domenica 2 maggio 2010

Un travaglio e un parto praticamente perfetti

Quella del mio travaglio e del mio parto è una storia rassicurante. Per questo motivo, quando ero incinta, a me sarebbe piaciuto ascoltarla o leggerla, ecco perché ho deciso di raccontarla.

La prima contrazione è arrivata un venerdì mattina alle 8.00. Lo stesso giorno in cui, alle 15.00, avevo un appuntamento con il ginecologo per essere ricoverata in ospedale, perché:
- Signora, ormai sono trascorse due settimane dal termine stabilito per la nascita e devo farle l’induzione.

In realtà non ero certa che quella fosse proprio una contrazione. Mi sembrava molto strano che il travaglio fosse cominciato proprio qualche ora prima del ricovero programmato.
- Sei sempre la solita, ti stai suggestionando. Mi sono detta
Però, nel dubbio, ho cominciato a controllare l’intervallo tra una contrazione e l’altra e la durata di ognuna, proprio come mi avevano insegnato al corso preparto.

Alle 13.00 le contrazioni erano regolari e si presentavano ogni 7 minuti. A quel punto ho pensato di doverne parlare con mia madre, che era lì con me, e soprattutto con mio marito, che era a lavoro, a 50 minuti di macchina.
- Mamma, senti, è da stamattina che ho qualche dolorino.
- Di che tipo?
- Ma niente, tipo contrazioni. Un dolore al basso ventre che si irradia a tutta la schiena. Mi viene ogni sette minuti e dura circa un minuto.
- Eeeeeeeeeeeeeeee? CHE COSA? CHE HAI DETTO? DA QUANTO?
- Dalle 8.00 di questa mattina. Però prima non era ogni 7 minuti.
- Corri, scappa, prendi la valigia, andiamo in ospedale.
- Calmati, mamma. Adesso chiamo apprendista papà e poi andiamo in ospedale. Tanto l’ospedale, lo sai, è qui di fronte; basta attraversare la strada.
- Apprendista papà? Senti, non è che puoi venire un po’ prima? Ho qualche dolorino
- Di che tipo?
- Ma niente, tipo contrazioni. Un dolore al basso ventre che si irradia a tutta la schiena. Mi viene ogni sette minuti e dura circa un minuto.
- Sei sicura? Comunque sì: vengo prima. Se continua così però tu intanto vai in ospedale
.
Apprendista papà, come avrete capito, al contrario di apprendista nonna, è uno che non si scompone.

Insomma, per farla breve, alle 14:00 ero in ospedale, con un’ora di anticipo sulla tabella di marcia, ed ero talmente nel pallone che ho sbagliato la data del mio matrimonio sul questionario che mi hanno dato da compilare all’accettazione.
Intono alle 15.00 il ginecologo ha detto:
- L’utero è appiattito, secondo me partorisce spontaneamente. Non credo ci sarà bisogno di fare l’induzione. Adesso le faccio fare un tracciato. Se ha bisogno di qualcosa, chiami l’ostetrica. Se non succede niente, ci rivediamo verso le 20.00 per un altro controllo.
Le contrazioni, comunque, a me sembravano sparite. E pure l’ostetrica, dopo aver guardato il tracciato, ha sentenziato:
- Oggi non partorisce di sicuro. Forse domani.

Le ultime parole famose (per fortuna!)

Fino alle 18.00 quasi niente. Poi il travaglio è ricominciato. Le contrazioni arrivavano ogni 4 minuti, poi, verso le 20.00, ogni minuto. A quell’ora, questa volta addirittura puntuale sulla tabella di marcia, ho bussato alla porta del ginecologo, piegata in due. Il mio medico, però, in quel momento non c’era, ce n’era un altro.
- Mi può visitare per cortesia? Ho una contrazione ogni minuto e dura esattamente un minuto. L’ostetrica qualche ora fa ha detto che per oggi niente parto, ma a me sembra di sentire anche le spinte ...
Non avevo nemmeno finito di parlare quando mi sono vista catapultare su una sedie a rotelle e spingere di corsa da un’infermiera verso la sala parto. Alle mie spalle ho sentito il medico che chiamava mio marito:
- Collega, vuoi assistere al parto?
- Eh? che cosa? Il parto? Adesso?
(questa volta si era scomposto pure lui)

Alle 21:30 stavo già abbracciando la mia bambina.

Sono stata fortunata. Il mio è stato un parto perfetto. Può accadere a molte donne di partorire così. Il parto è doloroso. Sempre. Ma non sempre lo è in maniera devastante. Si può partorire anche serenamente. Dopo un travaglio relativamente breve e non troppo sconvolgente.

3 commenti:

  1. ciao!ho appena scoperto il tuo blog, sono all'ottava settimana e la tua è la prima storia lieta che sento dopo una valanga di esperienze negative e mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo, grazie per averla condivisa! :)
    ora mi leggo l'articolo che hai scritto su come curare il corpo in gravidanza! ciao,
    sonia

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  2. Ciao Sonia,
    in bocca al lupo per la gravidanza e per tutto. Le esperienze positive bisogna sempre condividerle :)

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  3. Ciao Apprendista mamma, mi daresti il permesso di copiare il tuo racconto nel mio blog ? :-)

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