Quattro giocattoli che Babbo Natale non mi ha mai portato (e uno che invece sì)

Immagine di Tay O'Leary

Certe volte mi chiedo se sia educativo che Babbo Natale non ne sbagli una ed esaudisca, ogni anno, i desideri e le richieste esposti nelle letterine. Almeno, qui a casa mia, funziona così: le ha azzeccate tutte, senza perdere un colpo. Per me, da bambina, non è andata esattamente in questo modo. Ho sempre avuto tanto, tantissimo, ma molti desideri in fatto di giocattoli sono stati ignorati. Babbo Natale faceva sempre un po’ di testa sua. Ed ecco i giocattoli che non mi ha mai portato (e uno che, invece, sì)...

La casa di campagna di Barbie. Ve la ricordate? Era bellissima. Non avrei disdegnato nemmeno la casa classica, quella rosa con l’ascensore, ma era quella di campagna, la mia casa di Barbie preferita. Non solo Babbo Natale non me la portò mai, ma mia mamma impedì a mia nonna di regalarmela persino per il compleanno, perché in casa non c’era spazio per un giocattolo così grande. Ogni tanto, glielo rinfaccio ancora.

Barbie giorno e sera. Era quella Barbie con il tailler rosa che si trasformava in abito da sera. Quanto mi piaceva... La voglio ancora! In compenso, però, mi portò Barbie rock star, tutta riccia come me; devo ammettere che nemmeno quella era male, anche se le stirai subito i capelli perché, ovviamente, da bambina riccia che ero, sognavo una capigliatura perfettamente liscia.

Cicciobello nero. Ho avuto una volta un Cicciobello, ma era quello classico, e comunque fece una brutta fine, come ho raccontato una volta nel post Caro Babbo Natale vorrei una bambola che non sappia fare niente. Io, però, volevo quello nero, di rosso e bianco vestito. Era bellissimo. Mia nonna Margherita me ne regalò uno non originale, comprato al mercato della festa patronale, e mi piacque comunque, anche se era di dimensioni più contenute. Ce l’ho ancora. Ci giocano figli e nipoti quando andiamo a casa di mia mamma.

Il set delle perline per fare collane e braccialetti. In realtà, quello, Babbo Natale me l’aveva pure portato, ma poi, un giorno, mio fratello pensò bene di infilarsi una perlina nel naso e di finire dritto al pronto soccorso. Da quel momento, sparì ogni traccia di perlina dalla mia casa e dalla mia vita e Babbo Natale ignorò ogni supplica di riaverne almeno qualcuna. Devo ammettere, però, che sotto questo aspetto Babbo Natale io lo capisco; oggi, come mamma di un bambino piccolo, sono terrorizzata dal fatto che possa infilarsi da qualche parte una perlina o uno dei tanti minuscoli oggetti che girano nella stanza della sorella maggiore perché, per quanto ci si possa stare attenti, il rischio c’è.

Una volta, quando ero in quinta elementare, Babbo Natale mi sorprese e - finalmente - mi portò proprio il giocattolo che gli avevo indicato: una delle Cabbage Patch Kids. Ve le ricordate? Le bambole che nascono sotto il cavolo, ognuna con un nome diverso, conta tanto di certificato di nascita e di adozione. In Italia ormai si vedono pochissimo, ma esiste un sito specializzato americano e non vi nascondo che ogni tanto vado a dare una sbirciata perché mi piacciono ancora tantissimo. La mia Cabbage Patch, che ancora conservo come il giocattolo più prezioso, si chiama Edit e nei suoi documenti c’è scritto che da grande lei vuole fare la “cerca cosa non trovi” ; penso che sia un lavoro bellissimo.

E voi? C’è qualche giocattolo che avete desiderato moltissimo e Babbo Natale non vi ha mai portato? Ma soprattutto, come si comporta Babbo Natale con i vostri figli? Fa di testa propria o rispetta la wish list?

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