Ovvero, come riorganizzare la
casa quando un umano alto meno di un metro si aggira minaccioso a seminare
terrore tra le mura domestiche.
Non ricordo di aver avuto bisogno
di grandi riorganizzazioni domestiche quando Ludovica ha cominciato a camminare. Davide è
più monello: mette le mani ovunque, usa CD e DVD come fossero frisbee, strappa
le pagine dei libri che trova sulla sua strada, mette in bocca ogni cosa gli
capiti a tiro… In sintesi: avremmo dovuto chiamarlo Attila.
Ho capito che la casa necessitava
di una seria riorganizzazione, il giorno in cui ha fatto cadere per terra una
lampada a cui tenevo molto, riducendola in frantumi e – soprattutto –
rischiando di farsi male. Per fortuna a casa mia non ci sono molti oggetti sui
mobili, però è piena di CD, DVD e libri, tantissimi libri.
La prima cosa che ho fatto è
stata creare un angolo giochi nella stanza che viviamo di più, cioè il salone.
Si è rivelata un’idea vincente, perché avere a disposizione giochi e TV nello
stesso ambiente in cui trascorriamo molto tempo, lo tiene impegnato e
focalizzato su attività non distruttive, mentre io riesco almeno a guardare la
posta e rispondere alle e-mail di lavoro, quando lui è con me. Il disordine
regna sovrano, ma con un po’ di pazienza e i giusti contenitori, la sera si fa
presto a ridare un aspetto decente alla stanza.
E poi ho preso alcune altre
misure preventive e protettive:
Ho rivestito le sedute dei divani
con fantastici copriletto Indira di Ikea. Sono economici, li lavi facilmente in
lavatrice e, tra l’altro, in casa mia stanno benissimo. Grazie al loro aiuto,
le mani unte e le scarpine sporche non lasciano impronte direttamente sui
divani.
Ho spostato CD e DVD che erano ad
altezza ometto, fissando in alto (molto in alto), due portadvd/cd, uno per i
CD, l’altro per i DVD, e riponendo nel dimenticatoio tutto ciò che non ci entrava.
Ho visto l’ultimo film qualche giorno prima che nascesse Davide e ascolto
sempre gli stessi quattro o cinque CD. Ho quindi pensato di poter
tranquillamente rinunciare ad oggetti che verosimilmente avrei toccato solo per
spolverarli. In questo modo, ho anche fatto spazio (e ridotto lo spolverabile).
Per i libri non c’è speranza. Ne
abbiamo troppi e poi sono il mio arredo preferito, non voglio privarmene. Ho,
quindi, semplicemente spostato in alto quelli a cui tengo di più; se salta
qualche pagina di libri che non rileggerei comunque, pazienza.
Tengo tutte le porte chiuse.
Ludovica, con i suoi 6 anni e mezzo, ha diritto di giocare con le Barbie e i
suoi minuscoli accessori, le perline, le Pinypon, le lego Friends e le tempere.
Tutti oggetti pericolosissimi per un bimbo che mette ogni cosa in bocca. Per
non privare Ludovica dei suoi giochi, senza correre il rischio che Davide mangi
tempere per merenda, i giocattoli restano dentro la cameretta di Ludovica, la
porta resta chiusa e la sera, dopo aver rimesso tutto in ordine, si passa la
scopa elettrica. Se qualche Pinypon perde una borsetta nella pancia della scopa
elettrica, pazienza: ci penserà Babbo Natale a risarcirla. Un’altra porta che
deve restare sempre chiusa è quella del bagno, per l’ovvia presenza di creme,
detergenti, cosmetici eccetera.
Per il momento, non ho sentito l’esigenza
di usare copriprese e paraspigoli.
Avete bambini di 1/3 anni? Che
misure avete preso per tutelare la loro sicurezza domestica? E quella dei
vostri arredi?
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