Sono sempre più numerose le donne che fanno impresa o si mettono in proprio; spesso la decisione sopraggiunge dopo la maternità, quando si desidera rientrare nel mondo del lavoro o, più semplicemente, nasce l'esigenza di crearsi un'occupazione a misura delle proprie esigenze, che non vuol dire lavorare di più, ma lavorare in maniera diversa.
Qualche settimana fa sono stata contattata da Elena e Barbara, due imprenditrici che aiutano le persone a concretizzare la propria idea imprenditoriale e si rivolgono principalmente al target femminile. La loro iniziativa mi ha incuriosita e ho deciso di intervistarle.
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Barbara Fogli, foto di EsterImages© |
Growhub nasce dalla volontà di
aiutare tante donne e mamme come noi che hanno vissuto la nostra esperienza:
trovarsi per causa forza maggiore o per scelta personale fuori dal mondo del lavoro, ma
con ancora tanta voglia di mettersi in gioco o di trasformare i propri sogni in
progetti.
Ci siamo conosciute al parco con
i bimbi piccoli, ci siamo piaciute "a pelle" che poi è un po' il
nostro sesto senso, quello che ci aiuta nelle scelte professionali e personali.
Growhub è stato pensato poi
come network perché crediamo fortemente nelle potenzialità della rete di
partner efficaci e che condividono il nostro mondo.
Elena e Barbara, raccontateci brevemente chi siete e quali
servizi offrite.
Offriamo un servizio a 360 gradi
che va dal marketing play al progetto di comunicazione. Ma possiamo anche
aiutare nella stesura di un completo business plan. Poi intervengono i nostri
partner in modo indipendente, coordinati da noi. C'è chi fa loghi e chi siti
web, ma abbiamo anche l' avvocato o la commercialista e un media planner per i
progetti più ambiziosi.
Offriamo tutto questo ma non
rifiutiamo aiuto a chi ci chiede solo il logo o uno solo dei servizi offerti.
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Elena Tavelli, foto di EsterImages© |
Tra le altre cose, vi occupate di naming. Perché Growhub?
Avete voglia di raccontarci come nasce un nome efficace e come avete scelto il
vostro?
Nel nostro progetto c'era il
tema della crescita, professionale e non, sentito in modo molto forte. Ma non
volevamo legarci a nomi che evocassero solo il mondo dei bambini. Growhub è stata la sintesi di più pensieri. Eravamo partite da progetti per crescere
che poi è rimasto nel nostro logo ma, appunto, evocava troppo il mondo
infanzia. Growhub ci è piaciuto perché da subito ci siamo immaginate come
"incubatrici di start up" e il concetto di centro/fulcro era
perfetto.
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