lunedì 5 dicembre 2011

Disney Live. L’intrepido viaggio di Topolino

Immagine di wwarby
Quest’estate Ludovica ha espresso un desiderio: andare in un teatro vero a vedere uno spettacolo vero. Mi è sembrato un desiderio meraviglioso e così mi sono messa a cercare lo spettacolo giusto. Ieri è finalmente arrivato il grande giorno; siamo andati al Teatroteam di Bari a vedere Disney Live. L’intrepido viaggio di Topolino. È stata uno novità anche per me: adoro il teatro, ma il mio genere preferito è la prosa; ero quindi curiosa di vedere che effetto faceva. Ludovica ne è stata entusiasta (e questo è l’importante), io non ho ancora capito se mi è piaciuto o meno.

L’intrepido viaggio di Topolino, secondo me, è uno spettacolo molto suggestivo per bambini dai 2 ai 10 anni, e in particolare per i più piccoli. Tutto il fascino sta nell’arcinotorietà dei personaggi e poi nei costumi, che sono meravigliosi. Cenerentola sfoggiava un abito che sembrava quasi più bello di quello, già meraviglioso, del cartone; aveva un movimento tale da conferire all’attrice una leggerezza unica, sembrava che fosse sospesa per aria e che i piedi non poggiassero a terra. Anche le coreografie sono molto belle e divertenti e c’è un’attenzione al dettaglio che ho molto apprezzato.
Però… però lo spettacolo è in playback. L’unica voce live è quella del presentatore.
È facile comprendere le ragioni per cui, in uno show del genere, la parte vocale sia registrata, però mi ha fatto un effetto strano. Insomma, trovo che il playback sottragga inevitabilmente un po’ di quella magia unica e irripetibile, che si può respirare solo a teatro.
La prossima volta che la porterà a teatro voglio però tentare che effetto le fa uno spettacolo diverso, meno chiassoso, magari anche meno ricco e - soprattutto - più teatro della parola.
Mi metto subito a cercare. Qualche idea? 

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