La prima volta che ho fatto i
cake pop ho deciso che sarebbe stata anche l’ultima. Su dieci, cinque non hanno
resistito sul bastoncino. In realtà, poi, li ho rifatti più volte, perché a
Ludovica piacciono molto e perché sono una soluzione perfetta per compleanni e
feste per bambini. Da allora ho imparato tanti trucchetti per farli stare in
piedi, che voglio condividere.
La consistenza dei cake pop. In teoria, la base dei cake pop può
essere una torta qualsiasi o anche avanzi di pandoro, panettone, colombe e
merendine. In realtà, la consistenza della base, secondo me, è fondamentale per
la riuscita del dolce. La prima volta avevo usato una torta troppo burrosa ed è
stato un errore. A me i cake pop vengono bene se utilizzo la base di una torta
margherita, realizzata con la metà del burro che prevede la ricetta. Poi, per
rendere il composto un po’ meno secco, ma comunque consistente, aggiungo la
metà di un rotolo di tronchetto alla nocciola, di quelli industriali, che si
trovano in tutti i supermercati. Ok, non è un dolce naturale, ma i cake pop
sono uno sfizio, e ci sta che siano un po’ meno naturali di quelli che mi piace
preparare solitamente.
La crema per realizzare i cake pop. Dopo aver realizzato la torta,
occorre togliere la crosticina esterna e sbriciolare il resto in una capiente
ciotola. A questo punto, come dicevo in precedenza, mi piace aggiungere mezzo
tronchetto alla nocciola, che sbriciolo e mischio alla mia torta. Come crema
per ricompattare il composto, utilizzo una crema alla nocciola. Si può usare
anche una confettura o un formaggio; personalmente preferisco la crema alla
nocciola essenzialmente per due motivi: piace di più ai bambini e può essere
conservata per più giorni, anche fuori dal frigo, il che mi consente di
preparare questi dolcetti con qualche giorno di anticipo, in occasione di feste
e compleanni.
Fare i cake pop. La crema alla nocciola va aggiunta un cucchiaio
per volta, sempre impastando con le mani, per non rischiare di metterne troppa.
Per questo quantitativo (una torta margherita da 26 cm e mezzo tronchetto di nocciola),
ne bastano di solito 2 cucchiai. Il tronchetto alla nocciola ha già una
farcitura, che aiuta a ricompattare il composto. Se vi rendete conto che ancora
non riuscite a realizzare le palline, aggiungete un terzo cucchiaio. Un altro
trucchetto è quello di cominciare a fare le palline poche per volta e
aggiungere la crema di nocciola solo alla parte di composto ancora da
ricompattare. Fate tante palline grandi quanto una polpetta e mettetele a
riposare nel freezer per circa 15 minuti. Questo passaggio serve per rendere i
cake pop più resistenti, ma attenzione, perché non devono congelare. Dopo 15
minuti, metteteli in frigorifero e tirateli fuori pochi per volta. Con il
quantitativo indicato otterrete circa 18-20 cake pop.
Mettere i cake pop sui bastoncini senza farli crollare. Questo è
ovviamente il passaggio più complicato, esistono però alcuni trucchi per
riuscire a fare cake pop che reggano sui bastoncini. Tra i metodi che ho
sperimentato, vi descrivo quello che per me risulta il più efficace. Fondere il
cioccolato a bagnomaria, quello che andrete a usare per la copertura, e tirate fuori
dal frigo qualche cake pop, pochi per volta, perché devono essere ben sodi.
Intingete il bastoncino nel cioccolato fuso e infilatelo subito al centro del
cake pop, senza spingere troppo, il bastoncino non deve perforare la parte
superiore, ma restare più o meno a metà. Il cioccolato fuso farà da collante,
soprattutto se rimetterete subito dopo i dolcetti in frigo.
I bastoncini della lunghezza giusta. Per avere cake pop stabili è
fondamentale anche la lunghezza del bastoncino. In commercio ne ho trovati da
10, 15, 20 e 30 centimetri. Ho provato i 10, i 15 e i 20. I 10, secondo me,
sono troppo corti; i 20 hanno una bella resa estetica, ma non sono
particolarmente maneggevoli; i 15 mi sembrano un buon compromesso tra estetica
e praticità. I 30 sono veramente troppo lunghi; possono però essere utili nel
caso in cui non troviate quelli da 15: si possono tagliare esattamente al
centro con un taglierino.
Ricoprire i cake pop. La copertura dei cake-pop è un altro
passaggio delicato, quello in cui si verifica la maggior parte dei cedimenti,
ma con un po’ di attenzione tutto andrà per il verso giusto. Se siete alle
prime armi, tenete presente che il cioccolato fondente si lavora meglio di
quello al latte e soprattutto di quello bianco. Dopo aver fatto fondere il
cioccolato a bagnomaria, tirate i dolcetti fuori dal frigo pochi per volta. Prima
di procedere, mettetevi a portata di mano tutto ciò che vi serve: la base su
cui andrete e poggiare i cake pop, granella di nocciola, mompariglia e tutto
ciò che desiderate usare per guarnire. Ovviamente, granella e confettini vanno
messi in tante ciotoline separate. E ora, coraggio: prendete il cake pop
tenendolo per il bastoncino, passatelo velocissimamente nel cioccolato fuso e subito
dopo nella granella (o nei confettini). Infine, sistematelo in piedi sulla
base. Procedete in questo modo con tutti gli altri.
La base per i cake pop. Procuratevi un rettangolo di polistirolo su
cui poggiare i cake pop, fate alcuni forellini, ben distanziati, aiutandovi con
uno dei bastoncini. È fondamentale forare la base prima, perché altrimenti, quando
andrete a poggiare il cake pop, dovrete esercitare troppa forza, rischiando di
farlo crollare.
Presentare i cake pop. Potete lasciarli sulla base, ma io
preferisco confezionarli come nella foto, per due motivi: non rischiano di
cadere e, se non vengono proprio perfetti, neanche si nota. Una volta scartati,
finiranno in un sol boccone nella bocca dei vostri bambini: scommettiamo?
Se, invece, volete usare la base
come espositore, potete ricoprirla di pasta zucchero colorata, per una migliore
resa estetica
Avete mai fatto i cake pop?
Trucchetti da aggiungere? Osservazioni?
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