sabato 26 agosto 2017

Scuola e vaccini, come comportarsi

Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha inviato alle scuole la circolare che contiene le prime indicazioni operative per l'attuazione del decreto-legge n.73 del 7 giugno 2017, convertito con modificazioni dalla legge n. 119 del 31 luglio 2017, in materia di prevenzione vaccinale.
Per l'anno scolastico 2017/2018 (e anche per il successivo) è prevista una fase transitoria. Come ci dobbiamo comportare, in qualità di genitori, per essere in regola?

Non nascondo che avevo un po' di confusione, così ho fatto un po' di ricerca tra i materiali ufficiali. La mia idea è che tra noi genitori circolino ancora poche informazioni, per lo più confuse, e siamo già a fine agosto.
Ecco, dunque, un riassunto, dei principali contenuti della circolare, sperando che possa essere utile a qualcuno.

Quali sono i vaccini obbligatori per età

I vaccino obbligatori, salgono da 4 a 10, e sono:
  • anti-poliomielitica
  • anti-difterica
  • anti-tetanica
  • anti-epatite B
  • anti-pertosse
  • anti-Haemophilus tipo b
  • anti-morbillo
  • anti-rosolia
  • anti-parotite
  • anti-varicella
Le vaccinazioni anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella sono obbligatorie soltanto per un periodo transitorio, sino a successiva valutazione, si legge nel decreto.

In realtà, l'obbligo vaccinale per tutti e dieci i vaccini, compresa la varicella, è valido per i nati dal 2017. 

Per i nati dal 2001 al 2016, invece, devono essere somministrati i vaccini che erano presenti nel calendario vaccinale nazionale vigente l'anno di nascita; in pratica tutti, meno la varicella.

Cosa bisogna fare per la scuola dell'infanzia

Per i bambini della scuola dell'infanzia, l'essere in regola con le vaccinazioni è requisito di ammissione. 
I genitori sono tenuti a presentare la documentazione entro il 10 settembre.

Nella circolare si legge che l'idonea documentazione comprovante l'effettuazione dei vaccini obbligatori consiste in:
copia del libretto vaccinale vidimato dal competente servizio della ASL; oppure
certificato vaccinale; oppure
attestazione datata, rilasciata dal competente servizio della ASL, che indichi se il soggetto sia in regola con le vaccinazioni obbligatorie previste per l'età.

Fortunatamente, comunque, in questa prima fase è possibile presentare una dichiarazione sostitutiva che poi, entro il 10 marzo 2018, dovrà essere completata con la documentazione ufficiale, rilasciata dall'ASL.
Per ottenere un facsimile di autocertificazione rivolgersi alla segreteria della scuola frequentata dai propri figli, che avrà predisposto un modello prestampato da compilare o, comunque, saprà fornire tutte le indicazioni del caso.

[Inizialmente avevo linkato, al presente post, un modello scaricato dal sito web di una scuola, ma poi mi sono resa conto che in rete ne stanno comparendo moltissimi e che ogni scuola sta predisponendo il proprio, quindi la cosa migliore è rivolgersi direttamente alla propria segreteria (aggiornamento al 28/08)].

Importante: il certificato va presentato anche per i bambini che si iscrivono al secondo e al terzo anno della scuola dell'infanzia.

Per gli altri gradi di istruzione

Per gli altri gradi di istruzione, l'essere in regola con le vaccinazioni non è requisito di ammissione e la documentazione deve essere presentata entro il 31 ottobre. Anche in questo caso si può presentare la dichiarazione sostitutiva, che va poi completata con la documentazione ufficiale entro il 10 marzo 2018 e l'obbligo vale per tutti gli studenti nati a partire dal 2001.

Le sanzioni, per chi non rispetta l'obbligo, consistono in una sanzione per i genitori da 100 a 500 euro.

Che deve fare chi non ha fatto in tempo a mettersi in regola?

Chi non ha fatto in tempo a mettersi in regola può presentare alla scuola la formale richiesta di vaccinazione inoltrata alla ASL territorialmente competente, secondo le modalità consentite dalla stessa. La vaccinazione deve poi essere effettuata (o deve essere cominciato il ciclo, qualora preveda più richiami), entro la fine dell'anno scolastico.

Per ulteriori informazioni, per sapere cosa ci si comporta, nello specifico, in caso di mancata osservanza dell'obbligo vaccinale e per notizie approfondite su come comportarsi in caso di esonero o avvenuta immunizzazione, consultare il portale dedicato alle vaccinazioni, del Ministero della Salute.


E adesso vorrei esprimere in due parole il mio pensiero. Credo nell'importanza delle vaccinazioni e ho vaccinato entrambi i miei figli, anche se non l'ho mai fatto a cuor leggero perché un vaccino, come ogni atto medico, comporta dei rischi. 
Nonostante la mia convinzione sull'utilità e l'opportunità di determinati vaccini, questo decreto non mi piace. E non mi piace come tutte le soluzioni che obbligano, anziché informare.
Ho una convinzione, che mi viene proprio dalla pancia: non è con la coercizione ma con l'informazione che si favoriscono le scelte più opportune per la diffusione della salute pubblica.
Mi auguro, per il futuro, più alfabetizzazione sanitaria e meno decreti come questo.

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