio trovare il tempo per dare loro una mano e imparare come si fa. Voglio mettere le mani nella terra, voglio sapere come nascono le zucchine, i pomodori e le melanzane. Voglio piantare un albero da frutto e voglio vederlo crescere. Ne voglio raccogliere i frutti e mangiarli freschi o trasformali in marmellate, con cui fare le mie crostate. Voglio produrre, oltre che consumare.

2. Voglio imparare di più sulle energie alternative e provare a rendere la mia casa più sostenibile.

Ultimamente, ho letto il libro di Luca Mercalli, Prepariamoci a vivere in un mondo con meno risorse, meno energia, meno abbondanza ... e forse più felicità. Una lettura che consiglio a tutti. 


1 commento:

  1. Grazie per il consiglio del libro...subito inserito nella mia lista dei desideri!

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