giovedì 4 novembre 2010

Ho allattato mia figlia fino a due anni: perché non lo rifarei

La questione dell’allattamento al seno è stata per me una nota dolente per molto tempo; adesso, però, mi sento pronta per riparlarne, e pronta anche per affrontare le eventuali critiche che mi saranno mosse per questo mio pensiero.

Ho voluto fortemente allattare mia figlia. E per questo ho lottato contro le ragadi, contro la scarsa produzione dei primi tempi e contro la mastite. Sono stata testarda, volitiva, instancabile e alla fine ho vinto. Fino a 6 mesi mia figlia si è nutrita esclusivamente del mio latte. Nient'altro, nemmeno una tisana. Non ha mai preso neanche il ciuccio: all’inizio perché mi avevano detto che avrebbe potuto influire negativamente con l’allattamento al seno, poi perché non l’ha voluto.
A sei mesi abbiamo introdotto le prime pappe, con successo: mia figlia ha sempre accettato tutti i cibi. A 12 mesi, quando finalmente il pediatra mi aveva detto di inserire il latte vaccino, siamo passate direttamente dalla tetta alla tazza. A quel punto, secondo i miei progetti, avrei dovuto smettere di allattare: avevo raggiunto il mio obiettivo. Ma non è stato così.
I 12 mesi sono diventati 15, i 15 18, i 18 22 e poi 24. A quel punto ero esausta: la bambina mi stava attaccata tutta la notte e di giorno mi spogliava in qualsiasi luogo perché voleva ciucciare. Volevo smettere, ma non sapevo come fare.
Tutti ti dicono come favorire l’allattamento, ma nessuno ti spiega come ti devi comportare quando decidi che è ora di basta. E così, in prossimità del secondo compleanno di mia figlia, ho deciso di cogliere la palla al balzo per spiegarle che era ormai grande e che i bambini quando compiono due anni non ciucciano più al seno della propria mamma. Mi sono imposta e nell’arco di una settimana abbiamo smesso, ma è stato difficilissimo. Mia figlia è stata nervosa per oltre un mese e triste. Sì: triste; molto. Si faceva coraggio e mi diceva di essere grande, ma si vedeva che stava male. E stavo male anch’io. Dopo una settimana sembrava che tutto andasse bene, ma in realtà c'è voluto più di un mese per raggiungere una vera serenità.
Nel nostro caso era diventata una dipendenza. Nel nostro caso mia figlia si svegliava continuamente per ciucciare, mentre appena abbiamo smesso ha cominciato a dormire tutta la notte. Ecco perché non lo rifarerei.

No: non voglio dire che se avessi un altro figlio non lo allatterei al seno. Lo allatterei perché sono consapevole dei benefici per il bambino e anche per la mamma. Gestirei, però, la cosa in maniera diversa: meno radicale, e non andrei avanti oltre gli 8/10 mesi.

Questa però è solo la mia esperienza. E, come ho detto e ribadito tutte le volte che ho parlato di quest'argomento, ogni mamma sa cos'è giusto per se stessa e per il proprio bambino. In fatto di allattamento al seno non si può proprio generalizzare.

2 commenti:

  1. sono d'accordo con te, non si può generalizzae e non si può giudicare come si comportano le altre mamme riguardo a questa scelta.
    leggendo quello che scrivi ho trovato molti punti in comune con la mia esperienza. anche per me l'inizio è stato difficile, ragadi, mastite, ingorghi e forti dolori per tutto il primo mese e mezzo. poi anche io ho allattato esclusivamente fino a quasi 6 mesi e anche mio figlio ha mangiato tutto da subito (e con piacere!). in più fino a quasi un anno dormiva tutta la notte, anche 8 ore di seguito, perchè di giorno mangiava e di notte dormiva. era sereno e io con lui. dopo l'anno invece il seno è diventato un ciuccio, mentre quello di gomma ovviamente non lo voleva. si svegliava continuamente la notte, in pratica dormivo immobile su un fianco, con un braccio alzato e il pigiama sbottonato con conseguenti mal di schiena (che ora dovrò curarmi con fisioterapia) e mal di gola. anche io ricordo di aver pensato che avevo avuto tanto aiuto per iniziare (e non ringrazierò mai abbastanza quelle ostetriche!) e ne avrei avuto bisogno anche per smettere. ho trovato quell'aiuto nella direttrice dell'asilo, psicologa, che mi ha spiegato perchè a una certa età è giusto smettere. e mi ha anche detto che come all'inizio in realtà io sapevo che volevo allattare e l'aiuto è stato semplicemente di dirmi quello che avevo bisogno di sentire, così in quel momento io sapevo già che era giusto smettere e lei stava solo dicendo ciò che già sapevo. e forse aveva ragione. è qualcosa che ogni mamma sa, solo che a volte ci vuole un pò di sostegno psicologico. l'ho allattato fino a 16 mesi. è stata molto dura ma il giorno che ha capito che non c'era più verso di chiederlo se ne è completamente dimenticato. ha assaggiato il latte con i biscotti, che prima rifiutava, ed è diventato la sua passione. quel giorno è stato come se fosse cresciuto istantaneamente, e io con lui. il nostro è diventato un rapporto più maturo. io non ero più solo una tetta, ma la sua mamma, con cui giocare, leggere libri, cantare canzoni. lui se ne è dimenticato ma io non lo avrei più visto a ciucciare, come se quella fase fosse ormai passata e fossimo passati ad altro, fossimo progrediti. forse per molte mamme è difficile perchè non si vuole accettare che il figlio sta crescendo... per me smettere di allattarlo è stato invece prendere coscienza del fatto che è bello vederlo crescere e fare progressi, e diventare sempre più autonomo.
    anche nel nostro caso comunque da quando ha smesso di ciucciare ha ricominciato a dormire tutta la notte. ci abbiamo guadagnato in serenità sia io che lui.
    anche io penso che allattare sia bellissimo e lo rifarei assolutamente. ma lo riferei esattamente nello stesso modo: allattando a richiesta prima dei 6 mesi, continuando almeno fino ai 12 e smettendo quando capisco che è il momento di smettere.

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  2. Grazie CosmicMummy per la tua testimonianza. è bello potersi confrontare con sincerità ...

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