mercoledì 17 luglio 2013

Conviene comprare ai saldi per i bambini?

Immagine Pixabay
Ieri ho ceduto alla lusinga dei saldi e ho acquistato un intero guardaroba autunnale per Ludovica, tutto al 50%. Però, a essere onesta, ultimamente mi sta venendo il dubbio che comprare ai saldi per i bambini non convenga moltissimo, per due motivi.
1) I bambini crescono in maniera imprevedibile e, dunque, un capo di abbigliamento comprato adesso per il prossimo anno potrebbe non andare bene, perché abbiamo calcolato male la taglia; 2) un capo comprato adesso per l’autunno, come ho fatto io, potrebbe non essere sfruttato perché non del peso adatto. Per esempio, lo scorso anno siamo passati direttamente dal cotone leggero a quello felpato, senza passare per il cotone garzato, di cui avevo riempito il guardaroba di Ludovica durante i saldi. E speriamo di non aver fatto lo stesso errore, anche questa volta.
Il problema della crescita è tanto maggiore quanto più è piccolo il bambino. Per Davide, infatti, ho preso solo un cappellino. La tentazione è forte, perché si trovano anche capi dello scorso inverno superscontati, ma l’esperienza mi insegna che se sbaglio la taglia avrò speso soldi inutilmente. E sbagliare la taglia è semplice, a me è capitato anche con Ludovica che ormai ha 5 anni e mezzo e, in teoria, dovrei andare sul sicuro. Ho però imparato che anche i bimbi più grandi hanno improvvisi scatti di crescita. Però comprare a prezzo pieno è diventato proibitivo. Ma allora cosa bisogna fare?
Ecco cosa converrebbe, secondo me.

  • Comprare ai saldi solo abbigliamento o accessori che si possono usare nell’immediato. C’è però un’eccezione. In genere io compro per l’anno successivo i capi spalla (soprattutto il piumino) perché in quel caso, per il momento, non ho mai sbagliato la taglia e perché si tratta di capi molto costosi su cui il risparmio del 50% è veramente importante. Ogni tanto, poi, acquisto quelli chiamo capi furbi; quelli, cioè, la cui vestibilità è un pochino più elastica; per esempio pigiami e tute con il polsino sia alla maglia che ai pantaloni. Oppure capi che si possono usare nella stagione immediatamente successiva; per esempio, durante i saldi estivi, con un po’ di fortuna, si potrà acquistare abbigliamento da usare in autunno.
  • Comprare il resto solo quando serve, a prezzo pieno nelle catene low cost o, comunque scontato, negli outlet. L'abbigliamento è una delle poche cose che ancora non acquisto sul web - a parte rarissime eccezioni - perché trovo scomodo restituirlo nel caso in cui non vada bene.
  • Scambiarsi i vestiti dismessi con cuginetti e figli di amici. 

E voi come vi comportate? Secondo voi conviene comprare ai saldi per i bambini?

3 commenti:

  1. D'accordo con te su tutti i punti!
    Aggiungo che, personalmente, faccio davvero fatica, con trenta gradi fuori, a maneggiare capi pesanti e immaginarne il loro uso fra qualche mese. A mio parere i saldi andrebbero spostati davvero a fine stagione, e non al suo inizio come invece avviene (qui i saldi estivi sono iniziati a fine giugno quando iniziava l'estate!). Tendo a cercare ciò di cui ho bisogno al momento, proprio perché mi rendo conto di averne bisogno. Ma le leggi del mercato globale, si sa... degenerano sempre più.

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  2. è vero, compriamo troppo quando ancora non ci serve... io ci ricasco sempre...

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  3. da quando è nata mia figlia cerco di limitare l'acquisto di vestiti, ma con i regali riesco sempre ad avere troppa roba, più di quanta ne serva realmente.
    Scambiare vestiti per i primi mesi è difficile perché a seconda della stagione cambiano anche le necessità.
    preferisco puntare su capi monocromatici, facili da sovrapporre.

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