venerdì 16 ottobre 2009

Disallattamento lento

Dopo il post sull’allattamento a oltranza di qualche giorno fa, ecco un post sul dis-allattamento lento. Se non si era ancora capito, la questione del come smettere di allattare ultimamente è il mio chiodo fisso.

Ho deciso di tentare la strada del dis-allattamento lento. Non so dove mi porterà questo percorso (probabilmente alla follia, o alla morte lenta per privazione del sonno), ma da qualche parte mi porterà. Forse.

Il mio metodo consiste nel distrarla con qualche gioco interessante quando le viene voglia di ciucciare. Di giorno funziona abbastanza bene, ma la notte è più difficile. È proprio invece quasi impossibile quando sente il bisogno di consolarsi o quando ha molto sonno.

Ieri, però, ho ottenuto il primo vero risultato. Quello più concreto. Ho portato figlia professionista a fare il vaccino antimeningococcico. Quando siamo uscite dall’ambulatorio piangeva e si lamentava per il dolore della puntura. Cercava conforto e, di conseguenza, cercava la tetta. Quando però le ho detto: tesoro, sai cosa facciamo? Adesso andiamo in quella bellissima pasticceria e compriamo un cioccolatino. Si è calmata. Non ci crederete ma è bastato un cioccolatino (che poi in realtà ha ciucciato solo per metà) per consolarla e per farle dimenticare la tetta e i capricci...

5 commenti:

  1. Ciao, sono giunta al tuo blog tramite quello di "Ma che davvero", e visto che la tua situazione è uguale a quella che ho vissuto io, mi è venuta voglia di condividere con te la mia esperienza.
    Ho letto anche il post precedente, e in tutto mio figlio somigliava alla tua. Il metodo scelto è proprio quello che dici tu: distrarlo con altro. Ogni volta che gli veniva voglia di "lattino mamma" gli proponevo qualcos'altro da mangiare: una fettina di mela, un biscottino, una caramella (purtroppo...), però in questo modo DI GIORNO sono riuscita abbastanza in fretta a evitare di allattarlo. Lui comunque ci provava sempre, eh, però riuscivo a non darglielo (anche lui 19/20 mesi). DI NOTTE: ho cominciato cercando di togliergli la seconda poppata (mangiava anche 3/4 volte... anche se solo per pochi minuti). La prima gliela lasciavo perchè tanto non si rendeva conto di quello che faceva, mentre io appunto non volevo che avesse la consapevolezza che gli davo ancora il latte. Poi quando si risvegliava e SICURAMENTE non poteva avere di nuovo fame, allora cercavo di farlo riaddormentare in braccio oppure (era durante le vacanze) chiedevo che si alzasse mio marito. In questo modo sono riuscita a portarlo a non ciucciare più, nel giro di un mesetto. Mio marito era per l'eliminazione totale e immediata, ma le tette di marmo e dolenti le avevo io... quindi quando sentivo il seno troppo dolorante, la prima poppata notturna gliela davo per svuotarmi un po', poi niente per due o tre giorni, fino alla volta successiva, che però avveniva dopo 5/6 giorni, e così via, diradando sempre più. In questo modo il latte ha smesso lentamente di formarsi e alla fine, quando io non ne soffrivo più, la cosa si è risolta.
    Ovviamente lui ha continuato a chiederlo per quasi un anno (lattino mamma, no lattino mucca!) ma io non ho ceduto. Ora ha quasi 3 anni ed è in arrivo un fratellino, ci scommetto che mi chiederà di riprovare a ciucciare! Ma scommetto che me lo chiederà anche quello di 5 anni!!! Solo che, per fortuna, sono certa che non troveranno più così insistituibile quel sapore, avendo provato di meglio.
    Scusa se ho scritto un poema, spero di esserti stata di conforto!
    baci!
    Tobina

    RispondiElimina
  2. Grazie Tobina, grazie davvero, mi conforta molto quello che scrivi, soprattutto dopo una notte trascorsa sul divano nel tentativo di distrarre la bimba dal ciucciare

    RispondiElimina
  3. ciao sono approdata qui per caso e anch'io sto cercando proprio in questi giorni di disallattare il mio pisolo (23 mesi). anche lui di giorno quasi non la cerca più, solo se è stanchissimo e vuole rilassarsi o per coccolarsi, durante la notte invece ancora almeno una volta la cerca. ieri ho chiamato il gine per farmi prescrivere le pastiglie perchè anch'io se non gliela dò almeno una volta al giorno sclero dai dolori al petto. il problema è che se prendo le pastiglie non posso più allattarlo, MAI PIU'. e allora qui entro in crisi e penso che forse sono io che in fondo non voglio staccarmi.... aiuto sono tanto triste
    mammina74

    RispondiElimina
  4. Ehi, questo me l'ero perso! Dai, su, è difficile, lo so: e te lo dice una che pur di non perdere il sonno ha fatto cose da pazzi, che non vi confesserò neanche sotto tortura ;))
    L'importante è spianarsi una strada che ci assomigli il più possibile: costa molta fatica, soprattutto all'inizio, ma l'importante è che funzioni (e a questo punto vi consiglio il film di Woody Allen, che ho trovato illuminante come approccio alla vita in generale. Ma non per il dis-allattamento, eh!).

    RispondiElimina
  5. Parli dell'ultimo film di Woody Allen? Non sai quanto vorrei andare al cinema. L'ultima volta avevo il pancione...
    Comunque sarei proprio curiosa dei tuoi sistemi per non perdere il sonno...

    RispondiElimina