venerdì 18 settembre 2015

Se il bambino ti distrugge la casa, forse la tua non è una casa a misura di bambino

Ci sono bambini tranquilli e bambini che tendono ad arrampicarsi ovunque, a mettersi continuamente in pericolo e a combinare pasticci. Ci sono case a misura di bambino e case troppo fragili per essere a misura di bambino.

Credo che l’età di massima abilità distruttrice sia quella compresa tra 2 e 4 anni; quindi possiamo affermare che il problema, per fortuna, ha una durata relativamente breve. Fino a qualche tempo fa non avevo grossa esperienza in materia, ma ci ha pensato mio figlio a insegnarmi cosa vuol dire, tanto che ho dovuto riorganizzare completamente la casa per renderla a misura di bambino.


Negli ultimi mesi, per tutta una serie di ragioni che sarebbe troppo lungo e noioso spiegare, ho avuto modo di riflettere sul fatto che: casa perfetta non compatibile con bambino piccolo, e viceversa.  

Insomma, genitori (e nonni) rassegniamoci: o bambini in giro per casa o case perfette. Lo so, sarebbe molto bello un mondo in cui i bambini non toccano niente e le case sono tutte come quelle delle riviste di arredamento, ma nella vita reale non è così. Personalmente, me ne sono fatta una ragione.

I bambini vanno educati al rispetto delle cose e degli ambienti, su questo penso che possiamo essere tutti d’accordo. Però, facciamoci un esame di coscienza, non è sempre colpa dei bambini se si rompe o si sporca irrimediabilmente qualcosa perché la casa è di tutti, ed è un loro sacrosanto diritto poterne usufruire. Tradotto in termini concreti, questo vuol dire, per esempio, che:
  • Se ho un bambino di due anni e acquisto un divano in tessuto chiaro, non ho fatto una scelta saggia. Se ce l’avevo già, mi toccherà rivestirlo con qualche telo carino ma non costoso, in modo da poterlo lavare in lavatrice spesso, senza troppi pensieri.
  • Le tende sarebbe meglio che fossero lavabili. Se mio figlio sporca di cioccolato la delicatissima tenda di seta che ho in salotto, in tutta coscienza, con chi devo prendermela? Personalmente, farei un mea culpa ed eliminerei dalla casa ogni pezzetto di tessuto non lavabile sostituendolo con qualcosa di più pratico. In fondo, tra qualche anno, i nostri figli saranno grandi e noi potremo tornare a sbizzarrirci con le scelte di arredamento. Per esempio, io, per non sbagliare, ho scelto tende carine e  fatte bene ma pratiche e lavabili millemila volte il lavatrice.
  • Se tengo moltissimo a un soprammobile, a un vaso di cristallo, a un oggetto delicato, sarebbe meglio se io non lasciassi a portata di mano del piccolo potenziale distruttore, soprattutto perché il bambino potrebbe anche farsi male. Gli adulti siamo noi, sta a noi evitare, per quanto possibile, gli incidenti. Per esempio, avevo una lampada bellissima a cui tenevo molto e un bel giorno mio figlio l’ha tirata giù dal tavolino: ci sono voluti due secondi, io ero lì e non ho potuto fare niente per impedirlo. Avrei dovuto pensarci prima e infatti a casa mia adesso, ad altezza bambino, non c’è più niente di fragile e/o potenzialmente pericoloso.

Adesso abbiamo il “problema” dei giocattoli, non i suoi, che essendo adatti all’età non si rompono facilmente, ma quelli della sorella. Ovviamente, come l’erba del vicino è sempre più verde, il giocattolo di tua sorella/ tuo fratello è sempre più bello, ma se cerchi di entrare nella casa di Barbie, anche se lo fai con tutte le buone intenzioni del mondo, quella poi si sfonda e non assume un bell’aspetto. I giocattoli, purtroppo, non posso eliminarli, non sarebbe giusto, ma non posso nemmeno lasciare che vengano rovinati uno dopo l’altro, neanche questo sarebbe giusto. Ho dunque pensato di acquistare un armadietto e di tenerli al chiuso, almeno i più delicati…

In sintesi, vorrei che la mia casa fosse veramente un luogo dove ciascuno degli abitanti, dal più piccolo al più grande, possa sentirsi completamente a proprio agio e libero di godersi gli spazi e i tempi.  Senza ansie e senza isterismi. Passiamo molto tempo a dire ai nostri bambini “non toccare questo, e non toccare quello” ed è sacrosanto quando siamo in un luogo pubblico o a casa di altri ma, almeno in casa propria, vogliamo lasciarli un po’ liberi questi essere umani così vivaci, ma allo stesso tempo, così piccoli e fragili?


Voi che ne pensate? Sono i bambini che rompono tutto o le nostre case che, spesso, non sono a misura di bambino?


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2 commenti:

  1. sono perfettamente d'accordo. tanto più che un bambino in una casa piena di pericoli o oggetti di valore deve essere continuamente sorvegliato, mentre a casa propria si dovrebbe poterlo lasciare muovere il più possibile autonomamente sia per lui, sia per noi che spesso abbiamo anche altro da fare che stare a controllare ogni suo movimento. detto questo, noi abbiamo un divano marrone scuro che credevamo a prova di bambino, ma ci siamo ricreduti con i primi rigurgiti bianchi dei neonati... :-D

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    1. L'importante è non prendersela troppo quando succedono questi incidenti. I nostri divani, comprati in tempi non sospetti, sono chiari e, nonostante siano rivestiti con praticissimi copriletto di ikea, si sporcano. E così, ogni tanto, fanno un giro in lavatrice anche i rivestimenti dei divani. Quando i bambini saranno grandi li faremo rifoderare o compreremo un nuovo divano.

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